Il Suunto 7 è il trampolino di lancio della compagnia Finlandese all’interno della categoria degli smartwatch veri e propri, questo infatti è uno smartwatch che supporta Wear OS, ed è stato creato per il monitoraggio degli sport, andando in un certo senso ad amalgamarsi all’app proprietaria già offerta dall’azienda.
Come ti dicevo, il “nuovo” Suunto 7 viene fornito con il sistema operativo Wear OS di Google, andando a sfruttare l’OS realizzato dalla casa americana per gli smartwatch, e che viene montato sulla stragrande maggioranza degli smartwatch.
Grazie a WearOS, il tuo Suunto “prenderà vita”, infatti oltre alle funzionalità base offerte da questo software come la lettura (e risposta se connesso a un dispositivo Android) delle notifiche, potrai anche pagare con Google Pay tramite NFC, oppure scaricare delle app tramite il Play Store, controllare il meteo, controllare la musica, e tanto altro.
Queste feature lo rendono un ancor più valido compagno per le scampagnate all’aperto, soprattutto considerando che si vanno ad aggiungere a quelle tipiche di Suunto, come per esempio il GPS integrato, visionare le mappe a colori per poi magari scaricarle e usarle offline, oppure una peculiarità dell’azienda come le mappe di calore, per una varietà di attività per aiutare a trovare percorsi popolari in nuove aree.
Il software nel complesso è alimentato dal processore Qualcomm Snapdragon 3100 insieme a 1 GB di RAM e 8 GB di spazio di archiviazione, e sebbene ciò offra prestazioni complessivamente eccellenti –fluidità nelle operazioni davvero eccelsa–, il Suunto 7 ad oggi non è in lista per essere aggiornato al nuovo sistema operativo Google Wear.
Per mia fortuna, sono stato in grado di provare questo nuovo Suunto 7 per un po’ di tempo e, sebbene per alcuni aspetti sia rimasto davvero soddisfatto, per altri invece la delusione è stata notevole, soprattutto quando ho dovuto paragonarlo con altri prodotti da me avuti –o che ho tutt’ora–, ma andiamo per ordine ed iniziamo a parlare un po’ nel dettaglio di questo buonissimo prodotto, a cui manca un qualcosa per essere eccellente.
Contenuto della confezione e design del Suunto 7
Il packaging del Suunto 7 secondo me fa parte della piccola gemma grezza che è questo smartwatch (il perché del grezza, lo spiegherò dopo), a mio dire ben realizzato e curato nei dettagli –anche perché parliamo pur sempre di uno smartwatch di fascia premium–, che vede un rivestimento che tiene insieme la scatolina al cui interno c’è l’orologio.
Nella scatolina, come già detto, troveremo il Suunto 7 allacciato intorno ad un cilindretto in cartone, al cui interno sarà riposto il cavo di ricarica che ricordo è diverso dagli altri modelli Suunto, poi una guida rapida sul suo utilizzo, la garanzia internazionale limitata e le solite avvertenze normative e di sicurezza.
Il Suunto 7 nonostante l’aspetto robusto con una cassa da 50mm, in realtà è piuttosto sottile e leggero; al centro troverai un display AMOLED da 1,39 pollici con una risoluzione 454 x 454 dotato di un Gorilla Glass che lo rende resistente alle avventure all’aperto, è piacevolmente nitido e colorato, nonché luminoso, dettagliato e che non ha problemi di visualizzazione nemmeno se posto alla luce diretta del sole.
Specifiche e messa alla prova del Suunto 7
Suunto 7 ha caratteristiche uniche che andremo subito ad approfondire, tuttavia c’è da premettere che bisognerà scaricare sul proprio smartphone l’app Suunto –preinstallata nello smartwatch– che andrà a connettersi direttamente con l’orologio, così da offrire la miglior esperienza possibile.
L’azienda fornisce il proprio software di monitoraggio degli sport, a cui puoi avere accesso premendo il pulsante fisico in alto a destra, che supporta fino a 70 modalità di attività e che include la corsa, il trekking, il nuoto, il canottaggio e altre attività di nicchia come la danza e le corse a ostacoli, dove tra l’altro sono disponibili dettagli studiati in tempo reale.
I prodotti offerti da Suunto sono da sempre studiati per l’uso prevalentemente sportivo –infatti condividono questa fetta di mercato con Garmin e Polar–, in particolare quando si tratta di esplorare e/o spostarsi in grandi spazi aperti, offrendo funzionalità che poi si sposano perfettamente per questo tipo di gite fuoriporta.
Sul lato sensore, hai il GPS integrato e il supporto per i sistemi satellitari GLONASS, QZSS e Beidou, inoltre potrai sfruttare un altimetro per monitorare l’altitudine e un cardiofrequenzimetro ottico per monitorare la frequenza cardiaca durante l’esercizio e durante la giornata, a mio avviso molto preciso e soprattutto costante.
Il sensore del cardiofrequenzimetro inoltre consente di studiare un piano di carico per gli allenamenti, come anche il recupero da dover effettuare, così da ottimizzare al 100% la forma fisica ed avere sempre tutto sotto controllo.
Nel caso in cui volessi semplicemente fare una corsetta, lo smartwatch si connette tranquillamente a Google Fit o Samsung Health, però la particolarità è che potrai seguire dei percorsi creati sull’app Suunto e che poi andrai a sincronizzare con l’orologio, senza dimenticare una funzione che ti avevo già accennato, ovvero le “mappe di calore” che ti mostrano i percorsi più popolari.
Sempre per quanto riguarda le mappe, come ho già accennato avrai anche la possibilità di scaricare mappe per l’uso offline, quindi una volta creata una mappa che copre fino a un massimo di 50 km, questa verrà scaricata solo quando rimetterai l’orologio sul caricabatterie, ma non è tutto in quanto lo smartwatch dovrà essere connesso al Wi-Fi, questo in quanto le mappe sono molto dettagliate da seguire e sono sicuramente una delle caratteristiche salienti del Suunto 7.
A mio avviso, sarebbe bastato impostare il Suunto 7 in modo tale che potesse scaricare le mappe anche senza la necessità di essere attaccato al cavo di ricarica se con un’autonomia superiore a una certa percentuale, questo perché, sebbene l’operazione di sync sia abbastanza veloce, mi è capitato di essere di fretta e dover aspettare anche 15 minuti.
Avendo tirato in ballo la ricarica, ci sarebbe da soffermarsi sul cavo poiché, sebbene sia magnetico, bisogna far combaciare perfettamente i 4 pin con i poli sul fondo dell’orologio, puoi già immaginare che mi sia capitato di lasciare l’orologio in carica e ritrovarlo allo stesso punto. Da dire c’è però che per una ricarica totale basta 1 ora e 10 minuti circa, tempistiche davvero impressionanti e degne di nota, almeno per quanto riguarda le mie precedenti esperienze.
Sul fronte della precisione, l’ho confrontato sia con un Galaxy Fit 2, sia con un Garmin Venu 2, così da poter comparare le funzioni sportive/GPS che quelle da smartwatch/armband.
Nel primo caso, non ho notato nessuna pecca, anzi, a mio avviso si è comportato molto meglio del Garmin sia nella precisione della localizzazione, sia nelle tempistiche di esecuzione delle funzioni; per quanto riguarda invece il secondo punto ahimé son rimasto abbastanza deluso, tuttavia c’è da considerare che il Fit 2 veniva utilizzato con un dispositivo Galaxy, quindi con una compatibilità e ottimizzazione del 100%, mentre il Suunto 7 si comportava come qualsiasi WearOS.
Nell’app di Suunto, che non smetterò mai diripeterlo, va a completare l’esperienza generale, c’è una grande quantità di dati da poter approfondire o vedere, dai più comuni quali le calorie bruciate, l’affaticamento, la frequenza cardiaca, i livelli di forma fisica il conteggio dei passi e il monitoraggio del sonno, con quest’ultima che a mio avviso ha riportato i risultati peggiori, ma ora ti spiego perché.
Dopo aver abilitato il monitoraggio del sonno ed aver indossato assiduamente il Suunto 7, ho notato che già al quinto giorno i valori erano abbastanza sballati, inoltre c’è da dire che la mattina del terzo giorno mi sono svegliato con il Suunto 7 che non era più al mio polso, cosa mai successa con nessun altro tipo di smartwatch, situazione probabilmente dovuta al cinturino.
Come puoi vedere nella foto qui sopra, nella sezione dedicata sull’orologio (cliccandoci sopra ti aprirà un mini menu con i dettagli che potrai approfondire nell’app) puoi monitorare l’ora in cui desideri andare a dormire, la durata del tuo sonno e, con tutti questi dati, una media delle ore di sonno.
I dati sul sonno inoltre alimentano un’analisi delle “risorse corporee”, che non sono riuscito a capire bene di cosa si trattasse, ma secondo quanto riportato sul sito dell’azienda dovrebbe essere collegato alle tue energie ad inizio giornata, così da poter strutturare meglio gli allenamenti quotidiani.
Come ti dicevo all’inizio di questa recensione, il Suunto 7 è il primo modello di Suunto in cui l’azienda decide di guardare al di fuori del proprio software per introdurre essenzialmente le funzionalità di un vero e proprio smartwatch, cosa che non ha effettivamente offerto sui propri orologi, nemmeno nel suo top di gamma, il 9 Peak.
In questo tentativo, Suunto ha optato per il sistema operativo Wear di Google che, fino ad oggi, non sembrerebbe portare sul Suunto 7 il nuovo Wear OS 3.0 nato dalla collaborazione tra Google e Samsung, e che allo stesso tempo avrebbe rivisto completamente le funzionalità e il design dell’OS.
L’aver introdotto WearOS sul Suunto 7 fa sì che tu possa usare tutte le solite funzionalità di Wear, ma allo stesso tempo va ad incidere fortemente sulla durata della batteria, mettendolo in una fascia di mezzo tra uno smartwatch e un puro orologio sportivo, anche se c’è da dire che, se utilizzato come semplice smartwatch, avrà sicuramente più funzionalità degli altri competitors.
Una funzione che ho particolarmente apprezzato, è quella di poter avere e controllare le playlist musicali offline tramite lo smartwatch, e senza necessità di avere lo smartphone con sé, ma in che senso? Semplice, ti basterà scaricare la tua musica direttamente sul Suunto 7, da qui dovrai collegare i tuoi auricolari allo smartwatch, ed il gioco è fatto.
Se hai già utilizzato uno smartwatch con WearOS, l’esperienza d’uso sarà pressoché identica, fai uno scroll verso l’alto dalla schermata home dell’orologio e potrai visualizzare la barra delle notifiche, fai uno scroll dall’alto verso il basso per visualizzare le impostazioni rapide, mentre invece uno scroll da destra a sinistra ti consentirà di visualizzare i riquadri (widget).
Queste tessere sono un mix delle app di Google e quelle di Suunto, quindi potrai avere una decente libertà di personalizzazione software, che tra l’altro non creerà nessun tipo di confusione e risulterà essere sempre fluida.
Funzionalità come Google Pay e le notifiche funzionano senza grossi problemi e la combinazione di Google e del software Suunto è nel complesso complementare; per quanto riguarda le prestazioni, scorrere tra i widget ed avviare le app è stata un’esperienza molto fluida, a mio avviso tra le migliori che ho sperimentato tra i dispositivi che supportano WearOS 2.0.
Arriviamo ora al punto che secondo me è una delle pecche principali di questo dispositivo, ovvero la durata della batteria. Premettendo che questo, in teoria, è un orologio dedicato principalmente agli sportivi, la sua autonomia, sotto stress, arriva a fatica a fine giornata, e per fine giornata intendo la notte precedente per il monitoraggio del sonno, e poi dalle 9.00 alle 19:00 circa, a mio avviso un po’ poco visti gli standard dell’azienda.
Allo stesso modo però, se analizzato ed utilizzato come un semplice smartwatch, dove sappiamo bene che la durata media dei competitors è di un giorno, qui mi son ritrovato ad utilizzarlo non stop per più di un giorno e mezzo, quindi monitoraggio del sonno più tutta la giornata, secondo monitoraggio del sonno più mezza giornata del secondo giorno (dovevo ricaricarlo alle 17:00 circa).
Rispetto alle promesse di Suunto che parla di “fino a due giorni di autonomia”, devo dire di non aver mai trovato riscontro, tuttavia se si considera la funzionalità di risparmio energetico, o la possibilità di modificare il tracciamento di GPS per favorire un minor consumo della batteria, allora si, in quel caso si raggiungerebbero le due giornate, ma a quel punto, avendo disattivato/dimezzato quasi la totalità delle funzioni, che senso avrebbe preferirlo ad un armband?
Un’altra funzionalità a mio avviso abbastanza “strana”, c’è una modalità di super risparmio energetico la quale ti consente solo di vedere l’orario, e sebbene sia utile quando il tuo dispositivo è quasi del tutto scarico (sotto il 5% si attiva in automatico), non vedo come possa esserlo a piena carica o normalmente.
Disponibilità e prezzo
Siamo arrivati alla resa dei conti, e alla domanda che tutti si pongono quando si è in una situazione simile, ovvero: quanto costa? E ne vale la pena?
Il Suunto 7 viene proposto in otto diversi look, con una versione che ha la cassa in poliammide rinforzata con fibra di vetro con una lunetta in acciaio inossidabile, ed una in titanio –più leggera ma anche più costosa–. Altre versioni includono un cinturino in silicone o il nuovo cinturino in tessuto in microfibra, per chi vuole indossare qualcosa di più morbido.
Il Suunto 7 è disponibile per l’acquisto in questo momento, direttamente dal sito di Suunto o tramite rivenditori tra cui Amazon, ovviamente si pone nella fascia alta del mercato dei dispositivi indossabili con un prezzo di listino di 479€, ma al momento lo si può trovare in offerta a 379€, il 20% in meno, andando di fatto ad essere nella stessa fascia di prezzo dell’Apple Watch Serie 7 e del Samsung Galaxy Watch 4 LTE.
Il Suunto 7, a differenza dei colleghi, potrebbe non avere la stessa finezza nel reparto design, tuttavia c’è da considerare che questo è uno smartwatch per sportivi, inoltre la capacità di controllare la maggior parte degli aspetti di monitoraggio del fitness tramite pulsanti fisici, annullando la necessità di rimuovere i guanti durante le fredde corse invernali per interagire con l’orologio, dal mio punto di vista è un dettaglio non da poco conto.
Se sei attratto dalla scienza o dalla tecnologia, o vedere come il Suunto 7 si confronta con la concorrenza o con gli altri modelli, continua a seguirci, così da non perderti le ultime novità e news da tutto il mondo!