Non dovrebbe mancare molto allo sbarco della Starship SpaceX su Marte: è quanto ha annunciato Elon Musk alla Convention della Mars Society suscitando (come suo solito) meraviglia, eccitazione e anche qualche perplessità.
Giunta alla sua 23 ° edizione, e svoltasi causa Covid totalmente in forma virtuale, la Convention della Mars Society non ha certo deluso le aspettative dei partecipanti, grazie ai nomi importanti dei relatori. Trai quali non poteva certo mancare Elon Musk, CEO di SpaceX, che ha stupito con le sue dichiarazioni
Durante l’intervista, Elon Musk ha risposto a molte domande che gli sono state rivolte, condividendo senza troppi misteri diversi dettagli sul programma di sviluppo della navicella Starship, e i futuri obiettivi: tra questi, l’intenzione di mettere in orbita per la prima volta la Starship entro il 2021, anche se probabilmente la configurazione dei motori non sarà del tutto uguale a quella finale e che qualche incertezza non manca. La Starship, per chi non lo sapesse, utilizzerà fino a 31 motori Raptor.
Starship SpaceX: l’idea di Musk
Con la sua tipica nonchalance, Elon Musk non si scompone e dichiara al pubblico, insieme a Robert Zubrin – Presidente della Mars Society – la volontà e gli obbiettivi del progetto Starship: raggiungere Marte e restarci. Non si tratta dunque di un capriccio per soddisfare desideri fantascientifici, ma di una possibilità concreta che l’uomo potrebbe sfruttare, anche per sopravvivere in caso di eventi apocalittici scatenati da cause naturali ma anche, Musk non lo nega, politiche.
Per adesso, si guarda di portare Starship SpaceX su Marte entro il 2021 come primo step, per poi entro il 2050 arrivare a movimentare da e per il Pianeta Rosso fino a 1 milione di persone, nonché ingenti quantità di materiali e strutture utili (fino a 150 tonnellate per carico).
Sono fiducioso dall’ottanta al novanta per cento che raggiungeremo l’orbita con Starship il prossimo anno. Probabilmente dal 50% al 60%… al 50% fiducioso che saremo in grado di riportare indietro la nave e il booster.
Si dovrà poi riuscire entro il 2022 a rifornire la Starship in orbita, nel 2022/2023 a sviluppare una versione lunare della navicella, e nel 2024 cominciare con i primi, veri, voli autonomi .