Un recente studio ha segnato una pietra miliare nella medicina oculare: il primo trattamento con cellule staminali riprogrammate ha portato a miglioramenti significativi e duraturi nella vista di tre persone con gravi compromissioni visive. Questa scoperta potrebbe rappresentare una svolta per il trattamento della cecità e di altre malattie oculari.
Il ruolo delle cellule staminali del limbo
La cornea, lo strato esterno trasparente dell’occhio, è mantenuta in salute da cellule staminali situate nel limbo, l’anello scuro attorno all’iride. Quando queste cellule vengono danneggiate o esaurite, una condizione nota come deficit di cellule staminali limbari (LSCD), si forma tessuto cicatriziale che può portare alla cecità.
Le cause del LSCD includono:
- Danni oculari.
- Malattie autoimmuni.
- Condizioni ereditarie.
Attualmente, le opzioni terapeutiche per il LSCD sono limitate e spesso invasive, con risultati non sempre soddisfacenti. I trapianti di cornea da donatori deceduti, ad esempio, possono essere rigettati dal sistema immunitario del paziente.
La nuova tecnica rivoluzionaria
Il professor Kohji Nishida dell’Università di Osaka, insieme al suo team, ha sviluppato una tecnica innovativa per affrontare il LSCD utilizzando cellule staminali pluripotenti indotte (iPS).
Come funziona?
- Prelievo di cellule: Le cellule del sangue di un donatore sano vengono riprogrammate in uno stato simile a quello embrionale.
- Trasformazione: Queste cellule vengono poi trasformate in uno strato sottile di cellule epiteliali corneali a forma di ciottoli.
- Intervento chirurgico: Durante l’operazione, lo strato di tessuto cicatriziale viene rimosso dalla cornea danneggiata e sostituito con il nuovo foglio epiteliale, protetto da una lente a contatto morbida.
I risultati dello studio
Tra giugno 2019 e novembre 2020, il team ha trattato quattro pazienti con LSCD bilaterale, di età compresa tra 39 e 72 anni. Dopo due anni:
- Miglioramenti immediati: Tutti i pazienti hanno mostrato un miglioramento della vista e una riduzione dell’area corneale colpita dal LSCD.
- Durata degli effetti: Tre pazienti hanno mantenuto i miglioramenti per più di un anno, mentre uno ha visto un lieve peggioramento nel periodo di osservazione.
- Sicurezza: Nessuno dei pazienti ha riportato effetti collaterali gravi, rigetti o formazione di tumori, un rischio noto associato alle cellule iPS.
Il dottor Kapil Bharti del National Eye Institute degli Stati Uniti ha definito questi risultati “eccitanti”, sottolineando la necessità di ulteriori studi per confermare la sicurezza e l’efficacia del trattamento.
Implicazioni future
Questa scoperta apre la strada a trattamenti meno invasivi e più sicuri per il LSCD e altre condizioni oculari. Derivati delle cellule iPS potrebbero rappresentare una soluzione per milioni di persone affette da cecità.
La tecnologia non è ancora pronta per un’adozione su larga scala, ma rappresenta un passo fondamentale verso una cura definitiva per alcune delle più gravi malattie oculari.
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