L’organizzazione che si occupa del monitoraggio delle reti di tutta l’Europa (RIPE NCC) ha comunicato che gli indirizzi IPv4 disponibili per il mercato europeo sono ufficialmente terminati.
Nella giornata del 25 novembre è stato assegnato l’ultimo indirizzo disponibile, segnando l’inizio di un processo inevitabile che costringerà i provider internet ad adottare il nuovo standard IPv6.
La stessa organizzazione ha voluto sottolineare che molti di questi indirizzi torneranno ad essere disponibili dopo che saranno stati svincolati dai dispositivi ormai inutilizzati da tempo.
Questa operazione di riciclo sarà effettuata per offrire più tempo alle aziende che dovranno aggiornare e rinnovare le proprie infrastrutture di rete, per garantire un servizio funzionale e sicuro con il passaggio al nuovo standard.
Per chi non fosse informato, l’indirizzo IPv4 è la versione attualmente in uso del protocollo con cui vengono assegnati gli IP di rete. Basa il suo funzionamento sulla creazione di un codice che viene assegnato univocamente ad ogni dispositivo che richiede di connettersi ad internet.
Con l’esaurimento degli indirizzi utilizzabili, l’unica alternativa sarà quella di passare rapidamente al nuovo protocollo.
La differenza fondamentale tra le due versioni è che lo standard IPv6 garantisce un maggiore livello di sicurezza, ed un intervallo di indirizzi molto maggiore rispetto al suo predecessore.
La transizione al nuovo protocollo non dovrebbe influenzare l’utente finale, ma riguarderà solamente le aziende responsabili di offrire i servizi legati alla connettività di rete.
Alcuni provider hanno già dato l’opportunità di effettuare questo passaggio in modo agevole, ma, secondo alcuni dati pubblicati dalla RIPE, è stato dimostrato che soltanto un utente su 3 utilizza un IP basato su IPv6.
Sarà necessario attendere i prossimi mesi per capire meglio in che modo reagirà il mercato a questa notizia.