SpaceX, con a bordo gli astronauti della NASA Michael Hopkins, Victor Glover e Shannon Walker, ed un altro giapponese, Soichi Noguchi, appartenente alla Japan Aerospace Exploration Agency (JAXA) sono partiti alle 01:27 ora italiana di lunedì 16 novembre, dal Kennedy Space Center in Florida e hanno effettuato un attracco perfetto alle ore 5:01 del 17 novembre.
Chi si fosse perso il video indiretta dell’attracco dello SpaceX, eccolo divulgato direttamente dalla NASA
L’equipaggio si è unito alla Expedition 64 e nello specifico a Kate Rubins della NASA, al comandante della stazione Sergey Ryzhikov e all’ingegnere di volo Sergey Kud-Sverchkov di Roscosmos, che sono arrivati alla stazione il 14 ottobre scorso.
Insieme, proseguiranno gli importanti esperimenti scientifici che, grazie alle condizioni particolari dell’assenza di gravità, permettono di effettuare studi sui Coagulometri Tascabili, Protesi leggere e resistenti, costruite grazie all’AMS-2, il rilevatore di particelle che va a caccia di antimaterie e materia oscura sulla ISS e Visori Termografici a infrarossi utilizzati dalle Forze dell’Ordine e dai Vigili del Fuoco ad esempio per localizzare i focolai e le persone da soccorrere durante un incendio.
La navicella resterà attraccata all’Iss fino a luglio per completare i test di collaudo, poi il rientro con lo stesso equipaggio avverrà con ammaraggio nell’Atlantico.
“Siamo orgogliosi di essere arrivati fino a qui per la Nasa e per l’America – hanno detto Doug e Bob durante il primo collegamento con la Terra – È un onore ridare agli Usa lo possibilità di portare uomini nello spazio e lo vogliamo condividere con la nostra agenzia e con SpaceX: tutto ha funzionato come se fossimo nel simulatore. A noi è toccata la fortuna di salire sull’Endeavour, ma il merito va a tutti gli altri.”
“È fantastico – ha risposto Bridenstine – Voi sarete d’esempio per noi e per le nuove generazioni: non ci fermiamo qui, vogliamo andare dove l’uomo non è mai arrivato.