Il comportamento del Ghiacciaio dell’Apocalisse, cioè il Thwaites nell’Antartide occidentale, continua a preoccupare la comunità scientifica. Un nuovo studio basato su 20 anni di dati satellitari e misurazioni GPS rivela che una sua porzione cruciale sta perdendo stabilità. Le analisi mostrano un indebolimento progressivo della piattaforma di ghiaccio orientale, che rischia di separarsi dal punto di ancoraggio che finora contribuiva a tenerla in equilibrio.
Gli scienziati hanno osservato che le fratture lungo la piattaforma si stanno moltiplicando e allargando, mentre il ghiaccio comincia a scorrere con una velocità crescente. È un segnale che potrebbe anticipare cambiamenti rapidi in uno dei ghiacciai più studiati del Pianeta.
Perché il ghiacciaio Thwaites è considerato così instabile

Il Thwaites è uno dei sistemi di ghiaccio marino più dinamici della Terra. Il suo comportamento è fondamentale per capire come evolverà il livello globale dei mari. Parte del ghiacciaio poggia su un fondale che si inclina verso l’interno del continente, una configurazione che facilita l’ingresso dell’acqua calda dell’oceano e accelera il distacco del ghiaccio.
La porzione osservata nello studio, la Thwaites Eastern Ice Shelf, è una piattaforma galleggiante che contribuisce a rallentare lo scorrimento del ghiacciaio principale. La sua connessione con un punto di ancoraggio roccioso rappresenta l’elemento che garantisce parte della sua stabilità meccanica.
Cosa mostrano i vent’anni di osservazioni
Il nuovo lavoro del gruppo internazionale guidato dall’Università di Manitoba ha analizzato una lunga serie di immagini satellitari, misure della velocità del flusso di ghiaccio e dati raccolti direttamente sul campo. Questo insieme di informazioni ha permesso di ricostruire l’evoluzione delle fratture nella zona di taglio situata a monte del punto di ancoraggio.
Gli studiosi hanno identificato due fasi distinte di espansione delle fratture, che negli anni hanno progressivamente indebolito la piattaforma. La connessione al punto di ancoraggio si è ridotta, rendendo più semplice per il ghiaccio a monte accelerare il suo movimento verso il mare.
Perché la perdita del punto di ancoraggio è un problema serio
Il punto di ancoraggio funziona come un freno naturale. Mantiene la piattaforma in tensione e riduce la velocità con cui il ghiaccio fluisce verso l’oceano. Quando questa connessione si indebolisce, la piattaforma perde parte della sua capacità di contenimento.
Secondo gli autori, la maggiore velocità del ghiaccio osservata negli ultimi anni è collegata proprio al deterioramento della struttura portante. È un circolo che alimenta se stesso: più le fratture si allargano, più il ghiaccio accelera, aumentando ulteriormente le sollecitazioni che portano a nuove rotture.
Gli scienziati ritengono che la configurazione attuale renda la piattaforma vulnerabile a ulteriori cedimenti, con la possibilità di un distacco più rapido rispetto a quanto previsto in passato.
Le fratture come segnali di un declino più ampio

La zona di taglio della piattaforma orientale è stata al centro dell’analisi perché rappresenta un punto strutturalmente sensibile. Qui si concentrano forze che deformano il ghiaccio e favoriscono la formazione di crepe. Nel corso del tempo, queste crepe si sono propagate lungo direzioni differenti, creando un reticolo che ora attraversa una parte significativa della piattaforma.
La presenza di fratture non è di per sé un fenomeno insolito nelle piattaforme di ghiaccio, ma la velocità con cui sono comparse e cresciute in quest’area è uno degli elementi che hanno attirato maggiori attenzioni.
Quali conseguenze potrebbe avere questa destabilizzazione
Il futuro del Ghiacciaio dell’Apocalisse è una delle variabili più importanti in assoluto nelle proiezioni sull’innalzamento dei mari. Se la piattaforma orientale dovesse perdere completamente il suo punto di ancoraggio, potrebbe:
- ridurre drasticamente la resistenza meccanica al flusso del ghiaccio
- facilitare l’ingresso di acqua calda nella cavità sotto la piattaforma
- aumentare la velocità con cui il ghiacciaio principale scivola verso il mare
- rendere possibili ulteriori eventi di rottura improvvisa
Questa dinamica potrebbe verificarsi anche in altre piattaforme antartiche che presentano punti di ancoraggio simili, suggerendo che il caso del Thwaites potrebbe essere rappresentativo di un processo più ampio.
Il quadro che emerge dai dati
L’analisi non indica un crollo immediato della piattaforma, ma conferma che la sua evoluzione va monitorata con attenzione. L’accelerazione osservata, unita alla crescita delle fratture, rende la struttura più sensibile a eventuali modifiche nelle condizioni dell’oceano o dell’atmosfera.
Per gli scienziati, questa situazione rafforza l’esigenza di continuare a raccogliere dati a lungo termine e migliorare i modelli che descrivono il comportamento dei ghiacciai marini in un clima che cambia.
Perché il Thwaites resta un osservato speciale
Il Thwaites è una componente fondamentale dell’intero sistema antartico. Se dovesse subire un collasso significativo, l’aumento del livello dei mari sarebbe tale da influire sulle coste di tutto il mondo. È per questo che ogni segnale di trasformazione, anche graduale, diventa un indicatore da studiare con estrema attenzione.
Le nuove osservazioni offrono uno sguardo chiaro sulle fragilità che si stanno accumulando nella piattaforma orientale. La comprensione di questi processi è essenziale per prevedere l’evoluzione futura del ghiaccio e per valutare gli impatti globali.
Call to Action
Per seguire aggiornamenti su scienza, ambiente e cambiamenti climatici, resta connesso ai nostri contenuti anche su Instagram.