In uno studio pubblicato su iScience, si è parlato dell’evoluzione nel corso del tempo del topo spinoso, in particolare della sua coda la quale, dopo un’attenta analisi, ha rivelato tratti comuni presenti in altre specie.
Il topo spinoso è una delle grandi stranezze della natura ed è diventato ancora più strano, poiché i ricercatori hanno scoperto che ha un adattamento peculiare sulla coda che è più comunemente associato ai rettili. La pelle della sua coda è ricoperta da placche ossee corazzate conosciute come osteodermi, e fino ad ora si pensava che l’unico mammifero vivente ad avere questo fosse l’armadillo.
Le placche ossee corazzate sulle code del topo spinoso indicano che questo tratto potrebbe essere emerso più volte nella storia evolutiva, ovviamente senza escludere che questo potrebbe essere il risultato di un insieme di geni che possono accendersi e spegnersi, il che significa che non tutti coloro che portano il genotipo (il materiale genetico), esprimono il fenotipo (le caratteristiche fisiche).
Gli esemplari di topo spinoso con osteoderma
I topi spinosi del genere Acomys si trovano nelle regioni aride dell’Africa e del Medio Oriente, e sebbene da lontano potrebbero sembrare insignificanti, delle dimensioni di un topo standard con una forma del corpo e una coda simili, in realtà prendono il nome dal loro bizzarro mantello appuntito fatto di setole rigide che ricoprono i loro corpi.
Le spine fungono da meccanismo di difesa, simile a quello di ricci e istrici, che rende molto difficile per i predatori mangiarli, inoltre sono stati parte attiva nella ricerca per le loro notevoli capacità di rigenerazione, in grado di subire una guarigione senza cicatrici anche in tessuti complessi come la pelle e il muscolo scheletrico.
Ora il topo spinoso può aggiungere una coda corazzata alla sua lista di talenti inaspettati, essendo l’unico mammifero conosciuto sulla Terra (oltre agli armadilli) ad avere osteodermi. La scoperta è stata effettivamente fatta per caso mentre Malcolm Maden, dell’Università della Florida, stava studiando i topi spinosi per i loro talenti di rigenerazione.
Il coautore Ed Stanley stava lavorando a un progetto separato chiamato openVertebrate, effettuando la scansione TC di 20.000 campioni museali per raccogliere dati anatomici ad alta risoluzione.
“Avevo dato a Ed alcuni dei miei topi spinosi (Acomys) da scansionare come parte del suo progetto e, guarda caso, avevano placche ossee molto rare nella pelle della coda – viste solo prima nei mammiferi viventi negli armadilli”
ha affermato Maden in un comunicato, il quale ha poi in seguito aggiunto:
“Stavo lavorando su topi spinosi a causa dei loro incredibili poteri di rigenerazione per un mammifero; possono rigenerare la pelle, i muscoli, i nervi, il midollo spinale e forse il muscolo cardiaco, quindi avevamo a disposizione una colonia di queste rare creature. È stata una classica scoperta fortuita di due persone nello stesso posto che lavorano su cose diverse”.
L’emergere di osteodermi come tratto tra diversi gruppi animali dice ai ricercatori che è qualcosa che è stato perso e guadagnato più volte nel corso della storia evolutiva.
“Gli osteodermi sono presenti in questa sottofamiglia di roditori e da nessun’altra parte nei mammiferi viventi tranne gli armadilli. Sono assenti negli uccelli, frequenti nei rettili – si pensi ai dinosauri e ai coccodrilli – e poco frequenti nelle rane. Ciò significa che possono essere persi e ri-evolversi più e più volte negli animali, e questo è successo almeno 19 volte.”
ha spiegato Maden.
Se guardassi la coda di un topo spinoso, potrebbe non sembrare così diverso, ma ciò che distingue gli osteodermi dalle altre caratteristiche della pelle è che sono fatti di ossa, con questo che differisce dai tratti dei mammiferi come le scaglie che trovi sui pangolini, che sono fatte di cheratina.
I ricercatori sospettano che i geni regolatori possano avere un ruolo da svolgere nell’attività genetica che vede gli osteoblasti prodotti al posto della cheratina, e sperano di manipolare questo in modo da poter creare “un topo da laboratorio corazzato”, ma solo il tempo ci dirà come la questione si evolverà e cosa ne scaturirà.
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