Con la sigla GXT, Trust indica i propri prodotti pensati in modo particolare per il gaming.
Si tratta di una linea molto ricca che comprende gamepad ovviamente, ma anche poltrone da gaming, cuffie e ovviamente altoparlanti.
Proprio a questa categoria appartiene il prodotto di cui ti parlerò oggi, ovvero le casse 612 Cetic che costituiscono la proposta entry level di Trust, con un prezzo che al netto di qualche oscillazione si aggira intorno ai 40-45€.
Unboxing delle GXT 612 di Trust
La confezione in cui vengono contenute le casse è abbastanza standard, con una foto del prodotto e le caratteristiche salienti riportate da un lato. Una volta aperto la scatola troviamo solo le casse e il manuale, con un imballaggio light dal momento che in effetti non c’è granché da rompere.
Come già detto, si tratta di un prodotto entry level con pochi fronzoli che però può contare su una buona qualità costruttiva di fondo.
Le casse si presentano con la classica forma di parallelepipedo leggermente obliqua, per garantire una miglior diffusione del suono; lo chassis interamente in plastica è costituito con un 76% di polimeri riciclati, una buona notizia considerata l’attuale sensibilità verso la sostenibilità ambientale.
Prive di particolari comandi, una delle due casse (quella destra) presenta sulla parte frontale una manopola che va utilizzata per accendere le casse, per regolare il volume e commutare la connessione da cablata a wireless via Bluetooth.
Sempre sopra questa cassa, un pulsante touch ci consente di accendere e gestire l’illuminazione RGB presente alla base.
Per quanto riguarda le possibilità di connessione, abbiamo tre opzioni: via Bluetooth, come detto, tramite jack audio da 3,5mm e infine tramite porta USB.
Di fronte una connettività tutto sommato completa, bisogna dire che comunque manca qualcosa alle casse: nonostante dimensioni compatte e peso contenuto (circa 20×10 cm per 1kg totale) non sono realmente portatili. Questo avviene, sia per la presenza di un cavo che congiunge le due casse sia perché non sono dotate di una batteria in grado di fornire loro autonomia e necessitano di un collegamento costante alla sorgente del suono, in definitiva.
La presenza del jack USB diventa in questo caso fondamentale per potere collegare a una presa al muro gli altoparlanti e usufruirne in modalità Bluetooth.
Provandole con un monitor da gaming sprovvisto di casse, ad esempio, non sono riuscito a ottenere alcun suono perché sia tramite jack audio sia tramite porta USB le casse non erano in grado di intercettare il suono originato dalla connessione tra console e monitor. Questo perché in ogni caso non è compatibile con le console, per ovvi motivi.
Ovviamente le cose cambiano collegandole direttamente a un PC o via Bluetooth; posto che comunque nella maggior parte dei casi ci servirà una spina elettrica dotata di porta USB per l’uso wireless.
Il suono esce in maniera chiara e pulita, grazie ai 18W di potenza della cassa anche a volumi più elevati la distorsione è quasi nulla e non sentiremo mai gracchiare gli altoparlanti.
Il tocco in più, che farà sicuramente piacere ai gamer, è dato dall’illuminazione posta alla base delle casse. La presenza di una fila di piccoli led, modificabili tramite l’apposito tasto, consente di dare un tocco di colore all’ambiente, secondo le combinazioni RGB.
Nulla di inedito o di eclatante, rimane comunque un tocco in più in un prodotto che, ripeto, essendo dal costo contenuto non può offrire chissà quali mirabile.
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