Hai presente quei puntini luminosi che ogni tanto vedi attraversare il cielo in fila come se fossero in gita scolastica? Sono i satelliti Starlink, la mega costellazione spaziale firmata Elon Musk. E indovina un po’? Non stanno affatto bene.
Il Sole ci mette lo zampino
A quanto pare, c’è un nemico invisibile lassù che sta letteralmente cuocendo questi satelliti: il Sole. O meglio, le tempeste solari.
Ogni 11 anni, la nostra stella entra in una fase super attiva chiamata massimo solare. Risultato? Particelle super energizzate sparate a raffica verso la Terra. E i satelliti Starlink, con le loro orbite basse e la struttura leggera, finiscono in prima linea.
Secondo uno studio del NASA Goddard Space Flight Center, le tempeste geomagnetiche riducono la vita dei satelliti Starlink anche di dieci giorni. Sembra poco? Su scala orbitale, è un’eternità persa.
Bruciano prima del previsto

Parliamoci chiaro: i satelliti Starlink sono progettati per rientrare e bruciare nell’atmosfera alla fine del loro ciclo. Tutto calcolato, tutto pulito. Il problema è che il Sole accelera il countdown.
Tra il 2020 e il 2024, ben 523 satelliti Starlink sono rientrati anzitempo. E no, non è normale. Mai nella storia umana abbiamo avuto così tanti rientri in così poco tempo.
“Siamo nel primo massimo solare dell’era delle mega-costellazioni,” spiega l’astrofisica Samantha Lawler. E questo vuol dire che il peggio potrebbe ancora arrivare.
Elon Musk lo sapeva
Nel 2022, una tempesta solare ha distrutto 40 satelliti in un colpo solo. L’anno scorso, Musk ha avvertito gli utenti Starlink: il servizio è temporaneamente degradato a causa dell’attività solare.
E ora? Beh, la situazione potrebbe peggiorare. I satelliti progettati per autodistruggersi stanno bruciando prima del tempo… e a volte non del tutto.
Detriti spaziali che atterrano davvero
L’anno scorso un pezzo di satellite Starlink è atterrato su una fattoria canadese. Nessun danno, per fortuna. Ma quanti frammenti stanno davvero tornando giù senza che ce ne accorgiamo?
“Se ne abbiamo trovato uno, quanti altri ci sono sfuggiti?” si chiede Lawler. Una domanda che fa riflettere, considerando che SpaceX vuole lanciare migliaia di altri satelliti nei prossimi anni.
Cosa succede ora?
Con l’attività solare in pieno boom e i lanci Starlink che non si fermano, ci stiamo avvicinando a uno scenario dove qualcosa potrebbe cadere sulla Terra ogni giorno. Niente panico, ma forse vale la pena iniziare a guardar su un po’ più spesso, giusto?
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