I samurai sono delle figure leggendarie conosciute da tutti, dato che sono i guerrieri del Giappone feudale che maggiormente hanno incarnato il significato di onore, coraggio e disciplina, che hanno seguito un rigido codice etico e che al tempo stesso sono stati in grado di influenzare notevolmente la cultura giapponese. I samurai infatti hanno lasciato un’eredità che continua a ispirare anche ai giorni nostri.
I samurai: dalle origini fino al loro declino
Le origini dei samurai risalgono al periodo Heian (794-1185), in cui il potere imperiale aveva iniziato a decentralizzarsi e il controllo locale era passato nelle mani di diversi clan militari, e furono proprio questi guerrieri a distinguersi per le loro abilità in battaglia e per il ruolo fondamentale che avevano nella difesa dei territori del daimyo, ossia i signori feudali.
Essere un samurai non significava solamente essere un guerriero, ma approcciarsi a un vero e proprio stile di vita che era definito da un codice di condotta noto come Bushido, che significa “la via del guerriero“: proprio in questo codice venivano esaltati diversi valori, come per esempio l’autodisciplina, l’onore, la lealtà e il coraggio e infatti i samurai vivevano e morivano rispettando il Bushido. Per loro il disonore era molto peggio della morte stessa e proprio per questo erano nati dei rituali come l’harakiri o seppuku, ossia un suicidio che era considerato un atto di redenzione e l’unico modo in questi casi per poter preservare l’onore.
Benché fossero dei guerrieri, i samurai erano degli ottimi conoscitori dell’arte e della cultura e molti di loro erano studiosi, poeti e artisti e praticavano diverse attività come per esempio la pratica del tè, l’arte della calligrafia e quella del teatro. Infatti, riuscire a coniugare le loro capacità di guerrieri e di artisti significava essere in grado di trovare l’armonia nella propria esistenza e si trattava quindi di un aspetto parecchio significativo.
Oltre a ciò, erano anche abili maestri per quanto riguardava l’utilizzo di diverse armi, tra cui soprattutto la katana, una spada curva e con la lama singola. Assieme a essa utilizzavano anche altre armi come per esempio il wakizashi (spada corta) e il yumi (arco lungo).
Quando avvenne la Restaurazione Meiji purtroppo il ruolo di samurai venne abolito, ma la loro influenza continuò a persistere fino ad arrivare ai giorni nostri, dato che i valori del Bushido hanno influenzato l’etica del lavoro, le arti marziali moderne e la cultura più in generale. Di fatto, la figura del samurai rappresenta sempre degli ideali di disciplina, onore e dedizione importanti.