La topografia del territorio di solito si forma gradualmente nel corso di lunghi periodi di tempo, ma a volte un singolo evento può cambiarla drasticamente; il giorno di Capodanno del 2024, un devastante terremoto nella Penisola di Noto ha sconvolto la regione.
Come il terremoto di Noto è riuscito a cambiare repentinamente la topografia del Giappone
Un gruppo di ricercatori ha cercato di esaminare come questo terremoto (e forse altri simili verificatisi in passato) abbia contribuito a modellare la topografia della Penisola di Noto; hanno trovato prove che le principali caratteristiche geomorfologiche della penisola (come le ripide scogliere a nord e le dolci pendenze a sud) potrebbero essere spiegate dalla ripetuta occorrenza di terremoti dello stesso tipo di quello avvenuto il 1° gennaio e questa scoperta potrebbe anche essere utile per comprendere l’impatto di futuri terremoti.

Un team di ricercatori dell’Università di Tohoku, dell’Università Metropolitana di Tokyo, dell’Università di Oita e del Centro Tedesco di Ricerca per le Geoscienze ha condotto uno studio multidisciplinare che ha coinvolto esperti di geodesia, sismologia e geomorfologia.
Gli specialisti di geodesia hanno utilizzato immagini radar satellitari acquisite dal satellite ALOS-2, operato dall’Agenzia Giapponese per l’Esplorazione Aerospaziale (JAXA), per costruire mappe degli spostamenti tridimensionali causati dal terremoto della Penisola di Noto.
I risultati hanno mostrato più di 4 metri di sollevamento e l’emersione di nuove terrazze lungo la costa settentrionale della penisola, uno spostamento verso ovest dell’intera area del Nord Noto e movimenti di pendii nelle zone montuose; alcuni aspetti sono stati catturati appieno solo grazie alle analisi delle immagini radar satellitari, come ampi smottamenti (un tipo di frana) che si estendono per diversi chilometri.
“A supporto delle analisi delle immagini satellitari, il nostro team di geomorfologia ha condotto un lavoro sul campo misurando direttamente l’entità del sollevamento,” spiega Yo Fukushima. “Hanno viaggiato in 52 siti lungo un tratto di costa di 120 km.“
Questo ha permesso al team di confrontare le loro osservazioni dirette con le analisi delle immagini satellitari.
La distribuzione del sollevamento era coerente con i risultati delle analisi satellitari, confermandone l’accuratezza e queste informazioni sono state poi utilizzate dal team di geodesia e sismologia per stimare un modello di scorrimento della faglia, progettato per spiegare i modelli di sollevamento e spostamento verso ovest.
La corrispondenza tra le caratteristiche del paesaggio della penisola e la deformazione associata al terremoto suggerisce che la ripetizione di grandi terremoti dello stesso tipo di quello del 2024 nella Penisola di Noto possa spiegare la formazione del paesaggio.
I dettagli emersi da questo studio offrono nuove e preziose intuizioni, arricchendo la nostra conoscenza di come i terremoti possano cambiare drasticamente il terreno su cui camminiamo.
Questi risultati sono stati pubblicati su Science Advances il 4 dicembre 2024.