Il tubo catodico è caduto in disuso all’incirca a cavallo tra la fine degli anni 2000 e l’inizio degli anni 10 del 2000.
Nei negozi dell’usato non è affatto raro riuscire a trovarne qualcuno, spesso con prezzi molto, ma molto bassi e il motivo è facilmente intuibile: per negozi e mercati dell’usato vario, le televisioni a tubo catodico sono un intralcio, spesso sottoprezzo per questo motivo.
Effettivamente è anche molto arduo che qualcuno si possa interessare alle televisioni a tubo catodico, solitamente sono persone appassionate di retro tecnologia che tengono il televisore CRT come soprammobile, o appassionati di retro-gaming (per giocare alle vecchie console anni 80 e 90, farsi cabinati in casa, etc.).
Qual è stato il motivo della caduta in disuso del tubo catodico?
Si può riassumere la sua caduta in disuso in tre motivazioni principali.
Sicuramente il primo dei motivi è lo spazio.
I televisori (e gli schermi più in generale) a tubo catodico, sono di fatto molto, ma molto ingombranti rispetto agli schermi piatti odierni.
Un altro motivo è il consumo di corrente, di gran lunga superiore rispetto alle controparti LCD.
Il terzo motivo è che i televisori a tubo catodico stancano la vista più facilmente rispetto agli schermi odierni, ciò dovuto in particolar modo alle radiazioni lasciate dal tubo a raggi catodici.
Queste tre motivazioni hanno quindi decretato la fine del CRT per lasciare spazio all’LCD e più in generale agli schermi piatti, se a questo poi aggiungiamo anche il rischio di implosione dei dispositivi è ben intuibile il motivo del loro decadimento.
Gli schermi a tubo catodico vengono tutt’oggi utilizzati?
Senza tanti giri di parole, sì; ma si tratta ovviamente di casi particolari (collezionisti, perché “va ancora” e via discorrendo).
Giusto per fare qualche esempio in qualche laboratorio (scolastici e non) dei vecchi oscilloscopi che ancora funzionano sono tutt’oggi a tubo catodico, non è raro trovare vecchi televisori CRT in ospedale che ancora funzionano (tramite decoder DVB-T2).
Alcuni aereoplani sfruttano ancora questa tecnologia, e c’è un motivo ben preciso.
Se sei appassionato di videogiochi, sicuramente sai già dove voglio andare a parare: gli schermi CRT hanno un minore “input lag” rispetto alle loro controparti a schermo piatto, questo significa che il segnale che arriva all’utente finale è (quasi) in tempo reale.
Ciò è molto utile perché le velocità degli aereoplani sono decisamente molto più elevati di quelle dei mezzi terrestri.
Non a caso il tubo catodico è utilizzato anche in alcuni esercizi che li sfruttano ancora per la videosorveglianza a circuito chiuso: il motivo è sostanzialmente lo stesso dell’aereoplano, minore latenza e minore ritardo a video di conseguenza.
E il CRT nell’ambito dei videogiochi?
Sebbene sia possibile pizzare sulla SCART o sulla RCA di moderni televisori (qualora ne siano provvisti) le vecchie console (Nintendo 64, PlayStation 1, PlayStation 2, NES, Super NES, etc.), molto spesso il risultato grafico non è affatto dei migliori.
È molto probabile che tu abbia già provato a collegare la tua vecchia PlayStation ad una moderna TV LCD e hai visto i personaggi e le texture completamente sgranate.
La grafica dei vecchi videogiochi, infatti, era studiata esclusivamente per gli schermi a tubo catodico, per questo motivo sulle televisioni normali oggi si vedono maluccio.
Non è un caso che alcune persone si creino un cabinato daccapo con vecchie TV a tubo catodico o che ne cerchino una giusto per non vedere l’effetto delle TV moderne su videogiochi vecchi.
Sia come sia, qualche temerario ha fatto l’esperimento inverso: videogiochi moderni su vecchie TV CRT.
Come puoi vedere dal video i risultati sono sorprendenti.
Vale la pena avere uno schermo CRT in casa oggigiorno?
La risposta è dipende.
Se come nell’esempio dei giochi vecchi, o se vuoi rispolverare il Commodore 64 per programmare in basic, allora in quel caso la risposta è sì, come lo è anche nel caso in cui non hai altre TV e vuoi guardarla tramite un decoder (quasi tutti i decoder moderni hanno ancora l’attacco SCART…).
O se vuoi fare l’esperimento del trasformare una TV in tubo catodico in una sorta di Smart TV con appositti adattatori.