Qualche giorno fa ti abbiamo parlato del nuovo servizio Bravia Core che Sony ha realizzato per i suoi nuovi televisori di fascia premium i Sony Bravia XR, ma come sono questi nuovi televisori?
L’elaborazione delle immagini è sempre stata al centro dei progetti TV di Sony, certo è che i suoi televisori di fascia premium, i Bravia, hanno tipicamente caratterizzato l’hardware di visualizzazione più recente e migliore in circolazione ma, la devozione dell’azienda per la qualità dell’immagine, lo ha tipicamente distinto dalla concorrenza.
Quest’anno, Sony sta rafforzando questa reputazione con il Cognitive Processor XR, un nuovo processore di immagini che si concentrerà sul portare “intelligenza cognitiva” ai suoi prossimi televisori LED e OLED Sony Bravia XR.
Lo so, suona come una parola d’ordine di marketing, ma descrive un nuovo approccio all’elaborazione delle immagini per Sony.
Il Cognitive Processor XR dei nuovi Sony Bravia XR
I suoi chip precedenti utilizzavano l’intelligenza artificiale per ottimizzare i singoli elementi dell’immagine, cose come luminosità, contrasto e colore, il Cognitive Processor XR invece fa un ulteriore passo avanti rilevando l’intero frame in tempo reale e suddividendo zone specifiche su cui concentrarsi.
Secondo Mike Fasulo, presidente e CEO di Sony Electronics, si sta cercando di imitare il modo in cui il nostro cervello elabora le immagini.
“Mentre l’intelligenza artificiale (AI) convenzionale può rilevare e analizzare elementi dell’immagine come colore, contrasto e dettagli solo individualmente, il nuovo processore può eseguire un’analisi incrociata di una serie di elementi contemporaneamente, proprio come fa il nostro cervello.
In questo modo, ogni elemento viene adattato al suo miglior risultato finale, in combinazione tra loro, in modo che tutto sia sincronizzato e realistico, qualcosa che l’IA convenzionale non può ottenere”.
In una ripresa ravvicinata, ad esempio, il chip XR si concentrerà sulla fornitura di un tono della pelle realistico, ma se la cinepresa si dovesse muovere dietro un attore, cercherà altri elementi, come il modo in cui un cartello è illuminato sullo sfondo o il fumo che si alza dalla strada.
Anche se non ho visto personalmente nessuno dei nuovi televisori di Sony in azione, confido nella società e nella sua capacità di portare sempre qualcosa di rivoluzionario, sebbene i prodotti televisivi dello scorso anno di Sony abbiano ricevuto un po’ di critiche in quanto, diversi set, non sono stati in grado di sfruttare le funzionalità di gioco di nuova generazione su PlayStation 5.
Fatta comunque “esperienza” dai feedback ricevuti, nel 2021, Sony sta correggendo la rotta. Tutti i suoi televisori premium Sony Bravia XR saranno 4K e sì, 8K. Supportano 4K a 120Hz, VRR (frequenza di aggiornamento variabile), ALLM (modalità a bassa latenza automatica) ed eARC, niente asterischi o trucchi o promesse di aggiungere cose in seguito con gli aggiornamenti del firmware.
Sony sta anche parlando di ciò che il processore XR può fare per il suono: si afferma che una funzione “Sound-from-Picture Reality” “allinea la posizione del suono con le immagini sullo schermo per offrire un’esperienza unica e realistica”.
Tutti i i nuovi Sony Bravia XR e le loro caratteristiche
I due televisori Sony Bravia XR della serie Master (LCD 8K e OLED 4K), dispongono di un nuovo sensore per rilevare la temperatura del colore della luce ambientale nella stanza, e questo consente loro di regolare automaticamente il bilanciamento del bianco della TV per adattarlo –questa impostazione può essere disattivata per i puristi, ovviamente–.
Il processore cognitivo XR aiuterà anche le prestazioni 8K di Sony, almeno secondo Kazuo Kii, l’esperto globale di display e processori dell’azienda.
Sony Bravia XR Master Serie Z9J 8K
Data la scarsità di contenuti in quella risoluzione, i televisori Z9J della serie Master 8K di Sony (disponibili nelle dimensioni da 75 pollici e 85 pollici) faranno affidamento sull’upscaling XR per aiutare i contenuti HD e 4K a sfruttare quei pixel extra.
L’attenzione all’intelligenza cognitiva è particolarmente utile per i televisori 8K, afferma Kii, perché consente a Sony di concentrare il lavoro di elaborazione sulle parti dell’immagine che contano. Richiederebbe un processore ancora più potente per ottimizzare un intero schermo 8K in tempo reale.
Sony Bravia XR Master Serie A90J e A80J 4K
Oltre allo Z9J, il processore cognitivo XR alimenterà anche i televisori OLED 4K Master Series A90J e A80J dell’azienda, nonché i suoi set LED 4K X95J e X90J per i quali ti mostrerò i video di presentazione tra poco.
Essendo uno dei primi produttori di TV che è salito a bordo di Android TV, sembra appropriato che Sony sarà tra i primi a passare a Google TV, rendendolo di fatto il suo nuovo sistema operativo integrato. Tutti questi televisori offriranno un’esperienza software incredibilmente simile all’ultimo Chromecast sebbene Sony abbia ancora le proprie personalizzazioni nel menu delle impostazioni.
Per quanto riguarda tutto il resto (la pagina personalizzata For You, i consigli sui contenuti , ecc.) sarà sostanzialmente invariato rispetto all’ultimo dispositivo di streaming di Google.
Oltre a montare Google TV, tutti i nuovi Sony Bravia XR avranno l’assistente Google e il supporto per Alexa di Amazon, oltre ad avere HDMI 2.1 –il che significa che supporteranno 4K a 120 fps per le console di gioco di nuova generazione–, eARC e frequenze di aggiornamento variabili di cui ti avevo già parlato.
Ancora più importante è che l’OLED Sony Bravia XR della serie Master A90J ha anche un’uscita più luminosa rispetto ai precedenti OLED di Sony grazie a un nuovo scudo termico in alluminio fissato al pannello; ti ricordo che rendere gli OLED più luminosi è un grosso problema poiché questa è un’area chiave in cui i set LCD tendono ancora a vincere.
Sony Bravia XR LED X95J / X90J 4K
Sony si è anche concentrata su piccoli ritocchi, come le gambe regolabili che possono essere configurate per consentire spazio sufficiente per una soundbar davanti alla TV senza ostruire l’immagine.
Ovviamente, scendendo la scaletta dal più “TOP” al meno, perdi alcune sottigliezze (come un rivestimento antiriflesso esclusivo per il set 8K), ma tutti i televisori supportano Dolby Vision HDR e tutti gli standard HDMI 2.1.
Un’omissione interessante è quella dei Mini-LED, una tecnologia di visualizzazione che Samsung e LG stanno introducendo quest’anno, a seguito dell’adozione di TCL nel 2019 –questa tecnologia consente LED più piccoli, che potrebbero migliorare notevolmente le prestazioni della retroilluminazione–.
Sony invece, piuttosto che passare a questa nuova tecnologia di visualizzazione, sembra stia evolvendo la sua attuale strategia di oscuramento locale full-array e iterando sui suoi eccellenti set OLED. L’azienda inoltre non condivide i dati su quante zone di oscuramento hanno i suoi televisori né parla di luminosità massima, ritenendo che i concorrenti siano troppo attaccati a quei numeri.
Come la maggior parte degli annunci TV durante il CES, Sony non ha ancora alcun dettaglio sui prezzi o sulla disponibilità da condividere, ma ci aspettiamo di saperne di più questa primavera.