Nel mondo della tecnologia wearable esistono gli smartwatch, e poi c’è Suunto. Perchè questa differenziazione? Presto detto: Suunto sta agli smartwatch come un Casio G-Shock sta al mondo dell’orologeria tradizionale.
Per cui parliamo di orologi per chi non vuole scendere a compromessi dal punto di vista dell’affidabilità, pur rinunciando a qualcosina nella user experience; va da sé, quindi, che non si tratta di orologi per tutti e che sono destinati principalmente agli sportivi, meglio ancora se praticano sport outdoor.
L’elemento naturale è da sempre centrale nell’esperienza Suunto, che ci tiene a informarci il suo essere un’azienda sostenibile per cui per ogni smartwatch prodotto, con energia da fonti rinnovabili, l’azienda partecipa al progetto di riforestazione Tree Nations.
Nella vasta gamma di smartwatch dell’azienda finlandese, quello che si fa notare di più è l’ultimo arrivato nonché top di gamma, ovvero il Suunto 9 Peak Pro di cui parleremo oggi.
Partiamo dicendo che questa nuova versione del wearable finlandese presenta più novità di quante non appaiano ad occhio nudo, dal momento che le stesse sono concentrate tutte sotto la scocca dell’orologio.
Orologio che andiamo a scoprire subito.
Unboxing e contenuto
Suunto 9 Peak Pro, come i suoi predecessori, si presenta all’interno di una scatola cubica che reca solo il nome del brand e il claim che ci ricorda come Suunto esista da molto prima degli smartwatch, ovvero dal 1936 come produttore di bussole.
Aperta la confezione ci troviamo subito davanti l’orologio, in questo caso nella piacevole colorazione Pearl Gold, inserito su un cuscinetto che contiene il suo caricabatterie magnetico.
Completano la dotazione il manuale quick start per l’avvio rapido e la garanzia.
Appena preso in mano, lo smartwatch si rivela subito per quello che è, ovvero un prodotto curato e robusto, anche iconico nella sua semplicità e nelle sue forme che sono quelle classiche dei Suunto.
A stupire positivamente è anche lo spessore, di soli 10mm, che lo rendono uno tra gli smartwatch dotati di GPS più maneggevoli di sempre.
Questo anche se parliamo di una discreta bestiolina con la cassa di 43mm, dimensioni ormai usuali nel mondo degli orologi, per 64 grammi di peso.
L’unico rimpianto, tenendo in mano il Suunto 9 Peak Pro è che non abbiano osato con un display un po’ più grande; intendiamoci, quello presente da 1,2” è sufficiente per svolgere le nostre attività quotidiane, ma vista l’ampia cornice presente, forse si poteva fare qualcosa in più.
Sicuramente apprezzata la presenza di vetro in cristallo zaffiro, materiale tra i più durevoli sul mercato, così come la cassa in acciaio inossidabile e poliammide rinforzata con fibra di vetro; il tutto conferisce al prodotto un livello di resistenza di grado militare.
A conferma dell’animo sportivo del prodotto abbiamo il cinturino in silicone, con pratici pulsanti per sgancio rapido, e la presenza dei tre classici pulsanti sul lato destro del quadrante.
Questi pulsanti servono per comandare lo smartwach in alternativa al touch e tornano molto utili durante le attività fisiche, specie se compiute con attrezzature che impedirebbero un tocco preciso.
Il tasto centrale ha la funzione di confermare la selezione da effettuare, mentre i tasti su e già ci aiutano a scorrere i menu.
Sul retro, come di consueto, il sensore infrarossi per le letture dei valori e i magneti per il caricabatterie.
Esperienza di utilizzo
Come detto in apertura, il prezzo da pagare per uno smartwatch “estremo” come quelli prodotti da Suunto è nella user experience, anche se fino ad un certo punto.
Diversamente dalla maggior parte degli altri device, su Suunto 9 Peak Pro non possiamo installare app; non esiste uno store e tutto quello che ci occorre è suddiviso tra orologio e app companion.
L’app, ovviamente denominata Suunto, va scaricata inizialmente per accoppiare smartwatch e smartphone per poi diventare preziosa compagna dei nostri allenamenti, ma ci arriveremo.
L’avvio è veramente rapido e senza problemi alcuni: acceso il nostro 9 Peak Pro dovremo selezionare la lingua e in pochi istanti, complice la classica procedura guidata, in pochi istanti il nostro smartwatch sarà già operativo e pronto per l’uso.
Una volta indossato lo smartwatch la curva di apprendimento è quasi inesistente, dato che tutto è abbastanza intuitivo. Con un tap sullo schermo, o premendo il pulsante centrale, “sveglieremo” l’orologio attivandone il quadrante; scorrendo sia verso sinistra che verso destra possiamo scorrere i widget, che sono quelli abbastanza classici e relativi alle notifiche, alla misurazione del battito e del livello di ossigeno nel sangue, il contapassi con indicazione delle calorie consumate, il monitor del sonno, registro delle attività, timer e bussola, comandi multimediali e lettura dei dati meteorologici.
La maggior parte dei dati li troveremo qui e ovviamente riportati sull’app; come detto il 9 Peak Pro, come i suoi predecessori, ha una struttura differente dal resto degli smartwatch.
Ovviamente potremo ricevere le notifiche da tutte le più importanti app di messaggistica e non, ma non potremo rispondere stessa cosa per le telefonate, dal momento che lo smartwatch non ha altoparlante.
Scorrendo verso il basso, o premendo il pulsante apposito, entreremo in un menù che contiene le opzioni dello smartwatch, dalla luminosità al timer, passando per sveglie e registro delle attività.
Il resto delle funzioni dello smartwatch è dedicato alle attività sportive: scorrendo verso l’alto dalla schermata home, possiamo infatti selezionare l’allenamento che vorremo intraprendere selezionandolo tra numerose discipline. A dire il vero sono talmente tante che il rischio è non riuscire a trovare in maniera precisa l’attività che andremo ad intraprendere, ma l’abbondanza è sicuramente una nota del tutto positiva.
Il rinnovato sensore LifeQ svolge un monitoraggio accurato dei parametri, solo in qualche caso e durante l’attivazione manuale della misurazione dei valori di SpO2, il risultato era palesemente incongruo.
Per quanto riguarda il display, è uno degli aspetti sempre più controversi dei device Suunto: il suo essere scarsamente personalizzabile oltre alle (poche) watchface stock può essere un limite per alcuni utenti. Più in generale, pur potendo giocare con la luminosità e attivandolo alla bisogna, in condizioni di sole pieno e illuminazione diretta può risultare scarsamente leggibile.
Un altro componente molto ben riuscito sta nella durata della batteria; la carica scende molto lentamente con un utilizzo abbastanza intensivo, con una durata complessiva che si aggira intorno ai 20 giorni di utilizzo con una sola ricarica.
App companion
Considerato il numero ridotto di funzionalità dello smartwatch, potremo gestire quasi tutto quello che ci serve direttamente dal device; tuttavia l’app ritorna molto utile come accompagnamento alla nostra attività fisica.
Oltre a fornirci tutti i riepiloghi del caso, salvati nel registro, infatti tramite app potremo creare i nostri allenamenti personalizzati in maniera molto precisa nonché stabilire un itinerario da seguire, sfruttando il GPS integrato nel dispositivo.
Inoltre è possibile creare allenamenti strutturali e utilizzare le funzionalità Suunto Plus per seguire programmi definiti e migliorare il nostro fisico.
L’orologio è acquistabile sul sito ufficiale Suunto