Siamo nel 2021, gli utenti navigatori sono sempre più accorti ed esperti, eppure nonostante tutto circolano tantissime truffe che possono portare danni anche molto gravi, come quella della truffa delle prenotazioni su un falso AirBnb.
Ultimamente WhatsApp sembra letteralmente invasa da tentativi di Phishing, truffe di vario genere perpetrate attraverso buoni spesa inesistenti, codici che rubano i dati e chi più ne ha più ne metta. Anche via SMS non è mai passata di moda, diciamo così, l’abitudine da parte dei cyber criminali di arrecare danni di varia entità.
Ultimamente mi sono imbattuta in un tentativo di truffa neanche tanto velato, ma ciò non significa che qualche utente ingenuo possa cadere nelle mani di questo personaggio – o associazione a delinquere. Ecco cosa è successo, e qualche consiglio per non permettere ai cyber criminali di rubarti i soldi.
La truffa delle prenotazioni su un falso AirBnb
In tempo di restrizioni da Covid, certo è un po’ più difficile pianificare vacanze o weekend fuori porta, ma non impossibile. Nemmeno cercare un appartamento in affitto, magari da utilizzare per un breve periodo, per motivi familiari, di salute o altro.
Se stai cercando di affittare una casa sicuramente conoscerai AirBnb, la piattaforma più nota specializzata nella prenotazione di ogni tipo di alloggio, dal loft super accessoriato alla casa sull’albero per intenderci. È una vera istituzione, e un’azienda che tutela tutte le parti, sia i proprietari delle case che gli ospiti. Sul sito ufficiale vi sono anche indicazioni su come evitare di essere truffati, e una di queste recita così:
Non anticipare mai soldi al di fuori della piattaforma, si tratta quasi sicuramente di una truffa, e se non utilizzi il nostro canale ufficiale non possiamo tutelarti
Ma magari sei distratto, preso da mille impegni, invii e ricevi decine di mail al giorno, e quando ti arriva la proposta dell’alloggio che cercavi, leggi il messaggio e pensi di aver trovato l’appartamento che sognavi. E magari cominci una conversazione con il truffatore, pensando di iniziare a trattare per concludere un affare.
Di solito le mail che nascondono un malintenzionato, diciamocelo, sono scritte in un italiano pessimo, o comunque figurano errori che fanno rizzare un po’ le antenne. Ma c’è anche la possibilità che il cyber criminale sia una versione un po’ più… evoluta, diciamo, e che riesca a scrivere in modo corretto, come l’esempio qui sotto.
Anche se ritieni affidabile il mittente, controlla sempre l’estensione del dominio: chi sta agendo illegalmente non utilizza canali ufficiali: ecco qui sotto un esempio.
Se non hai ancora sospetti e continua la conversazione, rischi di perdere i soldi che il malintenzionato ti sta chiedendo. Questo perché nei passaggi successivi ti invierà un link a cui collegarti per completare la transazione.
Il collegamento con un sito sicuro come Airbnb può trarre in inganno. Attenzione perché non esiste assolutamente correlazione fra i due portali: uno dei due rimanda semplicemente a una copia dell’altro. Infatti troverai di fronte a te una pagina in tutto e per tutto simile ad Airbnb, completa magari anche di critiche dei viaggiatori e foto.
Negli esempi che seguono, il truffatore chiede con forza un documento di identità e l’accesso ad un link che ti invierà. Ovviamente, NON CLICCARE MAI SU NESSUN LINK. Oltre a rubarti il denaro tramite una transazione disonesta, c’è anche il rischio che il cyber criminale installi un malware nel tuo Pc.
Come si evince dal testo delle mail, il truffatore menziona più volte il sito AirBnb, per trasmetterti serietà e affidabilità. Ma se leggi attentamente, la procedura comincia ad essere un po’ troppo complicata e, particolare rilevantissimo, non potrai vedere la casa se non DOPO AVER PAGATO L’ACCONTO.
Ecco, a questo punto c’è da sperare che tu abbia capito che qualcosa non torna; non inviare assolutamente copia del tuo documento di identità, non fornirgli in nessun caso informazioni personali, e non compilare mai moduli con i tuoi dati, come il Codice Fiscale, l’Iban del conto corrente, il tuo indirizzo eccetera.
L’ultima azione che devi fare è bloccare immediatamente il mittente e magari denuncia il tutto alla Polizia Postale.