Tech iCrewPlay.comTech iCrewPlay.com
  • Scienza
  • Spazio
  • Natura
    • Cambiamenti climatici
  • Curiosità
  • Salute
  • Recensioni
  • Tecnologia
    • App e software
    • Prodotti Audio
    • Domotica e IoT
    • Elettrodomestici
    • Guide
    • Hardware e periferiche
    • Notebook e PC
    • Smartphone e tablet
    • Visione Digitale
    • Wearable
    • Cronologia
    • Seguiti
    • Segui
Cerca
  • Anime
  • Arte
  • Cinema
  • Cosechevalgono
  • gamecast
  • Libri
  • Videogiochi
Copyright © Alpha Unity. Tutti i diritti riservati.​
Lettura: Subaru scopre un pianeta gigante e una nana bruna: OASIS apre la strada al Roman Space Telescope
Share
Notifica
Ridimensionamento dei caratteriAa
Tech iCrewPlay.comTech iCrewPlay.com
Ridimensionamento dei caratteriAa
  • Anime
  • Arte
  • Cinema
  • Cosechevalgono
  • gamecast
  • Libri
  • Videogiochi
Cerca
  • Scienza
  • Spazio
  • Natura
    • Cambiamenti climatici
  • Curiosità
  • Salute
  • Recensioni
  • Tecnologia
    • App e software
    • Prodotti Audio
    • Domotica e IoT
    • Elettrodomestici
    • Guide
    • Hardware e periferiche
    • Notebook e PC
    • Smartphone e tablet
    • Visione Digitale
    • Wearable
    • Cronologia
    • Seguiti
    • Segui
Seguici
  • Contatto
  • Media Kit
  • Chi siamo
  • Lavora con noi
  • Cookie Policy
  • Disclaimer
Copyright © Alpha Unity. Tutti i diritti riservati.​
SpazioScienza

Subaru scopre un pianeta gigante e una nana bruna: OASIS apre la strada al Roman Space Telescope

Il noto telescopio Subaru scopre un pianeta gigante e una nana bruna

Andrea Tasinato 7 minuti fa Commenta! 5
SHARE

Gli astronomi che lavorano con il telescopio Subaru, alle Hawaiʻi, hanno identificato due oggetti celesti particolarmente rari: un pianeta gigante e una nana bruna in orbita attorno a stelle lontane. Si tratta dei primi risultati concreti del progetto OASIS (Observing Accelerators with SCExAO Imaging Survey), un’indagine che combina dati spaziali ad altissima precisione con alcune delle tecnologie di imaging più avanzate oggi disponibili da terra.

Contenuti di questo articolo
Perché fotografare pianeti è così difficile anche con telescopi come SubaruOASIS: quando spazio e terra lavorano insiemeHIP 54515 b: un pianeta gigante nella costellazione del LeoneHIP 71618 B: una nana bruna perfetta per il futuroUn banco di prova cruciale per il Roman Space TelescopeIl futuro dell’astronomia passa dalla collaborazione
Subaru scopre un pianeta gigante e una nana bruna: oasis apre la strada al roman space telescope

Oltre al valore scientifico immediato, queste scoperte hanno anche un’importanza strategica: forniscono infatti bersagli ideali per testare le tecnologie del futuro Roman Space Telescope della NASA, progettato per avvicinare l’astronomia all’obiettivo più ambizioso di tutti: l’imaging diretto di pianeti simili alla Terra.

Perché fotografare pianeti è così difficile anche con telescopi come Subaru

Ad oggi, solo circa l’1% delle stelle conosciute ospita pianeti massicci o nane brune che possano essere osservati direttamente con i telescopi attuali e anche quando questi oggetti sono giovani e ancora caldi, la loro luminosità è comunque schiacciata da quella della stella madre, rendendo l’osservazione diretta estremamente complessa.

Leggi Altro

I robot insetto saltano e si ricaricano da soli: perché questa ricerca italiana cambia la robotica
3I ATLAS sta sfidando la fisica delle comete? Perché i dati non tornano
Meglio un’anatra grande come un cavallo o 100 cavalli grandi come un’anatra?
Sargramostim: il farmaco che rallenta la morte dei neuroni legata al morbo di Alzheimer

Il problema, però, non è solo “come” osservarli, ma soprattutto dove puntare gli strumenti. Cercare pianeti senza indizi preliminari è come tentare di vedere una lucciola accanto a un faro… senza sapere nemmeno in quale direzione guardare.

OASIS: quando spazio e terra lavorano insieme

Qui entra in gioco OASIS, guidato dal Principal Investigator Thayne Currie e dal Deputy-PI Masayuki Kuzuhara. Il progetto sfrutta i dati delle missioni europee Hipparcos e Gaia, che misurano con precisione micrometrica i movimenti delle stelle.

Subaru scopre un pianeta gigante e una nana bruna: oasis apre la strada al roman space telescope
Telescopio subaru

Piccole oscillazioni nel moto stellare possono rivelare la presenza di un compagno invisibile che esercita attrazione gravitazionale. Una volta individuata una stella “sospetta”, entra in azione Subaru con il sistema SCExAO (Subaru Coronagraphic Extreme Adaptive Optics), capace di correggere in tempo reale le distorsioni atmosferiche e isolare la luce dell’oggetto orbitante.

Il risultato è un imaging diretto che, fino a pochi anni fa, sarebbe stato semplicemente impossibile.

HIP 54515 b: un pianeta gigante nella costellazione del Leone

Il primo oggetto scoperto è HIP 54515 b, un pianeta con una massa pari a circa 18 volte quella di Giove, in orbita attorno a una stella situata a 271 anni luce nella costellazione del Leone.

La sua distanza dalla stella è paragonabile a quella di Nettuno dal Sole, ma dalla Terra la separazione angolare è minuscola: l’equivalente di distinguere una palla da baseball a 100 km di distanza. Nonostante ciò, la precisione del sistema SCExAO ha permesso agli astronomi di individuarlo e fotografarlo con chiarezza.

HIP 71618 B: una nana bruna perfetta per il futuro

Ancora più interessante, in ottica tecnologica, è la seconda scoperta: HIP 71618 B, una nana bruna con una massa circa 60 volte quella di Giove, situata a 169 anni luce nella costellazione di Boote.

Subaru scopre un pianeta gigante e una nana bruna: oasis apre la strada al roman space telescope

Le nane brune sono spesso definite “stelle fallite”: si formano come le stelle, ma non raggiungono la massa necessaria per avviare la fusione nucleare. HIP 71618 B, però, ha una caratteristica unica: è il candidato ideale per testare il coronografo del Roman Space Telescope.

Un banco di prova cruciale per il Roman Space Telescope

Il Roman Space Telescope della NASA utilizzerà coronografi avanzati, strumenti fondamentali per oscurare la luce delle stelle e rendere visibili oggetti fino a dieci miliardi di volte più deboli, come pianeti di tipo terrestre.

Fino ad ora, mancava un bersaglio reale che rispettasse tutti i requisiti tecnici per collaudare questa tecnologia. HIP 71618 B colma finalmente questo vuoto: la stella ospite è sufficientemente luminosa, la nana bruna si trova alla distanza giusta e, alle lunghezze d’onda operative di Roman, il contrasto è ideale per testare le prestazioni del coronografo.

In altre parole, è il “caso di studio perfetto”.

Il futuro dell’astronomia passa dalla collaborazione

Queste scoperte dimostrano quanto sia potente l’approccio che unisce misure spaziali di precisione e osservazioni da terra ad altissima risoluzione; OASIS rappresenta un modello di collaborazione che permette di individuare mondi altrimenti invisibili e di preparare il terreno per le missioni di prossima generazione.

Anche nell’era dei grandi telescopi spaziali, il Subaru Telescope continua a confermarsi uno strumento chiave per l’astronomia moderna, capace non solo di fare scoperte, ma di abilitare le tecnologie che definiranno il futuro dell’esplorazione planetaria.

 NAOJThe Astronomycal Journal
Condividi questo articolo
Facebook Twitter Copia il link
Share
Cosa ne pensi?
-0
-0
-0
-0
-0
-0
lascia un commento lascia un commento

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  • Contatto
  • Media Kit
  • Chi siamo
  • Lavora con noi
  • Cookie Policy
  • Disclaimer

Copyright © Alpha Unity. Tutti i diritti riservati.​

  • Anime
  • Arte
  • Cinema
  • Cosechevalgono
  • gamecast
  • Libri
  • Videogiochi
Bentornato in iCrewPlay!

Accedi al tuo account

Hai dimenticato la password?