Internet è fondamentale sulla stazione spaziale, tramite la connessione gli astronauti possono fare videochiamate con le proprie famiglie e tenersi aggiornati sugli eventi del mondo sotto di loro. Tuttavia l’astronauta Anne McClain ha usato il suo accesso a internet in modo improprio, commettendo probabilmente quello che diventerà il primo “crimine” nello spazio.
Sembra che la McLain abbia infatti avuto accesso, illegalmente, al conto bancario della sua ex moglie, Summer Worden, proprio durante i sei mesi trascorsi sulla Stazione Spaziale, all’inizio del 2019. Il tutto è venuto fuori grazie a delle allusioni della McLain su operazioni fatte dalla Worden di cui non avrebbe dovuto essere a conoscenza, il che ha fatto nascere dei sospetti. La banca ha confermato che vi sono stati accessi al conto da un computer registrato presso la NASA.
La McClain ha collaborato con le autorità inquirenti e ha dichiarato di aver avuto accesso al conto bancario con la password che conosceva perché voleva controllare le finanze, alcune delle quali sono ancora comuni. Non era a conoscenza del fatto che la Wordon dichiarasse il conto bancario “tabù”. Fatto sta che questa “Guerra dei Roses”, in cui è coinvolto anche l’affidamento del figlio della coppia, non è stata fermata dalla distanza che separa il pianeta dalla Stazione Spaziale, portando effettivamente a compiere il primo reato nello spazio.
Conseguenze della tecnologia anche queste.