Sicuramente in un certo periodo della tua vita avrai sentito la classica lamentela sui giovani che guardano troppa TV, ma è ancora vera questa storia? A quanto pare, il punto focale di ogni soggiorno sta ricevendo meno attenzione dai giovani di quanto si possa pensare.
TV nel Regno Unito
Secondo uno studio recente di Ofcom, i giovani guardano quasi sette volte meno TV rispetto agli over 65; lo studio ha rilevato che gli over 65 guardano la televisione per una media di sei ore al giorno, mentre i giovani tra i 16 e i 24 anni la guardano solo per 53 minuti al giorno, un calo di due terzi rispetto a dieci anni fa.
Questo porta alla domanda: cosa guardano o fanno i giovani al posto della TV?
L’ascesa dello smartphone al posto della TV
Non è necessario essere un insegnante o un genitore per sapere che bambini e giovani passano sempre più tempo sui loro telefoni; una persona mediamente nel Regno Unito passa in media quattro ore al giorno sui telefoni, con i giovani che passano anche più tempo a fissare i loro dispositivi.
I social media, i video brevi (come YouTube e TikTok) e i giochi mobili sono tutti progettati per attirare e mantenere la nostra attenzione e spesso mirano appositamente ai giovani e ai bambini; ovviamente, i telefoni danno anche accesso a strumenti educativi, quindi non bisogna prenderli troppo di mira.
Gioco online
L’industria dei videogiochi è in forte espansione; mentre i giochi esistono da decenni, il gioco online ha introdotto un aspetto completamente nuovo, rendendolo una questione di socializzazione oltre che di intrattenimento.
Mentre giocare ai videogiochi era una volta un passatempo in gran parte solitario, i giocatori possono ora trascorrere ore immergendosi nel mondo digitale con amici, che siano compagni di classe o persone dall’altra parte del mondo.
Ovviamente, questo ha reso il gioco molto più coinvolgente e dispendioso in termini di tempo per i giovani.
Nel 2019, i giovani di età compresa tra 12 e 15 anni trascorrevano in media 11,6 ore a settimana giocando, secondo Statista. Questo include anche i giochi mobili, che hanno reso il gioco ancora più accessibile ai giovani.
C’è semplicemente più da fare su telefono e PC, piuttosto che sulla banale TV
Internet influenza quasi ogni parte delle nostre vite quotidiane; quello che una volta era uno strumento di ricerca ci ha permesso di lavorare, studiare, divertirci, socializzare, consumare media… la lista è praticamente infinita. In poche parole, oggi ci sono molte più cose con cui i giovani possono intrattenersi a casa.
I regimi di esercizio sono ora molto più interattivi grazie a dispositivi che dipendono da internet come le bici Peloton; cucinare e fare dolci non riguarda più solo la sussistenza, ma si è evoluto in un’attività creativa dove le persone possono condividere ricette e risultati online; gli hobby sono qualcosa che i giovani condividono e godono nella sfera digitale piuttosto che da soli nelle loro camere.
E non bisogna dimenticarsi che i suddetti social media non sono più solo un atto di consumo: giovani e giovanissimi sono in prima linea nella creazione di contenuti sulle piattaforme social; che abbiano milioni di follower e una carriera come influencer, o che stiano semplicemente facendo video divertenti e trasmettendo i loro hobby, la generazione attuale sta assumendo un ruolo molto più attivo nei media che consuma (e crea), il che richiede anche il loro tempo.
La fine della televisione tradizionale, o semplicemente anche lei si evolverà?
È una domanda che rimbalza negli uffici della BBC, ITV e Channel 4 da anni: l’ascesa della TV in streaming è il colpo di grazia per la televisione tradizionale?
I giovani sono sempre stati i primi adottatori e sostenitori delle nuove tecnologie, quindi non sorprende che i giovani si stiano progressivamente spostando verso la TV on-demand in streaming, piuttosto che guardare la televisione tradizionale; alcuni della generazione X potrebbero persino essere cresciuti in case che non hanno nemmeno la licenza TV.
Negli ultimi anni si è speculato molto sul fatto che la BBC presto eliminerà la licenza TV, accettando che il modo in cui le persone consumano la televisione è cambiato ed è più dipendente dagli abbonamenti e dalla pubblicità.
Forse questa sarà l’accettazione finale che le generazioni più giovani sono più interessate ai video on-demand rispetto alla televisione tradizionale, ma è ancora troppo presto per poter dare l’ultima parola: qualunque cosa accada, assisteremo sicuramente a continui cambiamenti nel modo in cui la TV e tutti i media vengono consumati nei prossimi anni.
E la TV in Italia?
Anche in Italia, le abitudini dei giovani riguardo alla TV e ai dispositivi digitali sono cambiate notevolmente negli ultimi anni; secondo recenti studi, i giovani italiani stanno trascorrendo sempre meno tempo davanti alla TV tradizionale e sempre più tempo sui loro smartphone e sui social media.
La differenza è che le principali reti televisive italiane (RAI e Mediaset tra tutti) ancora non hanno realizzato che per loro potrebbe essere un problema se non si aggiornano con le nuove generazioni.
Per farla breve sono finiti i tempi in cui si tornava a casa alle 13:30 e si riusciva a vedere Dragon Ball dopo pranzo; ho infatti iniziato facendo ricerche in un paese straniero perché sembra che l’Italia non sia psicologicamente pronta ad una cosa del genere.
Uso degli Smartphone e Social Media
Un rapporto del 2024 mostra che l’89,1% degli italiani naviga sul web, quasi allo stesso livello di coloro che utilizzano gli smartphone.
Tra i social media più utilizzati dai giovani, WhatsApp è al primo posto con il 93,0% di utilizzo, seguito da YouTube (79,3%), Instagram (72,9%) e TikTok (56,5%); al contrario, piattaforme come Facebook e Twitter hanno visto un calo di popolarità tra gli under 30.
Tempo Trascorso Online
Gli adolescenti italiani passano in media più di 4 ore al giorno sui social media; questo tempo è dedicato principalmente a contattare amici, vedere film o ascoltare musica. Inoltre, nel 2024, i giovani di età compresa tra 12 e 15 anni dedicano circa 11,6 ore a settimana ai videogiochi, che includono anche i giochi mobili, rendendo il gioco molto accessibile e popolare.
Abitudini di consumo e impatti sociali
Le famiglie italiane stanno spendendo di più in dispositivi digitali, con una spesa complessiva che supera gli 8,7 miliardi di euro; questa cifra riflette quanto le tecnologie digitali siano diventate centrali nella vita quotidiana.
L’impatto della tecnologia è visibile anche nel modo in cui i giovani interagiscono e si intrattengono, con una crescente preferenza per i contenuti in streaming (se si parla di vie legali, perlomeno) e on-demand rispetto alla TV tradizionale.
Problemi e sfide
Nonostante i cambiamenti tecnologici, i giovani italiani affrontano diverse sfide; secondo il rapporto “Giovani 2024: Bilancio di una Generazione” del Consiglio Nazionale dei Giovani, le problematiche includono l’instabilità lavorativa, le difficoltà economiche e le disuguaglianze territoriali e di genere.
Tuttavia, emerge anche una forte resilienza tra i giovani, una fiducia nell’Europa e un desiderio di contribuire attivamente al cambiamento sociale ed economico del Paese.
Mediaset, RAI e compagnia cantante, hanno un piano B?
Mediaset e RAI stanno attuando diverse strategie per adattarsi ai cambiamenti nel consumo dei media.
RAI, ad esempio, sta rinnovando i propri palinsesti per la stagione 2023-2024, introducendo nuovi programmi e volti per attirare diverse fasce di pubblico, anche quello più giovane (si spera); tra le novità, c’è il ritorno di programmi come “Presa Diretta” e l’introduzione di nuovi talk show e approfondimenti condotti da figure note come Monica Maggioni e Riccardo Iacona, il ché è più l’equivalente di un genitore che fa vedere le videocassette dei “bei cartoni di una volta”, in salsa televisiva, ma non è detto che uno relativamente giovane oggi diventi uno spettatore televisivo costante, anzi.
Mediaset, dal canto suo, ha sviluppato la piattaforma Mediaset Infinity, che offre una vasta gamma di contenuti on-demand e in streaming. Questo servizio è pensato per competere con le grandi piattaforme internazionali come Netflix e Amazon Prime Video, offrendo agli utenti la possibilità di guardare programmi, film e serie TV in qualsiasi momento.
Entrambe le emittenti stanno quindi cercando di diversificare e digitalizzare la loro offerta, cercando di intercettare le nuove abitudini di consumo dei giovani italiani che preferiscono contenuti fruibili attraverso internet piuttosto che la tradizionale televisione broadcast: sarà però da vedere se questi sforzi daranno i loro frutti in un panorama che sta cambiando completamente la sua rotta.
Possibili futuri della TV
Il futuro della televisione sembra essere sempre più orientato verso un modello ibrido che combina la trasmissione tradizionale con i contenuti digitali on-demand; la crescente diffusione delle smart TV e dei dispositivi di streaming ha reso più facile per gli utenti accedere ai contenuti desiderati in qualsiasi momento, cambiando radicalmente le abitudini di consumo.
In questo scenario, le emittenti tradizionali come RAI e Mediaset potrebbero dover intensificare i loro investimenti in piattaforme digitali e contenuti esclusivi per mantenere la loro rilevanza; oltretutto, l’interazione tra social media e TV, come i live-tweeting durante i programmi e le integrazioni interattive, potrebbe diventare una componente chiave per coinvolgere il pubblico più giovane.
Un altro sviluppo potrebbe essere l’uso crescente dell’intelligenza artificiale per personalizzare l’esperienza di visione, suggerendo contenuti basati sulle preferenze individuali degli utenti. Questo approccio, già utilizzato da piattaforme come Netflix, potrebbe aiutare le emittenti tradizionali a competere con i giganti dello streaming.
In sintesi, il futuro della TV in Italia vedrà probabilmente un ulteriore spostamento verso il digitale, con un’enfasi crescente su contenuti on-demand, interattività e personalizzazione, mentre le emittenti tradizionali lavorano per adattarsi a un panorama mediatico in continua evoluzione.
TV connessa tramite Ethernet o Wi-Fi
La possibilità di guardare la TV direttamente connessi tramite cavo Ethernet o Wi-Fi, sostituendo il vecchio cavo antenna, è già una realtà e potrebbe diventare sempre più comune in futuro; le smart TV moderne sono dotate di connettività Wi-Fi e porte Ethernet, permettendo agli utenti di accedere a una vasta gamma di contenuti digitali e servizi di streaming senza la necessità di una connessione via cavo antenna tradizionale.
Questa transizione è alimentata dalla diffusione delle reti ad alta velocità e dalla crescente disponibilità di servizi di streaming; con una connessione Internet stabile, gli utenti possono accedere a piattaforme come Netflix, Amazon Prime Video, Mediaset Infinity e RaiPlay direttamente dalle loro TV, godendo di una qualità di visione in HD o 4K; da segnalare poi che Mediaset Infinity ha già i canali tradizionali in streaming via internet, come anche Raiplay.
Inoltre, l’integrazione di tecnologie come l’intelligenza artificiale e il cloud computing nelle smart TV offre funzionalità avanzate, come la personalizzazione dei contenuti, il riconoscimento vocale e la possibilità di interagire con altri dispositivi intelligenti nella casa; questo rende l’esperienza televisiva più fluida e integrata con lo stile di vita digitale contemporaneo.
In conclusione, il futuro della televisione è destinato a diventare sempre più connesso e interattivo, con il Wi-Fi e l’Ethernet che svolgeranno un ruolo cruciale nel fornire accesso a contenuti di alta qualità e servizi innovativi, riducendo la dipendenza dai tradizionali cavi antenna.