Cento anni fa, nella giornata di ieri, il 4 novembre, fu scoperta la tomba del faraone Tutankhamon, con i lavoratori egiziani (e forse un solo ragazzo che lavorava lontano dall’area principale) che hanno trovato i gradini di questa tomba estremamente ben nascosta; questo scavo archeologico è stato condotto dall’egittologo britannico Howard Carter con il patrocinio di George Herbert, 5° conte di Carnarvon.
Nonostante la tomba sia stata derubata in tempi antichi, la maggior parte dei suoi manufatti originali erano intatti, con la scoperta che ha fornito incredibili spunti sulla cultura materiale dell’antico Egitto, oltre a una comprensione più profonda dei riti e degli stili di vita della classe superiore di questa antica civiltà.
Tutankhamon è ormai diventato il simbolo dell’antico Egitto, e la sua breve vita e regno videro il ritorno dell’Egitto a una religione politeista (con molte divinità adorate) dopo il breve proto-monoteismo incentrato sul dio del sole Aton, imposto a suo tempo dal padre di Tutankhamon, Akhenaton.
Divenne faraone quando aveva otto o nove anni, sotto il visir del suo eventuale successore, Ay e morì solo un decennio dopo, probabilmente a causa di una cattiva salute generale, una frattura alla gamba e una grave infezione malarica.
La maledizione di Tutankhamon: inventata dai giornali britannici
Le maledizioni non sono reali, e questo dovremmo tutti saperlo, tuttavia la leggendaria maledizione di Tutankhamon è ancora più falsa in quanto è stata tutta inventata da giornali britannici e altri occidentali.
Non c’è nulla di scritto nella tomba su una maledizione indirizzata ai possibili trasgressori, e l’intera faccenda è stata realizzata dopo la tragica morte di Carnarvon il 5 aprile 1923, il quale per errore si è tagliato una puntura di zanzara sulla sua guancia, la quale poi si è infettata.
I giornali britannici hanno condiviso storie sensazionali sulla maledizione della tomba, arrivando persino a inventare un testo per la maledizione, per poi venir smentiti da un articolo scientifico il quale ha mostrato che non accadeva nulla di soprannaturale, e un altro lavoro mostra che l’aspettativa di vita media per le persone che lavoravano alla tomba era perfettamente normale per l’epoca.
Lo stesso Carter ha detto che la maledizione era una sciocchezza e che i sentimenti di un egittologo non sono di paura ma di rispetto e timore reverenziale.
Carter ha rubato dalla tomba
La morte di Carnarvon portò a tensioni tra Carter e il governo egiziano in base a chi avrebbe dovuto controllare l’accesso alla tomba –questo portò persino Carter a smettere di lavorare sulla tomba per la maggior parte del 1924–, ed alla fine, la maggior parte dei manufatti della tomba andò al Museo Egizio del Cairo, qualcosa che non era una pratica standard all’epoca in cui anche gli sponsor degli scavi ricevevano un bottino di manufatti.
Tuttavia, sembra che Carter possa aver intascato alcune cose lui stesso, con le voci che non hanno fatto altro che andare avanti da un secolo, ma la prova è arrivata solo pochi mesi fa quando i ricercatori hanno trovato lettere che lo collegavano ai furti, e tutti i 18 oggetti che si ritiene abbiano avuto origine nella tomba, sono stati ora stati restituiti all’Egitto.
Un pugnale dal cielo
I tesori della tomba sono incredibili, ma ce n’è uno che è letteralmente fuori dal mondo, ovvero un pugnale di ferro fatto di meteorite.
L’incredibile oggetto è bellissimo e gli antichi egizi avevano un geroglifico specifico per indicare “ferro dal cielo”. Questo non solo mostra che sapevano che pezzi di ferro sarebbero caduti occasionalmente dal cielo, ma li rintracciano anche quando li vedevano cadere, andando poi a fabbricare oggetti preziosi con questo materiale, tutto ciò circa 2000 anni prima che le culture occidentali ne diventassero ugualmente consapevoli.
Un albero genealogico contorto
La XVIII dinastia egizia rivaleggia con quella della casa dei Targaryens nell’opera il Trono di Spade, di G.R.R. Martin, per la quantità di incesti che si susseguivano.
Akhenaton, il padre di Tutankhamon, era sposato con Nefertiti, la quale una volta era considerata la madre di Tutankhamon, ma l’analisi genetica suggerisce che la sua vera madre fosse la sorella di Akhenaton, il cui nome è sconosciuto e viene chiamata “La giovane donna”.
Tutankhamon sposò la sua sorellastra Ankhesenamun (figlia di Akhenaton e Nefertiti) e durante il loro matrimonio persero due figlie, e pertanto si ritrovarono a non avere altri eredi.
Howard Carter ha riferito che Tutankhamon è stato mummificato con il suo pene eretto, cosa che si ritiene molto probabilmente intenzionale, inoltre durante l’esame di Carter e dell’anatomista Douglas Derry, il pene e altre parti del corpo si staccarono, e in un esame nel 1968 non era presente quando la mummia fu sottoposta alla sua prima TAC.
Il corpo del faraone era ricoperto di resina nera, qualcosa che si credeva fosse in onore di Osiride, divinità che era associato alla fertilità e alla rinascita, quindi il fallo eretto potrebbe essere un altro simbolo di buon auspicio per il faraone legato all’antico dio.
I resti di Tutankhamon sono stati ora riportati nella sua tomba originale, dove sono stati rimessi a riposo dopo importanti lavori di restauro, con la tomba stessa che ha un aspetto fantastico ed è stata strutturata in modo da essere rispettosa dell’ultima dimora del faraone e preservare l’incredibile ritrovamento rappresentato da questa scoperta.
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