Quasi il 20% dei tumori nel mondo è causato da un virus, un quinto quindi, ma cosa penseresti se ti dicessi che ci sono tumori prevenibili con un vaccino?
Alla base dell’ipotesi secondo la quale ci potrebbero essere tumori prevenibili con un vaccino, c’è il come questi virus si comportano in quanto non causano il cancro fino a molto tempo dopo aver inizialmente infettato una persona, piuttosto insegnano alle cellule che prendono in consegna come sfuggire al naturale processo biologico della morte cellulare.
Questa strategia mette queste cellule alterate sulla strada per altri cambiamenti genetici che possono causare il cancro in piena regola anni dopo la prima infezione.
In qualità di microbiologo e ricercatore di virus, il dottor Ronald C. Desrosiers sta cercando di capire in che modo i virus influiscono sulle cellule viventi e sulla salute delle persone infette, con questi virus particolari che sono unici e interessanti, sia per i loro effetti sui pazienti che per i potenziali modi in cui potrebbero far si che ci siano tumori prevenibili con un vaccino.
Attualmente sono noti sette virus che possono causare il cancro, che sono tecnicamente chiamati “virus oncogenici“, e questi sette sono:
- il Papillomavirus umano, che causa il carcinoma cervicale;
- il Virus di Epstein-Barr, che causa i linfomi di Hodgkin;
- Virus linfotropico T umano, leucemia a cellule T dell’adulto
- Il virus dell’herpes associato al sarcoma di Kaposi, il sarcoma di Kaposi
- Virus del polioma a cellule di Merkel, carcinoma a cellule di Merkel
- Virus dell’epatite B, carcinoma epatocellulare
- Virus dell’epatite C, carcinoma epatocellulare
Tutti i virus conosciuti possono essere classificati in una delle 22 famiglie distinte, con cinque di queste famiglie che sono chiamate “persistenti”, perché una volta che una persona viene infettata, il virus rimane nel suo corpo per tutta la vita.
Un esempio è il virus dell’herpes che causa la varicella nei bambini e può riapparire più tardi nella vita come fuoco di Sant’Antonio, questa capacità di sopravvivere a lungo termine aiuta il virus a diffondersi da persona a persona.
Lo studio sui virus dei tumori prevenibili con un vaccino
Come ti dicevo poc’anzi, i tumori prevenibili con un vaccino sono strettamente legati ai sette virus che ti ho elencato, con cinque di loro che sono membri di famiglie di virus persistenti.
Il papillomavirus umano, comunemente noto come HPV e noto per causare il cancro cervicale, appartiene alla famiglia dei papillomi, mentre invece il virus di Epstein-Barr, che causa i linfomi di Hodgkin, e il virus associato al sarcoma di Kaposi, appartengono entrambi alla famiglia degli herpes.
Per quanto riguarda invece gli ultimi virus dei tumori prevenibili con un vaccino, abbiamo il virus linfotropico T umano, che può causare un tipo di leucemia, è noto come retrovirus, e il virus del polioma a cellule di Merkel, che causa il carcinoma a cellule di Merkel, che è nella famiglia dei poliomi.
Tutti e cinque questi virus contengono il codice genetico per una o più proteine che insegnano alle cellule come evitare la morte cellulare, immortalandoli efficacemente e promuovendo la crescita cellulare. Le cellule tumorali che si sviluppano da questi virus oncogenici contengono tutte le informazioni genetiche dei loro virus originali, anche quando compaiono anni dopo l’infezione iniziale, ma solo una piccola percentuale di persone infettate da uno di questi cinque virus oncogenici alla fine sviluppa il cancro in piena regola ad esso associato.
Gli altri due virus dei tumori prevenibili con un vaccino, l’epatite B, nella famiglia dell’epadna, e l’epatite C, nella famiglia dei flavi, sono alquanto diversi in quanto la maggior parte delle persone infette da questi virus è in grado di combattere l’infezione attraverso la propria immunità ed eliminare il virus.
Tuttavia, nelle persone che non sono in grado di combattere l’infezione, le infezioni a lungo termine di questi virus spesso causano danni estesi al fegato, e queste persone sono a rischio di sviluppare un tipo di cancro al fegato chiamato carcinoma epatocellulare, perché i tentativi del corpo di riparare il tessuto epatico danneggiato aumentano la possibilità di una mutazione correlata al cancro.
In questo caso infatti, questi virus di tumori prevenibili con un vaccino, non insegnano alle cellule del fegato a diventare immortali o a trasformarsi, come fanno gli altri cinque virus oncogeni alle cellule che prendono di mira.
Questi tumori indotti da virus sono gravi minacce per la salute, basti pensare che il carcinoma epatocellulare, ad esempio, uccide circa 800.000 persone all’anno, diventando così il terzo tumore più mortale al mondo, con circa tre quarti delle persone uccise hanno avuto infezioni da virus dell’epatite in passato.
L’HPV è altrettanto pericoloso, il cancro cervicale infatti provoca uccide circa 311.000 persone all’anno in tutto il mondo, rendendolo il cancro più mortale nelle donne fino a poco tempo fa, con quel numero che include 36.000 donne negli Stati Uniti, ma l’HPV non mette solo a rischio le donne. Un numero simile di persone negli Stati Uniti muore ogni anno a causa di tumori anali e alla gola legati all’HPV.
Tra i tumori prevenibili con un vaccino c’è proprio quello relativo all’infezione da HPV, o meglio, il primo vaccino virale per la protezione dall’infezione e dai tumori associati è stato approvato per l’uso negli Stati Uniti nel 2006, dimostrandosi altamente efficace nel prevenire sia l’infezione da HPV che il successivo sviluppo del carcinoma cervicale.
I vaccini HPV sono ora ampiamente disponibili in tutto il mondo, risultando sicuro e, soprattutto, con effetti collaterali molto lievi. È raccomandato per i bambini dagli 11 ai 12 anni poiché individui diversi diventano sessualmente attivi a diverse età, con gli effetti protettivi che durano oltre 10 anni e sono disponibili colpi di richiamo.
Anche le persone più “vecchie” –in genere fino a 26 anni di età– possono ricevere il vaccino HPV, questo perché prevenendo l’infezione in primo luogo, il vaccino previene anche i successivi tumori che possono derivare da un’infezione virale.
Il vaccino per il virus dell’epatite B ha avuto lo stesso successo per un periodo di tempo più lungo, introdotto nel 1986 è stato riconosciuto come il primo vaccino anticancro., rendendo di conseguenza il carcinoma epatocellulare il primo dei tumori prevenibili con un vaccino. Da allora, più di un miliardo di persone in tutto il mondo l’hanno ricevuto, con il vaccino che si è dimostrato essere estremamente sicuro ed efficace.
I numeri dei tumori prevenuti e delle vite salvate dai vaccini contro il virus dell’epatite B e il papillomavirus umano sono enormi e indiscutibili, tuttavia come per la resistenza ai vaccini COVID-19, l’esitazione sui vaccini è un problema continuo.
Nel 2019, il 46% degli adolescenti di età compresa tra 13 e 17 anni negli Stati Uniti non aveva ricevuto i vaccini HPV raccomandati, e nel 2020 in Mississippi, la copertura del vaccino HPV negli adolescenti ha raggiunto un magro 32%.
Ma gli Stati Uniti stanno meglio di altre nazioni industrializzate, per esempio in Giappone, l’attuale tasso di copertura del vaccino HPV negli adolescenti è inferiore all’1% a causa di false segnalazioni di eventi avversi nel 2013 e, nonostante il ripetuto e definitivo discredito di queste affermazioni, l’adozione del vaccino in Giappone non è rimbalzata.
Per avere un esempio di tumori prevenibili con un vaccino, basti pensare a come le campagne di vaccinazione hanno sradicato il vaiolo ed efficacemente eliminato la poliomielite, il morbillo e alcune altre malattie infettive, speriamo quindi che gli sforzi in corso facciano si che a far parte dei tumori prevenibili con un vaccino ce ne siano di altri, e che sia l’HPV che anche i tumori indotti dal virus dell’epatite B, diventino a tutti gli effetti un ricordo del passato.
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