Percepire gli effetti del consumo di alcol e un eventuale tasso alcolemico elevato in tempo reale potrebbe offrire numerose opportunità per ridurre i danni correlati. Un nuovo studio di un team di ricercatori dell’università californiana di Stanford, capitanato da Brian Suffoletto, ha cercato di analizzare nel dettaglio le caratteristiche relative all’andatura di un soggetto misurate dai sensori dell’accelerometro del suo smartphone.
Tasso alcolemico “misurato” dallo smartphone: cosa dice la ricerca
Per effettuare la ricerca, il team californiano si è servito di 22 volontari: il loro compito consisteva nel consumare una bevanda composta da acqua e vodka, fino ad arrivare a un tasso alcolemico calcolato tramite analisi del respiro dello 0,2%, ben al di sopra dei limiti di legge per mettersi alla guida (0,08% negli USA).
Successivamente, uno smartphone è stato poi attaccato alla zona lombare dei volontari: nelle successive 7 sono stati sottoposti ogni ora alla misura del tasso alcolico tramite analisi del respiro e sono stati sottoposti ad alcuni test, come camminare in linea retta per dieci passi, effettuare un giro su se stessi e camminare per 10 passi per tornare al punto di partenza.
Per oltre il 90% dei casi, grazie ai dati degli accelerometri dello smartphone, è stato possibile calcolare il tasso alcolemico nel sangue nei valori sopra lo 0,08%.
Dopo questo risultato incoraggiante, i ricercatori vogliono scoprire se si possono ottenere gli stessi parametri accurati nell’eventualità in cui lo smartphone fosse posizionato diversamente, per esempio nel caso fosse tenuto in mano o riposto nelle tasche dei pantaloni.
Un’app dedicata a questa funzione sarebbe molto utile poiché i soggetti che di rendono conto di essere ubriachi raramente si mettono al volante.