Immagina di vivere per 50.000 anni senza mai entrare in contatto con nessun altro gruppo umano, pur sapendo che a pochi giorni di cammino ci sono altre persone. È difficile da immaginare, vero? Eppure, questa è la storia di Thorin, un Neanderthal vissuto tra 42.000 e 50.000 anni fa, isolato in Francia, e le cui origini nascondono un enigma affascinante.
Una scoperta sorprendente
Nel 2015, in una grotta della Valle del Rodano, sono stati trovati i resti di un Neanderthal, soprannominato Thorin, in onore del celebre personaggio di Tolkien. Fin dall’inizio, la scoperta ha suscitato molte domande: i fossili erano stati rinvenuti in un livello di scavo risalente a circa 40.000 anni fa, ma il DNA estratto dai denti e dalla mascella suggeriva che Thorin appartenesse a una popolazione ben più antica, vissuta oltre 100.000 anni fa.
Per risolvere questo enigma, un gruppo di ricercatori guidato dalle università di Tolosa Paul Sabatier e Copenaghen ha lavorato per sette lunghi anni, studiando non solo il DNA, ma anche gli isotopi presenti nelle ossa. Gli isotopi, che sono varianti chimiche con differenti numeri di neutroni nel nucleo, hanno rivelato che Thorin è vissuto in un clima molto freddo, caratteristico del periodo più recente.
Una popolazione misteriosa
Ma chi erano questi Neanderthal? Thorin e il suo gruppo discendevano da una popolazione che si separò dagli altri Neanderthal circa 100.000 anni fa, rimanendo in completo isolamento per 50 millenni. Anche se c’erano altri gruppi di Neanderthal non lontano da loro, sembra che non ci sia mai stato alcuno scambio di geni o contatto tra questi gruppi.
Ti sei mai chiesto come sarebbe stato vivere così a lungo senza contatti con altre persone? È un pensiero che fa riflettere. Secondo gli studiosi, il loro stile di vita solitario potrebbe essere stato proprio uno dei fattori che ha portato alla loro estinzione. Una vita in cui non c’era nessuna interazione, nessuna condivisione di conoscenze o culture, una condizione che ci appare quasi inimmaginabile oggi.
Un mondo diverso dal nostro
“È qualcosa di impensabile per un Sapiens”, afferma Ludovic Slimak, uno dei ricercatori principali. “Due popolazioni di Neanderthal vivevano a pochi giorni di cammino l’una dall’altra, ma per 50.000 anni hanno convissuto ignorandosi completamente”. Questo ci fa capire quanto la percezione del mondo dei Neanderthal fosse diversa dalla nostra. I Sapiens hanno sempre cercato connessioni, scambiando idee, risorse e, naturalmente, geni. I Neanderthal, invece, sembrano aver avuto una visione del mondo molto più ristretta, più chiusa su se stessa.
La storia di Thorin ci offre una rara finestra su un passato remoto, su un gruppo umano che ha vissuto in completa solitudine per migliaia di anni, lontano dagli altri, fino a scomparire del tutto. Un destino che ci ricorda quanto sia fondamentale il contatto e l’interazione tra popoli per la sopravvivenza e l’evoluzione.
E tu, cosa ne pensi?
Ti sei mai chiesto cosa ci rende diversi dai Neanderthal? Pensi che la nostra capacità di fare rete e comunicare ci abbia aiutato a sopravvivere? Lasciaci un commento e condividi con noi le tue riflessioni. Se hai trovato interessante la storia di Thorin, condividila con i tuoi amici e scopri insieme a noi i misteri del passato!