Nella storia delle tecnologie, purtroppo non sempre quelle migliori hanno avuto la meglio dal punto di vista commerciale; campagne di marketing create ad hoc ed altri fattori, hanno spesso contribuito al fatto che le cose migliori, non sempre vanno avanti.
Top 5 migliori tecnologie, ma che non hanno avuto successo commerciale
Di seguito ecco una lista, delle migliori tecnologie, ma che non hanno avuto il successo commerciale meritato.
1. Betamax
Non si può non parlare di tecnologie che non hanno avuto successo senza cominciare appunto dal formato Betamax.
Il Betamax è un caso interessante nella storia delle tecnologie che non hanno avuto successo; lanciato dalla Sony nel 1975, il Betamax era un formato di videocassetta magnetica destinato alla registrazione e alla riproduzione di video.
All’inizio degli anni ’80, è stato uno dei due principali formati di videocassette disponibili, il concorrente principale essendo il VHS.Il Betamax offriva numerosi vantaggi rispetto al VHS, tra cui una qualità video superiore e una maggiore definizione dell’immagine.
Tuttavia, ciò che ha portato alla sua sconfitta commerciale non è stato tanto il suo prestigio tecnico quanto una combinazione di fattori.
- Durata della registrazione: Le videocassette Betamax avevano una capacità di registrazione inferiore rispetto alle videocassette VHS; le prime videocassette Betamax potevano contenere solo un’ora di video, mentre le videocassette VHS potevano contenere fino a due ore e questo ha reso il formato VHS più adatto per le registrazioni di lunga durata, come i film.
- Accordi di licenza: Sony ha adottato una politica restrittiva di licenza per il Betamax, mentre JVC, il creatore del formato VHS, ha permesso a più aziende di produrre dispositivi compatibili e di conseguenza, c’erano più marchi che producevano dispositivi VHS, portando a una maggiore disponibilità e ad una più ampia gamma di scelta per i consumatori.
- Accordi di contenuto: Anche se la qualità video del Betamax era superiore, molti produttori di contenuti preferivano il formato VHS e ciò ha portato alla disponibilità di una più ampia selezione di film e programmi TV in formato VHS, contribuendo alla sua popolarità rispetto alle tecnologie concorrenti.
- Strategie di marketing: I produttori di dispositivi VHS hanno adottato strategie di marketing più aggressive e hanno stretto alleanze con società di produzione di contenuti, negozi di elettronica e noleggi di videocassette e questo ha contribuito alla maggiore esposizione e adozione del formato VHS da parte dei consumatori.
Nonostante la superiorità tecnica del Betamax, questi fattori hanno alla fine portato al predominio del VHS sul mercato dei formati di videocassette; Sony ha continuato a produrre e supportare il Betamax per diversi anni, ma alla fine ha accettato la sconfitta commerciale e ha cessato la produzione dei dispositivi Betamax nel 2002, per via del successo delle tecnologie concorrenti.
2. LaserDisc
Il LaserDisc è stato uno dei primi formati di disco ottico per l’intrattenimento domestico, introdotto sul mercato nel 1978, tuttavia a differenza delle videocassette VHS, che erano il principale concorrente dell’epoca.
Il LaserDisc utilizzava un disco ottico per la registrazione e la riproduzione di video e audio. Ecco alcuni punti chiave per comprendere meglio il caso del LaserDisc:
- Qualità video e audio: Uno dei punti di forza del LaserDisc rispetto alle videocassette era la qualità video e audio superiore; i LaserDisc offrivano immagini più nitide e audio di alta qualità, rendendoli popolari tra gli appassionati di home theater e videofili.
- Dimensioni del disco: I LaserDisc avevano una dimensione fisica maggiore rispetto alle videocassette VHS; erano del diametro di circa 30 centimetri, simili a un vinile, e venivano riprodotti su lettori appositi e questo rendeva i lettori e i dischi più ingombranti e meno pratici rispetto alle videocassette, che erano più compatte e portatili.
- Costo: I LaserDisc erano più costosi delle videocassette VHS sia per i dischi stessi che per i lettori e ciò li rendeva meno accessibili per i consumatori medi e limitava la loro diffusione.
- Selezione di titoli: Nonostante la qualità superiore, la selezione di titoli disponibili su LaserDisc era più limitata rispetto alle videocassette VHS e questo era dovuto principalmente ai costi di produzione più elevati e alla minore popolarità del formato tra i produttori di contenuti.
- Tecnologia concorrente: Mentre il LaserDisc cercava di affermarsi sul mercato, altri formati di disco ottico stavano emergendo. In particolare, il DVD, introdotto sul mercato alla fine degli anni ’90, offriva una qualità video simile al LaserDisc ma in un formato più piccolo e conveniente e ciò ha ulteriormente ridotto l’attrattiva del LaserDisc tra i consumatori.
Nonostante i suoi vantaggi su altre tecnologie, il LaserDisc non è riuscito a raggiungere una diffusione di massa e ha visto la sua popolarità diminuire rapidamente alla fine degli anni ’90 con l’avvento del DVD; tuttavia, ha avuto un seguito di culto tra gli appassionati di cinema e collezionisti, che apprezzavano la qualità video e audio superiore e la presenza di contenuti speciali non disponibili su altri formati.
3. HD DVD
L’HD DVD è stato un formato di disco ottico ad alta definizione sviluppato come concorrente del Blu-ray Disc per l’archiviazione di contenuti video ad alta definizione; questo caso di tecnologie migliori che non hanno avuto successo, è meno noto delle precedenti elencate, ma va comunque analizzato.
Qui di seguito un’analisi più approfondita del caso HD DVD:
- Lancio e specifiche tecniche: L’HD DVD è stato lanciato sul mercato nel 2006, supportato principalmente da Toshiba e NEC. Offriva una risoluzione video fino a 1080p e supportava audio ad alta definizione; le specifiche tecniche dell’HD DVD erano simili a quelle del Blu-ray Disc, che era il suo principale concorrente sul mercato.
- Sostenitori e alleanze: All’inizio, l’HD DVD sembrava avere un vantaggio competitivo rispetto al Blu-ray in termini di supporto da parte di alcuni importanti studi cinematografici, tra cui Universal Studios, Paramount Pictures e Warner Bros e questo ha portato a una divisione dell’industria cinematografica, con alcuni studi che supportavano l’HD DVD e altri il Blu-ray.
- Guerra dei formati: L’HD DVD e il Blu-ray Disc sono stati coinvolti in una “guerra dei formati” simile a quella tra Betamax e VHS negli anni ’80 e le due tecnologie si sono trovate in competizione diretta per ottenere l’adozione del pubblico e il sostegno dell’industria; questa lotta ha portato a una confusione tra i consumatori e ha rallentato l’adozione di entrambi i formati.
- Sconfitta e ritiro: Nonostante alcuni successi iniziali, l’HD DVD ha alla fine perso la battaglia contro il Blu-ray. Ciò è stato attribuito a diversi fattori, tra cui il maggior supporto da parte degli studi cinematografici per il Blu-ray, l’adozione più ampia dei lettori Blu-ray da parte dei consumatori e una serie di esclusive di alto profilo rilasciate solo su Blu-ray; nel 2008, Toshiba ha annunciato il ritiro dal mercato dell’HD DVD, segnando la fine ufficiale del formato.
- Eredità: Anche se l’HD DVD è stato sconfitto commercialmente, alcune delle sue caratteristiche e tecnologie sono state integrate successivamente in altri formati e dispositivi: ad esempio, molte delle funzionalità dell’HD DVD, come la capacità di memorizzare dati ad alta definizione, sono state incorporate nei lettori Blu-ray successivi e l’esperienza della guerra dei formati ha influenzato le strategie future delle aziende tecnologiche per l’introduzione di nuovi standard e formati sul mercato.
4. SEGA Saturn
Le tecnologie che non hanno avuto successo non riguardano solo i DVD e le videocassette, ma anche il mondo console: Sega Saturn è un esempio significativo di una console di gioco che, nonostante avesse prestazioni tecniche solide e una libreria di giochi di alta qualità, ha avuto poco successo commerciale, ed ecco alcuni fattori chiave che hanno contribuito al suo fallimento commerciale:
- Lancio prematuro e problematico: Sega Saturn è stata lanciata in modo prematuro e inaspettato negli Stati Uniti nel maggio 1995, alcuni mesi prima del previsto e questo ha causato confusione tra i rivenditori e i consumatori, che non erano preparati per il lancio anticipato; inoltre, molti dei giochi di lancio erano stati convertiti da arcade e non sfruttavano appieno le capacità della console.
- Complessità dell’architettura: sul SEGA Saturn era notoriamente difficile da sviluppare per i programmatori a causa della sua architettura complessa a due CPU e più processori rispetto alle tecnologie concorrenti e questo ha reso lo sviluppo dei giochi più costoso e ha limitato la quantità e la qualità dei titoli disponibili per la piattaforma.
- Concorrenza: Sega Saturn si è trovato a competere direttamente con la Sony PlayStation e il Nintendo 64, che erano anch’essi lanciati sul mercato intorno allo stesso periodo ed entrambe le console offrivano prestazioni competitive, ma erano più facili da sviluppare e avevano una maggiore disponibilità di giochi di alta qualità.
- Strategia di marketing inefficace: Sega ha avuto difficoltà a creare consapevolezza e ad attirare i consumatori verso la Saturn a causa di una strategia di marketing incerta e poco chiara; inoltre, la compagnia ha esitato nel ridurre il prezzo della console per renderla più accessibile ai consumatori, perdendo terreno rispetto alle tecnologie della concorrenza.
- Giochi esclusivi limitati: Sebbene la Saturn avesse alcuni giochi esclusivi di alta qualità, mancava di titoli esclusivi iconici che avrebbero potuto spingere le vendite della console; allo stesso tempo, molti dei franchise di punta di Sega, come Sonic the Hedgehog, non hanno ricevuto giochi di alta qualità sulla Saturn, compromettendo ulteriormente l’appeal della piattaforma.
In sintesi, la combinazione di un lancio precipitoso, una architettura complessa, una concorrenza agguerrita e una strategia di marketing inefficace ha contribuito al fallimento commerciale del Sega Saturn, nonostante le sue capacità tecniche superiori rispetto alle tecnologie concorrenti dell’epoca.
5. ChromeOS Flex
Nemmeno il software è immune dal fenomeno delle tecnologie che sarebbero meglio, ma che si calcolano in pochi; unica differenza è che questo sistema operativo, rispetto a quanto elencato sopra esiste ancora, sebbene sia meno utilizzato rispetto ai “cugini” (Windows, Linux e macOS).
Questo è il caso di ChromeOS Flex, precedentemente conosciuto come CloudReady, non è esattamente un esempio di tecnologie che non hanno avuto successo, ma piuttosto un esempio di una tecnologia che ha trovato una nicchia di mercato specifica e ha ottenuto un certo grado di successo all’interno di quella nicchia; merita tuttavia un’analisi perché anche software non utilizzati o poco utilizzati, possono rientrare nella categoria di “tecnologie con poco appeal per i consumatori”.
ChromeOS Flex è una distribuzione di ChromeOS di Google, ottimizzata per l’installazione su tecnologie con hardware legacy e non supportato direttamente da Google; ecco alcuni punti chiave da considerare:
- Nicchia di mercato specifica: ChromeOS Flex si rivolge principalmente a utenti che desiderano estendere la vita utile del loro hardware più anziano, trasformandolo in dispositivi basati su ChromeOS e questo è particolarmente utile per le organizzazioni, le istituzioni educative e le piccole imprese che vogliono sfruttare i vantaggi di ChromeOS senza dover acquistare nuovi dispositivi.
- Ecosistema ChromeOS: ChromeOS Flex offre molti dei vantaggi di ChromeOS, inclusa la sicurezza, la gestione centralizzata e l’integrazione con i servizi Google. Questo lo rende attraente per coloro che sono già investiti nell’ecosistema Google e desiderano una soluzione operativa semplice e affidabile.
- Semplicità d’uso: ChromeOS Flex è noto per la sua facilità d’uso e per la sua interfaccia intuitiva, simile a quella dei Chromebook. Questo lo rende una scelta interessante per gli utenti che preferiscono un’esperienza informatica semplice e senza fronzoli.
- Limitazioni rispetto a concorrenti come Linux e Windows: Anche se ChromeOS Flex può offrire alcuni vantaggi rispetto a distribuzioni Linux e a Windows, come una maggiore sicurezza e una maggiore facilità d’uso, ha anche delle limitazioni. Ad esempio, non offre la stessa flessibilità e personalizzazione di Linux né la compatibilità con tutti i software disponibili su Windows.
Quindi, mentre ChromeOS Flex potrebbe non avere la stessa adozione mainstream di altri sistemi operativi come Windows o macOS, ha trovato un suo spazio nel mercato come soluzione per riutilizzare hardware legacy e semplificare l’informatica per determinati utenti e organizzazioni; pertanto, potrebbe essere considerato più come un esempio di adattamento e successo in una nicchia di mercato piuttosto che come una tecnologia che non ha avuto successo.
Perché ho inserito questo sistema operativo in questa lista? Perché c’è una cosa che sanno in pochi: è possibile tramite un particolare escamotage, installare anche il PlayStore ed utilizzare un vecchio dispositivo legacy, ed utilizzare un laptop esattamente come un ChromeBook; con la differenza che gli aggiornamenti sarebbero quasi a vita.
Conclusione
Il mondo delle tecnologie è spesso spietato, ma a livello commerciale; purtroppo come si è visto non sempre le tecnologie migliori sono quelle che hanno successo, ce ne sono state, ce ne sono tutt’ora e purtroppo ce ne saranno sempre.
Il Sega Saturn rimane un’icona indimenticabile, evocatrice di tanti bei ricordi. Sfortunatamente, la sua complessa architettura di programmazione e la feroce competizione hanno accelerato la fine prematura di questa console. Un pensiero commosso va anche al DreamCast. ❤️