Sonno sempre più ricercato da chi, ormai, ha superato una certa fascia d’età; chi per abitudine, chi per altro, dormire è diventato un lusso e non prestiamo molta attenzione alle ore di sonno ideali per non sentirsi stanchi a lungo andare. A maggior ragione se quelle ore dedicate al riposo prevengono malattie come il diabete di tipo 2 e tantissimi altri problemi. Ne parliamo spesso nei nostri articoli e ti consigliamo di fare una piccola ricerca per avere un quadro generale di ciò che stiamo parlando. Recentemente, tra l’altro, si è tenuta la Giornata Mondiale del Sonno e abbiamo dedicato un piccolo spazio per presentarti alcune migliorie tecnologie per aiutarti a dormire.
Ma quanto bisognerebbe riposare? Ogni fascia d’età ha le proprie ore, rispettate o meno, e oggi parliamo di tutte quelle persone che hanno superato i 40 anni. Parliamo di un’età influenzata sia dalle nuove generazioni, sia dalle vecchie ed è proprio da quest’ultime che gira uno dei dati più importanti mai sentiti dai nostri nonni o genitori: bisogna dormire per almeno 8 ore a notte. Partiamo dal presupposto che ogni persona è diversa e ha bisogno di un calcolo ben preciso su di sé, il nuovo studio inglese rivela che questa diceria non è altro che, appunto, una diceria.
Il sonno è importante, ovviamente, ma anche superare le ore di riposo generali potrebbe essere un problema. Scopriamo insieme qualche dettaglio in più!
Sonno: ecco lo studio portato su almeno 500.000 adulti
L’età che ha riguardato questo studio è una fascia compresa tra i 38 e i 73 anni; un ampio margine di studio che ha portato a dati più che reali. Prima di iniziare, però, è stato eseguito un piccolo test su ognuno di loro per capire se il soggetto interessato fosse coinvolto in qualche disturbo del sonno o qualche particolarità da tenere in considerazione. Alla fine di tutto, infatti, questi dati sono stati incrociati con i risultati dei vari studi e da qui è nato il dato fondamentale di cui parliamo oggi. Non solo, perché si è scoperto che non dormire correttamente potrebbe ridurre l’area dell’ippocampo influenzata dal sonno.
Questo sia in caso di troppo sonno, sia di scarse ore dedicate. Arriviamo, però, al punto più importante di questo articolo: secondo questo studio inglese, le ore corrette per avere un buon riposo sarebbero 7 e non 8, come era sempre stato illustrato e spiegato dalle vecchie generazioni. Parliamo di ore di sonno dedicate per chi ha superato la fascia d’età dei 40 anni; chi ha dichiarato di dormire per tali ore, infatti, ha ricevuto risultati incredibili sia a livello cognitivo, che di memoria. Le attività quotidiane sono state eseguite velocemente e con attenzione, senza mostrare stanchezza eccessiva o problemi come vista sfocata o mal di testa ricorrenti.
Dormire bene è molto importante e possiamo ben dire che lo studio inglese dedicato al sonno ha affermato un detto popolare: più si avanza con l’età e meno si dorme. Nella giusta misura, ovviamente, e aiutati da dispositivi dedicati che conciliano queste ore di riposo con la vita di tutti i giorni. Un italiano su 3 dorme meno di 6 ore, per esempio, e questo a causa dell’insonnia sempre più presente nelle famiglie. La pandemia da Covid-19 sembra esserne maggiormente la causa, ma anche l’attività frenetica degli ultimi anni non ha contribuito, favorendo cattive abitudini e poco riposo.
Come combattere l’insonnia?
Ci sono stati tantissimi altri studi a riguardo, per aiutare la persona a dormire e riposare al meglio; come detto all’inizio di questo articolo, sul nostro sito esistono articoli dedicati dove la tecnologia riesce a conciliare il sonno dell’utente. Gli smartphone e gli smartwatch sono all’ordine del giorno, ma ci sono dei piccoli accorgimenti che potresti adottare nel corso della tua vita. Lo studio in questione non ha una collocazione precisa in fatto di età; puoi avere 18 anni, come 74, e il risultato sarebbe ugualmente ottimo.
Iniziamo con il dire che dallo studio eseguito nel 2021, l’orario ideale per iniziare ad avere sonno è vero le 22:00; l’orario indicato sembra essere il migliore per poter avere un arco notturno ottimale, anche in fatto di ore di sonno ricavate a qualsiasi età. Per combattere l’insonnia viene consigliato di non mangiare e bere (specialmente teina o caffeina), non fumare, spegnere ogni tipo di illuminazione ed evitare l’uso di smartphone, tablet, computer o qualsiasi schermo. Sono, quindi, ben volute le attività in grado di rilassare sia il corpo che la mente.
Se anche questi piccoli accorgimenti non servono, potresti valutare l’assunzione di camomilla, valeriana (in dosi moderate), melatonina o vitamine in grado di contrastare l’insonnia. In questo caso, però, è utile consultare il proprio medico curante e farsi indirizzare verso la direzione giusta da prendere per la propria persona. Inoltre, potresti avere una delle conseguenze della variante Omicron di Covid-19, che crea un disturbo importante durante la fase Rem del sonno.