Il nuovo team composto da 8 a 12 esperti, provenienti da Lituania, Croazia, Polonia, Estonia, Romania e Paesi Bassi, si è impegnato ad aiutare a difendere l’Ucraina dagli attacchi informatici, a distanza e in loco nel paese.
Un ufficiale ha avvertito che fossero possibili dei probabili attacchi.
“Possiamo vedere che le misure informatiche sono una parte importante del toolkit ibrido della Russia“, ha affermato il funzionario della CRRT.
Viene dopo che il Regno Unito e gli Stati Uniti hanno accusato la Russia di attacchi informatici all’inizio di questo mese che hanno temporaneamente messo offline un piccolo numero di siti Web bancari e governativi ucraini. Il ministero della Difesa lituano ha twittato: “In risposta alla richiesta dell’Ucraina, stiamo attivando un team di risposta informatica rapida guidato dalla Lituania, che aiuterà le istituzioni ucraine a far fronte alle crescenti minacce informatiche. #StandWithUkraine.”
Ucraina: tutti uniti
I CRRT sono un’iniziativa dell’Unione Europea per approfondire la difesa e la cooperazione tra gli Stati membri. Si dice che siano dotati di kit di strumenti informatici comunemente sviluppati e progettati per rilevare, riconoscere e mitigare le minacce informatiche.
Un funzionario ha affermato che il team era “composto da diverse competenze informatiche, come risposta agli incidenti, analisi forense, valutazione della vulnerabilità, per essere in grado di reagire a una varietà di scenari“.
La Russia è stata precedentemente accusata della cosiddetta guerra ibrida, che combina attacchi informatici con attività militari tradizionali, in Georgia e Crimea. L’UE e l’Ucraina hanno incolpato la Russia dopo che migliaia di persone in diverse città dell’Ucraina hanno subito interruzioni di corrente, nel 2015 e nel 2016, quando gli hacker hanno temporaneamente chiuso le sottostazioni elettriche.
Gli Stati Uniti, il Regno Unito e l’UE lo hanno anche accusato dell’enorme dirompente attacco del tergicristallo (un worm informatico) NotPetya.
Gli esperti affermano che nel 2017 sono stati lanciati circa 2.000 attacchi NotPetya, principalmente rivolti all’Ucraina, ma il software dannoso si è diffuso a livello globale, causando miliardi di dollari di danni ai sistemi informatici in Europa, Asia e Americhe.
Mosca nega di essere dietro l’attacco, definendo tali affermazioni “russofobiche”.