Tesla ha da poco presentato i suoi nuovi robot Optimus in un evento molto atteso, ma c’è qualcosa che ha fatto alzare qualche sopracciglio: questi robot, che Elon Musk descrive come capaci di “fare tutto”, sembrano più un trucco da illusionista che una vera rivoluzione. Ecco perché.
Il fascino dell’Optimus
Immagina di trovarti a un evento esclusivo e di vedere un robot umanoide, snello e avanzato, che ti cammina accanto. Niente film di fantascienza, questa è la realtà che Tesla vuole farci vivere. Ma, mentre questi robot servivano bevande (lentamente, va detto), qualcosa ha fatto scattare la domanda: “Questa voce… è davvero del robot?”
Durante la dimostrazione, un video diffuso dall’account ufficiale Tesla Owners Silicon Valley ha mostrato un robot Optimus conversare senza esitazioni con un presentatore umano. Alla domanda: “Qual è la cosa più difficile dell’essere un robot?”, la risposta è stata sorprendentemente fluida: “Uhh… cercare di… imparare a essere umano come voi.”
Ma c’è davvero intelligenza artificiale dietro?
Il problema? La voce era talmente naturale e senza quei classici ritardi di elaborazione che ci aspetteremmo da un sistema AI. Risultato: molti hanno iniziato a sospettare che, invece di un vero cervello elettronico, ci fosse semplicemente un tizio con un microfono nascosto da qualche parte. Un tweet del giornalista Parix Marx ha colto l’ironia del momento: “Quella voce è solo un tipo nascosto, non il robot.”
Ora, Tesla non ha mai promesso esplicitamente che l’Optimus fosse in grado di parlare grazie a un modello linguistico avanzato, ma dato l’entusiasmo di Musk per l’intelligenza artificiale, l’ipotesi non era così lontana.
Remote control o AI vera e propria?
Non sarebbe la prima volta che Tesla crea un po’ di confusione. Qualche mese fa, Musk ha condiviso un video di un Optimus che piegava dei vestiti. Molti hanno notato che i movimenti sembravano troppo coordinati, come se ci fosse un ingegnere a pilotare tutto da dietro le quinte. Solo più tardi, Musk ha chiarito che il robot non era ancora in grado di fare tutto da solo.
Al momento, Elon Musk non ha mai affermato esplicitamente che i robot Optimus siano in grado di parlare autonomamente. E questo gli permette di giocare un po’ con le aspettative, facendo brillare gli occhi al pubblico davanti a una dimostrazione che sembra quasi magia… fino a che non arriva il momento di chiarire (o non farlo mai).
Opinioni sul campo
Robert Scoble, un noto appassionato di tecnologia presente all’evento, ha confermato ciò che molti sospettavano: “Non è tutto AI,” ha detto, descrivendo la voce come un semplice “walkie-talkie”. Ha anche chiesto direttamente a uno dei robot quanto fosse effettivamente AI-driven. La risposta? “Non posso rivelarlo del tutto, dovrai scoprirlo più avanti.”
Ma la vera perla è stata quando Scoble ha insistito: “Quindi, quanto AI c’è, in percentuale?” La risposta, quasi imbarazzata del robot: “Potrebbe esserci… qualcosa.” Un po’ come chiedere a un amico se ha finito i compiti e ricevere un mezzo sorriso come risposta.
La realtà dietro lo show
Dunque, è chiaro che l’evento di Tesla è stato costruito anche per stupire, ma forse non tutti i dettagli sono stati esattamente come sembravano. Che ci sia dietro un po’ di fumo negli occhi? Probabile. Ma una cosa è certa: con Elon Musk, la linea tra la realtà e l’aspettativa si fa sempre più sottile.
Cosa ne pensi? Questa nuova era dei robot ci sta davvero regalando il futuro che ci aspettavamo o c’è ancora qualcuno dietro le quinte a tirare le fila? Raccontaci la tua opinione nei commenti e seguici sui social per non perdere le ultime novità su Tesla e il mondo della tecnologia.