Il decimo volo di Starship si chiude con un successo pieno: SpaceX ha completato tutte le fasi previste, dall’ammaraggio controllato alla messa in orbita di otto satelliti Starlink di nuova generazione. Un traguardo che segna un punto di svolta nei piani di Elon Musk per Luna, Marte e connessioni internet globali.
Due rinvii, poi il via da Starbase
Il lancio era stato rimandato due volte, prima per un problema tecnico al segmento di terra e poi per il maltempo. Quando la finestra si è aperta, però, tutto è filato liscio: il Super Heavy con la capsula Starship è decollato da Starbase, la storica base di SpaceX a Boca Chica, Texas.
Separazione e ammaraggio perfetti
Sette minuti dopo il liftoff, il booster Super Heavy ha completato la manovra di rientro con un ammaraggio controllato nel Golfo del Messico. La capsula Starship ha continuato la sua traiettoria suborbitale verso l’oceano Indiano.
La vera novità? Dopo circa 20 minuti dal decollo ha rilasciato otto satelliti Starlink, segnando la prima volta che SpaceX riesce a completare questa parte della missione durante un test. Un risultato che viene visto come cruciale per il futuro dispiegamento dei satelliti in orbita bassa.
Lo spettacolare ammaraggio finale è avvenuto a Nord-Ovest dell’Australia, poco più di un’ora dopo la partenza. Con questa prova, per la prima volta nella storia dei test di Starship, tutti gli obiettivi sono stati raggiunti: lancio, separazione, rilascio dei satelliti e splashdown.
Perché questo test conta
Starship non è un razzo come gli altri. È il progetto con cui Elon Musk sogna di portare astronauti e carichi sulla Luna e su Marte, ma anche di rivoluzionare le telecomunicazioni globali grazie a una nuova costellazione di Starlink più efficienti.
Il decimo test chiuso senza intoppi conferma che SpaceX è sempre più vicina a trasformare Starship da prototipo a vettore operativo.