Quante volte ti è capitato di sentire farsi tipo “Ai miei tempi non c’erano questi telefonini e le cose erano tutte più facili” o anche “una volta non c’erano tutte queste trappole e non c’era questa tecnologia“?
Suppongo parecchie, solitamente legato a quelli che vengono considerati “boomer” nel gergo di internet, anche se il termine originariamente fa riferimenti ai nati dal 1945 al 1964 circa, spesso si intende anche qualche decade dopo (in realtà sarebbe la generazione X quella successiva).
Facendola breve, non è infrequente sentire persone nate dal 1945 fino alla fine degli anni ’70 sostenere che “la tecnologia di una volta era meglio ed era più facile”.
Tuttavia prima di affermare una cosa del genere bisognerebbe fare un confronto, ma una comparazione degna di questo nome, non fatta alla carlona.
Non starò, tuttavia, a sindacare sul fatto che molto spesso queste stesse persone sono in prima linea per l’ultimo modello di smartphone, usandoli poi in modo improprio, incuranti di eventuali vulnerabilità.
Ma cosa si intende per tecnologia di “una volta”
Immagina di tornare negli anni 90 e voler ascoltare un brano, di certo non avevi Spotify per ascoltare la tua canzone preferita, oltretutto molte persone in quegli anni pochissime avevano un computer e ancora meno sapevano cosa fosse internet, quindi non era possibile nemmeno scaricarle.
Senti una canzone alla radio: cosa fare?
L’unica cosa che potevi fare era aspettare che la stazione radio riproducesse la canzone per poi beccare il momento giusto e premere su una musicassetta vuota il tasto “registra” e sperare di non coprire un’altra registrazione fatta in precedenza.
Se andiamo più indietro nel tempo abbiamo addirittura il grammofono, nel quale bisognava regolare il numero dei giri.
Ora ti basta andare su YouTube e ascolti la tua canzone preferita, alcuni servizi di streaming ti permettono addirittura di scaricare i brani.
Vogliamo poi parlare del fatto che con “la tecnologia di una volta”, senza tornare tanto indietro nel tempo era anche un casino sintonizzare le reti televisive? Se avevi una Mivar ad esempio dovevi premere il tasto P/C, e cercare uno ad uno i canali da configurare.
Nei primi anni 2000 alcune televisioni analogiche, in effetti, avevano la sintonizzazione automatica, ma i risultati automatici spesso erano disastrosi nell’ordine dei canali, ritrovandoti magari Canale 5 nel canale 76 e Rai 1 sul 54.
Oggi con la televisione è sufficiente andare nelle impostazioni dei canali TV e fare la sintonizzazione automatica, e mette Canale 5 sul 5, Italia 1 sul 6, Rai 1 sull’1 e via discorrendo.
Una classica obiezione in tema informatico è: “era meglio Windows XP“, quando in realtà le schermate blu erano all’ordine del giorno, cambiare un solo modulo RAM costringeva a reinstallare il sistema operativo daccapo e non sempre gli antivirus di terze parti facevano il loro lavoro.
Giusto per fare un esempio di “tecnologia di una volta” più recente.
Oggi anche cercare il nome di una persona, di una ditta, o contattare qualcuno in generale risulta molto più semplificato: ti connetti ad un motore di ricerca e scrivi “Ditta Pinco Pallo, telefono” e trovi il recapito della ditta in questione.
Con la “tecnologia di una volta” cioè le pagine bianche o gialle, non solo dovevi assicurarti che ciò che cercavi fosse presente, ma non era assolutamente escluso fare un lungo giro di telefonate prima di arrivare alla persona o alla ditta interessata.
Devo forse ricordare alle persone più giovani di quanto fosse difficile messaggiare con gli SMS? Bisognava stare molto attenti al numero di caratteri e aspettare le promozioni tipo Christmas Card o Summer Card per poter messaggiare all’infinito, quando questa cosa ora la fai tramite WhatsApp e Telegram.
Le foto… oggi il fotografare è diventata una cosa abusatissima sui social media; eppure una volta fotografare era molto difficile!
Tutto era legato al rullino, il quale bisognava stare attenti non si rovinasse (col sole, ad esempio) e non potevi cancellare la foto per riprovare a farla: con questa “tecnologia di una volta” detta “macchina fotografica analogica” non potevi permetterti errori, una foto fatta sbagliata era sbagliata per sempre!
Buffo vedere come la tecnologia complicata effettivamente l’avessero loro, vero?
Quelli fatti poco fa sono solo alcuni di migliaia di esempi che si potrebbero fare, tipo che le automobili negli anni ’70 non avevano nemmeno il contagiri per dire una banalità.
Il punto è che molto spesso ci facciamo più prendere dalla nostalgia dei momenti che noi leghiamo a quegli oggetti tecnologici piuttosto che al loro effettivo utilizzo!
Grossomodo è questo il motivo per il quale il Nokia 3310 è ricordato così positivamente, non solo per la sua batteria che sembrava infinita: ricorda a noi determinati momenti che noi leghiamo positivamente ad esso!
Ma il Nokia 3310 che fa già parte (non sembra nemmeno vero) della “tecnologia di una volta” non era intuitivo da usare come uno smartphone oggi.
Oggigiorno banalmente posso mettere i numeri che mi interessano (che chiamo frequentemente) direttamente sulla home page del telefono.
Sul Nokia 3310 dopo la memorizzazione fatta non con poche difficoltà per via della tastiera, dovevi anche cercare poi il numero in rubrica.
Detto questo, lascio un video ironico sugli “adulti” e il loro rapporto con la tecnologia.
Ci sarebbero anche tanti lati negativi di cui parlare (ad esempio la macchina fotografica analogica non necessitava di corrente per andare); o ad esempio della volatilità di alcuni contenuti digitali ma non è questa la sede idonea per discuterne.