Il social dei giovanissimi lancia l’hashtag TikTok #nobullismo, per contrastare l’ondata violenta che sta travolgendo tutte le piattaforme virtuali e che spesso porta ad un epilogo amaro. L’app più amata dai teenager ha invitato i suoi utenti a denunciare eventuali episodi di cyberbullismo tramite brevi video.
Il social ha dichiarato in una nota ufficiale: “La community di TikTok si stringe intorno ad un unico messaggio per dire NO a qualunque tipo di violenza o vessazione e un gigantesco SI alla voglia e al diritto di essere sé stessi sempre e comunque”.
La piattaforma virtuale, oltre al nuovo tormentone TikTok #nobullismo ha promosso anche una playlist dedicata, che permetta ai giovanissimi e non solo di dare sfogo a tutta la loro creatività e dire un grande SÌ al loro modo di essere, senza vergognarsene e rimarcando l’orgoglio di essere sé stessi.
TikTok ha deciso di dare il suo contributo all’iniziativa Safer Internet Day che ricorre l’11 febbraio in oltre 140 paesi. Il social ha ideato un un quiz che tratta il tema della sicurezza, con lo scopo di sensibilizzare la community e scuotere le persone dall’apatia che avvolge i temi della sicurezza online.
Il quiz è stato progettato con le sembianze di un castello arricchito da diverse domande. Ogni domanda rappresenta un ostacolo da scavalcare per riuscire ad entrare all’interno della fortezza, che simboleggia un luogo dove si può stare al sicuro, lontano da ogni pericolo. Una volta dentro il castello si potrà manifestare serenamente il proprio talento.
I dati sul bullismo e cyberbullismo sono aberranti: un adolescente su tre ha il timore di subire delle minacce, subito dopo violenze sessuali (31,73%) e droghe (24,76). Sei adolescenti su 10 sono stati spettatori di atti di bullismo e cyberbullismo. Queste informazioni sono state fornite da una ricerca effettuata da Terre des Hommes e Scuolazoo.
Il campione ha riguardati le opinioni di 8mila ragazzi e ragazze delle scuole di tutta Italia che hanno toccato diversi temi: violenza, discriminazioni e stereotipi di genere, bullismo, cyberbullismo e sexting.