Gli esperti della Western Sydney University e del CSIRO, l’agenzia scientifica nazionale australiana, hanno svelato strane nuvole di elettroni che circondano le galassie che abitano gli angoli più reconditi del cosmo. Le nuvole, che distano circa un miliardo di anni luce e non sono mai state viste prima, assomigliano a due fantasmi che danzano (dancing gost).
I dancing ghost, o fantasmi danzanti, sono stati individuati durante una fase della prima ricerca che ha interessato il cielo notturno, grazie all’impiego del radiotelescopio ASKAP (Australian Square Kilometer Array Pathfinder) del CSIRO.
Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Publications of the Astronomical Society of Australia (PASA).
Dancing Ghost: qual è la loro funzione nel cosmo?
“Ci stiamo abituando a visionare nuove sorprese mentre scrutiamo i cieli come parte del progetto EMU ed esploriamo l’Universo più in profondità rispetto a qualsiasi telescopio precedente. nel momento in cui ti spingi dove nessun telescopio di è mai spinto prima, è probabile che ci si trovi dinanzi a nuove fenomeni“, ha affermato il professor Norris.
“Quando abbiamo visto per la prima volta i ‘dancing Ghost’ non avevamo idea di cosa fossero. Dopo settimane di lavoro, abbiamo capito che stavamo osservando due galassie “ospiti”, a circa un miliardo di anni luce di distanza. Al loro centro ci sono due buchi neri supermassicci, che emettono getti di elettroni che vengono poi piegati in forme grottesche da un vento intergalattico“, ha spiegato lo scienziato.
“Le nuove scoperte, tuttavia, sollevano sempre nuove domande e lo stesso accade in questo caso. Non sappiamo ancora da dove viene questo vento intergalattico? Perché è così avviluppato su se stesso? E cosa sta causando i flussi di emissione radio? Probabilmente ci vorranno molte più osservazioni e modelli prima di capire una di queste cose“, ha osservato l’esperto.
Altri oggetti e fenomeni scoperti finora come parte del progetto EMU includono la scoperta dei misteriosi Odd Radio Circles (ORC) che sembrano essere anelli giganti di emissione radio larghi quasi un milione di anni luce, che circondano galassie lontane.
“Stiamo persino trovando nuovi fenomeni in luoghi che pensavamo di aver già studiato. Accanto alla galassia ben studiata IC5063, abbiamo trovato una radiogalassia gigante, una delle più grandi conosciute, la cui esistenza non era mai stata nemmeno sospettata. Il suo buco nero supermassiccio sta generando getti di elettroni lunghi quasi 5 milioni di anni luce. ASKAP è l’unico telescopio al mondo in grado di vedere l’estensione totale di questa debole emissione”, ha specificato il professor Norris.
Il telescopio ASKAP è gestito dal CSIRO e fa parte dell’Australia Telescope National Facility. Per sfruttarlo, viene utilizzat una nuova tecnologia che raggiunge una velocità di rilevamento estremamente elevata, rendendolo uno dei migliori strumenti al mondo per la mappatura del cielo a lunghezze d’onda radio.
EMU è un team internazionale di oltre 400 ricercatori guidati dal professor Andrew Hopkins della Macquarie University. L’indagine pilota EMU è guidata dall’ex leader del progetto EMU, il professor Ray Norris della Western Sydney University.