Le monete hanno sempre svolto un ruolo cruciale nella nostra storia dato che si sono evolute accanto a noi per rispondere alle continue diverse esigenze della società umana. Dall’antichità fino a oggi hanno subito dei cambiamenti significativi, passando dalle iniziale baratto ai sistemi digitali e più complessi e sofisticati di oggi.
Le monete: dalle origini fino ai giorni odierni
Prima che esistessero le monete, il principale metodo di scambio era il baratto e si basava sullo scambio diretto di beni di servizi, anche se ovviamente aveva diverse limitazioni: infatti, non esisteva un mezzo di scambio universale e, per questa ragione, erano molto difficili le transazioni, soprattutto quando i bisogni delle persone coinvolte non coincidevano alla perfezione.
Proprio per cercare di risolvere questa problematica, le civiltà più antiche avevano iniziato ad utilizzare delle merci con un valore prestabilito come delle conchiglie, delle pietre rare o dei metalli preziosi. Per esempio, nella civiltà mesopotamica, vi erano delle tavolette di argilla con delle iscrizioni che indicavano il valore di una merce e si trattava quindi dei primi strumenti di contabilità.
Fu attorno al VII secolo a.C. nel Regno di Lidia, situato nell’attuale Turchia, che apparvero le prime monete metalliche che erano realizzate in elettro ossia una lega naturale d’oro e d’argento e rappresentava una forma standardizzata di denaro. Le monete lidie erano utilizzate quindi per facilitare il commercio, soprattutto perché erano durevoli, venivano trasportate con molta facilità ed erano accettate universalmente in tutto il Regno. Le monete metalliche vennero presto adottate anche da altre civiltà come quella romana e quella greca.
Con il tempo però vi fu la necessità di avere una moneta ancora più leggera e facile da trasportare rispetto a quelle metalliche e fu così che assieme all’espansione del commercio internazionale nacquero anche le prime banconote, realizzate per la prima volta in Cina durante la dinastia Tang (618-907 d.C.). Le banconote cinesi erano all’inizio delle rappresentazioni cartacee del valore dei metalli preziosi che si trovavano nei magazzini governativi e questo sistema si diffuse gradualmente anche in altre parti del mondo, raggiungendo l’Europa circa nel XIV secolo.
Sempre con il passare del tempo, i governi iniziarono a emettere delle banconote che non erano più legate alle riserve di metalli preziosi, ma basate sulla fiducia del valore garantito dallo stato e questo sistema venne conosciuto come valuta Fiat che divenne utilizzato in tutto il mondo nel corso delle XX secolo. Con questo sistema per i governi era molto più facile avere il controllo sull’economia, ma si introduceva al tempo stesso il rischio di inflazione e di svalutazione monetaria.
Infine, l’ultimo step che è stato fatto sotto questo punto di vista è rappresentato dall’avvento delle criptovalute che sono state create nel 2009 da un gruppo di persone sotto lo pseudonimo di Satoshi Nakamoto: si tratta di una moneta digitale decentralizzata, che prevede l’utilizzo della tecnologia blockchain per avere delle transazioni sicure e trasparenti. I Bitcoin, a differenza delle valute tradizionali, non sono controllate dal governo e di conseguenza sono monete resistenti all’inflazione.