Il 18 febbraio la NASA farà atterrare il suo primo rover su Marte e darà la possibilità a tutti di seguire lo streaming di Perseverance, il rover che avrà al suo interno Ingenuity, l’elicottero marziano.
Perseverance la prossima settimana scenderà nel cratere Jezero e uno speciale live streaming inizierà alle 9:30 PT, mentre invece l’atterraggio in streaming di Perseverance inizierà alle 11:15 PT.
I fan dello spazio potranno guardare lo storico evento dalla comodità delle loro case tramite la pagina ufficiale YouTube della NASA., inoltre sempre la NASA, offrirà anche uno streaming in lingua spagnola su un suo secondo canale, anch’esso ufficiale.
Sebbene il rover Perseverance sia dotato di telecamere e microfoni, la NASA non sarà in grado di offrire un feed live effettivo dell’atterraggio del rover a causa dei ritardi nella trasmissione dei dati durante la sua discesa tuttavia, detto ciò, la NASA continuerà a offrire feed live dalla sua sala di controllo della missione, ovvero il Jet Propulsion Laboratory di Pasadena, in California.
Durante lo streaming di Perseverance, quest’ultimo sarà in grado di trasmettere immagini a bassa risoluzione della superficie di Marte poco dopo l’atterraggio, mentre invece le telecamere e i microfoni high-tech del rover trasmetteranno dati che mostrano cosa si sente e com’è il feeling dell’atterraggio su un altro pianeta.
Lo streaming di Perseverance e la scelta del cratere Jezero
La NASA ha scelto di far atterrare il suo rover Perseverance nel cratere di Jezero perché l’area ospitava un delta del fiume in formazione attiva e un lago riempito d’acqua miliardi di anni fa. La raccolta di campioni dalla regione –per la quale il Perseverance è attrezzato– potrebbe consentire alla NASA di rispondere a domande chiave sulla vita extraterrestre.
in una dichiarazione Ken Farley, scienziato del progetto per Mars 2020 di Caltech, il 27 gennaio ha detto:
“I sofisticati strumenti scientifici di Perseverance non solo aiuteranno nella caccia alla vita microbica fossilizzata, ma amplieranno anche la nostra conoscenza della geologia marziana e del suo passato, presente e futuro.
Il nostro team scientifico è stato impegnato a pianificare il modo migliore per lavorare con ciò che prevediamo sarà una valanga di dati all’avanguardia. Questo è il tipo di “problema” che non vediamo l’ora di affrontare.”
Come ti dicevo all’inizio di questo articolo, il rover Perseverance è equipaggiato con un piccolo elicottero chiamato Ingenuity che la NASA spera di far volare intorno al pianeta per raccogliere dati, inoltre Ingenuity segnerà il primo test di volo sperimentale della NASA su un altro pianeta.
Thomas Zurbuchen, amministratore associato del Science Mission Directorate della NASA, in una dichiarazione del 27 gennaio ha dichiarato:
“La NASA ha esplorato Marte da quando il Mariner 4 ha effettuato un sorvolo nel luglio del 1965, con altri due flyby, sette orbitanti di successo e otto lander da allora.
Perseverance, che è stato costruito dalla conoscenza collettiva raccolta da tali pionieri, ha l’opportunità non solo di espandere la nostra conoscenza del Pianeta Rosso, ma di indagare una delle domande più importanti ed emozionanti dell’umanità sull’origine della vita sia sulla Terra e anche su altri pianeti “.
Ora non ci resta altro che attendere il 18 febbraio ed assistere tutti insieme allo streaming di Perseverance che segnerà un’altra importante svolta per l’umanità.
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Sono De Pascali Giovanni da Castri di Lecce sud Italy nella Puglia Meridionale chiamata Salento a 14 Km da Lecce Città, sono stato sempre affascinato da queste cose e ogni volta che mandate sul Pianeta Marte un Robot ne resto stupefatto quello che è un problema siamo noi che li sopra la temperatura è molto bassa e fa molto freddo spero che quest’ultimo robot che avete inviato e che sta per arrivare ci dica qualcosa di più oltre tutto vi è il problema del respirare e insieme ad altre cose che non quadrano per quanto riguarda noi umani che per le macchine che si inviano li sopra i problemi sono altri, quindi penso che prima che un’umano metti piede li sopra bisogna creare l’ambiente per poter vivere li sopra e sicuramente anni ne passeranno parecchi prima di arrivare a quello scopo a creare qualcosa di interessante, noi sicuramente non ci saremo più vedi me che ne ho 63 anni ma credo propio che quelli dopo di noi ci riusciranno a creare qualcosa per vivere li, non sara uguale come qui sulla Terra in quanto sta più lontano dal nostro Sole che ci fa vivere qui sulla terra, vediamo un po anziosamente che cosa ci dirà quest’ultimo Robot che avete inviato.
Giovanni De Pascali da Castri di Lecce
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