I primi topi di laboratorio con un sistema immunitario umano completamente sviluppato e funzionale sono stati ottenuti, aprendo nuove prospettive nello studio delle malattie e nello sviluppo di farmaci e vaccini. Questo importante risultato è stato pubblicato sulla rivista Nature Immunology da un gruppo di ricercatori dell’Università del Texas, guidati dall’immunologo italiano Paolo Casati.
Un passo avanti nella ricerca scientifica
I topi umanizzati esistono dagli anni ’80, sviluppati inizialmente per studiare l’infezione umana da HIV. Tuttavia, questi modelli non avevano mai raggiunto un livello di funzionalità immunitaria completo. I nuovi animaletti, chiamati TruHuX (Truly Human), rappresentano una svolta significativa. Questi topi sono stati creati iniettando cellule staminali umane purificate dal cordone ombelicale nel cuore di topi immunodeficienti. Dopo alcune settimane, questi topi sono stati trattati con 17b-estradiolo, un potente estrogeno che favorisce la sopravvivenza e la differenziazione delle cellule staminali umane.
Caratteristiche dei topi TruHuX
I TruHuX possiedono un sistema immunitario umano completo, con linfonodi, centri germinali, cellule epiteliali del timo, linfociti T e B umani, e plasmacellule che producono anticorpi specifici. Questi topi, una volta vaccinati, sono in grado di sviluppare risposte immunitarie efficaci contro patogeni come Salmonella typhimurium e il virus SARS–CoV–2. Inoltre, sono suscettibili di sviluppare condizioni autoimmuni come il lupus sistemico, rendendoli modelli preziosi per lo studio di tali malattie.
Paolo Casati e il suo team sperano che questi nuovi modelli murini possano facilitare lo sviluppo di nuovi vaccini e terapie contro il cancro, riducendo al contempo l’uso di primati non umani nella ricerca biomedica. Questo progresso potrebbe segnare un cambiamento significativo nel modo in cui vengono sviluppati e testati i trattamenti per numerose malattie.
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