Le piramidi d’Egitto sono uno dei più grandi e affascinanti misteri del mondo, dato che queste strutture sono la testimonianza dell’ingegno e della determinazione delle civiltà che le hanno costruite in secoli ormai decisamente lontani da noi. È proprio la loro costruzione che causa stupore ancora oggi, dato che un tempo non erano certo presenti gli strumenti e i macchinari che abbiamo oggi a disposizione per costruire qualcosa di tanto imponente.
Le piramidi d’Egitto: dalle tecniche di costruzione al loro significato
La costruzione delle piramidi ebbe inizio durante l’Antico Regno, circa 2686-2181 a.C., un periodo di estrema prosperità e stabilità per l’Egitto e sembra che la Piramide di Djoser a Saqqara sia considerata la progenitrice di tutte le altre: progettato dall’architetto Imhotep, fu costruita attorno al 2670 a.C. ed è composta da sei diverse mastabe sovrapposte.
Tra le più famose vi sono le piramidi di Giza, costruite per i faraoni Khufu (Cheope), Khafre (Chefren) e Menkaure (Micerino) e che rappresentano letteralmente all’apice dell’ingegneria piramidale. La prima di queste inoltre è considerata una delle 7 meraviglie del mondo antico, che originariamente raggiungeva i 146,6 metri di altezza e che è composta circa 2,3 milioni di blocchi di pietra. L’aspetto più interessante è che ognuno di questi blocchi pesi in media 2,5 tonnellate e di conseguenza ci si domanda come degli uomini senza gli strumenti che abbiamo noi oggi a disposizione siano riusciti a realizzare una simile opera.
Infatti, ancora oggi le tecniche che sono state utilizzate per costruire le piramidi rimangono sconosciute e molto dibattute, nonostante siano state effettuate diverse ricerche a riguardo. Secondo una delle teorie più accreditate si pensa che si siano utilizzate delle rampe di terra e mattoni in modo tale che i lavoratori potessero trascinare blocchi fino al luogo della costruzione. Secondo un’altra teoria, invece, erano stati utilizzati dei contrappesi e delle leve.
Per quanto riguarda invece la funzione in sé delle piramidi, queste erano costruite come tombe per i faraoni e le loro consorti, ma non si ferma qui il loro significato: infatti, sono anche una scala verso il cielo, un modo per aiutare l’anima dei faraoni a raggiungere più facilmente gli dei. Inoltre, la forma della piramide è un simbolo di stabilità e di durata, elementi che erano fondamentali nella civiltà egizia.
Oltre a ciò, desta notevole interesse l’allineamento astronomico delle piramidi, dato che per esempio quelle di Giza sono orientate con estrema precisione rispetto ai punti cardinali, e secondo diversi studi si pensa che queste fossero allineate con le stelle della cintura di Orione, fattore che potrebbe riflettere ancora maggiormente le credenze religiose egizie relative all’aldilà.
Infine, le piramidi nascondono svariati misteri, come per esempio numerose camere e passaggi, alcuni dei quali non sono ancora stati effettivamente esplorati del tutto. Per esempio La Camera del Re e la Camera della Regina sono le stanze più conosciute. Queste continue scoperte alimentano notevolmente le speculazioni sull’esistenza di altre camere segrete che potrebbero contenere tesori oppure informazioni cruciali sull’antico Egitto.
E tu cosa pensi delle piramidi d’Egitto? Sei mai andato a visitarle?