Gli squali seta sono tra le specie di squali più minacciate dalla pesca e dal commercio delle pinne di squalo; questi maestosi predatori oceanici, che possono raggiungere i 3,5 metri di lunghezza, sono anche esposti a vari pericoli che possono causare danni alle loro parti del corpo, nonostante ciò una recente scoperta ha rivelato che gli squali seta hanno una straordinaria capacità di rigenerare le loro pinne dopo un evento traumatico.
La scoperta è stata fatta da una biologa marina, Chelsea Black, che ha studiato le foto di uno squalo seta maschio adulto scattate da un fotografo subacqueo al largo della costa della Florida, inoltre lo squalo era stato etichettato con un numero unico per facilitarne l’identificazione.
Nel luglio 2022, lo squalo presentava una lesione alla pinna dorsale, probabilmente causata dalla rimozione forzata di un tag di localizzazione satellitare con un oggetto appuntito, pratica illegale in Florida, dove gli squali seta sono protetti e devono essere rilasciati se catturati accidentalmente.
Lo squalo con la pinna ferita scomparve dalla zona di Jupiter, in Florida, per diversi mesi, presumibilmente seguendo la migrazione annuale della sua specie, e poi nel giugno 2023, lo stesso squalo tornò nella stessa zona, ma con una pinna dorsale dalla forma diversa.
Le foto mostravano che la pinna si era rigenerata in modo significativo, recuperando l’87% della sua dimensione originale, e la ferita si era chiusa completamente in 42 giorni e la pinna aveva mostrato una crescita del 10,7% nell’area.
Un fenomeno raro anche negli squali seta
Questa è la prima volta che viene documentata la rigenerazione della pinna dorsale in uno squalo seta e solo il secondo caso conosciuto di rigenerazione della pinna dorsale in uno squalo.
Il primo caso era stato osservato in uno squalo balena, il più grande pesce vivente, che aveva perso parte della sua pinna dorsale a causa di una collisione con una barca, ed anche in questo caso, la pinna si era rigenerata quasi completamente in un anno.
La rigenerazione della pinna dorsale è un fenomeno raro e poco studiato nelle specie marine, si sa che alcuni pesci ossei, come le zebre e i pesci rossi, possono rigenerare le loro pinne dopo una perdita parziale o totale, mentre invece gli squali, che sono pesci cartilaginei, sembrano avere una capacità di rigenerazione inferiore.
Si pensa che questo sia dovuto alla diversa struttura delle loro pinne, che sono formate da raggi cartilaginei e non da ossa.
La rigenerazione della pinna dorsale negli squali potrebbe essere influenzata da diversi fattori, come la specie, l’età, la dieta, lo stress, l’ambiente e il tipo di lesione. Non si sa ancora quali siano i meccanismi biologici che permettono la rigenerazione, né quali siano le possibili conseguenze funzionali ed ecologiche per gli squali.
Un’importanza ecologica
La rigenerazione della pinna dorsale negli squali seta potrebbe avere un’importanza ecologica, in quanto potrebbe aiutare questi animali a sopravvivere e adattarsi alle minacce che affrontano, questo considerando che le pinne degli squali sono essenziali per la loro locomozione, il bilanciamento, la stabilità e la manovrabilità.
Una perdita o una deformazione della pinna dorsale potrebbe compromettere queste funzioni e rendere gli squali seta più vulnerabili ai predatori, alla competizione, alla malnutrizione e alle malattie.
La rigenerazione della pinna dorsale potrebbe anche avere un’importanza conservazionistica, in quanto potrebbe contribuire a proteggere le popolazioni di squali dalla pesca eccessiva e dal commercio delle pinne di squalo. Queste pratiche sono tra le principali cause del declino globale degli squali, che sono tra i vertebrati più minacciati di estinzione.
Gli squali sono animali chiave per il mantenimento dell’equilibrio e della biodiversità degli ecosistemi marini, e la loro perdita potrebbe avere effetti negativi a cascata su altre specie e sull’intero pianeta.
La scoperta della rigenerazione della pinna dorsale negli squali seta apre nuove prospettive di ricerca e di conservazione per queste specie affascinanti e importanti.
Lo studio di Chelsea Black è pubblicato sul Journal of Marine Sciences e offre una testimonianza della resilienza e dell’adattabilità degli squali di fronte alle sfide che devono affrontare.
Se sei attratto dalla scienza o dalla tecnologia, continua a seguirci, così da non perderti le ultime novità e news da tutto il mondo!