Gli SMS, acronimo di “Short Message Service”, rappresentano uno dei mezzi di comunicazione più pervasivi e rivoluzionari degli ultimi decenni. Nati come un modo semplice per inviare brevi messaggi di testo tra telefoni cellulari, essi hanno cambiato radicalmente il modo in cui le persone interagiscono, segnando un punto di svolta nella storia delle telecomunicazioni.
Anche se oggi la comunicazione mobile è dominata da app di messaggistica istantanea come WhatsApp e Telegram,questi messaggi mandati per cellulare (non per internet) rimangono un canale di comunicazione rilevante, utilizzato in vari ambiti, dalla comunicazione personale alle notifiche aziendali e ai servizi di autenticazione.
Breve storia del passaggio di dati per via telematica o via etere
La trasmissione di dati a distanza ha radici profonde che risalgono al XIX secolo, con l’invenzione del telegrafo, che permetteva di inviare messaggi sotto forma di segnali Morse e questo fu il primo passo verso la comunicazione istantanea a lunga distanza.
Con l’avvento della radio e, successivamente, del telefono, la trasmissione di dati vocali e testuali divenne sempre più sofisticata; fu solo con l’evoluzione delle reti di telecomunicazione digitali, negli anni ’80 e ’90, che la trasmissione di brevi messaggi di testo attraverso l’etere divenne una realtà accessibile e diffusa.
Il cercapersone: l’antenato degli SMS
Prima dell’arrivo del “Servizio a messaggi brevi”, uno dei dispositivi di comunicazione più innovativi fu il cercapersone (o pager); nato negli anni ’50, il cercapersone era un piccolo dispositivo portatile che permetteva di ricevere messaggi brevi, spesso limitati a un semplice numero di telefono da richiamare.
I cercapersone divennero popolari negli anni ’80 e ’90, specialmente tra i medici, i professionisti in mobilità e coloro che necessitavano di essere reperibili costantemente.
Anche se il cercapersone aveva capacità limitate rispetto agli SMS, rappresentò un importante passo avanti nella comunicazione personale e istantanea; questo dispositivo dimostrò che esisteva una forte domanda di strumenti di comunicazione che permettessero di ricevere messaggi in tempo reale, indipendentemente dalla posizione dell’utente.
I cercapersone posero quindi le basi per l’evoluzione degli SMS, che avrebbero poi preso il loro posto come principale metodo di comunicazione mobile negli anni successivi.
Nascita degli SMS: chi li ha inventati e perché sono nati
Il concetto di “Short Message Service” nacque all’inizio degli anni ’80, quando gli ingegneri delle telecomunicazioni iniziarono a sviluppare la tecnologia GSM (Global System for Mobile Communications); i messaggi così mandati tramite rete cellulare furono concepiti come una funzione secondaria delle reti GSM, pensati inizialmente per inviare messaggi tecnici tra operatori di rete.
Uno dei protagonisti chiave nello sviluppo degli SMS fu Friedhelm Hillebrand, un ingegnere tedesco che, insieme al suo team, si occupò della standardizzazione del servizio all’interno del progetto GSM.
Fu Hillebrand a stabilire la lunghezza massima di 160 caratteri per gli SMS, basandosi su una serie di esperimenti che dimostravano come la maggior parte dei messaggi scritti in altre forme di comunicazione, come i telegrammi e i biglietti di auguri, potevano essere sintetizzati in circa 160 caratteri; questa decisione si rivelò fondamentale per l’efficienza del servizio e contribuì alla sua rapida diffusione.
Il primo SMS fu inviato il 3 dicembre 1992 da Neil Papworth, un ingegnere britannico che lavorava per Sema Group Telecoms e il messaggio, inviato a un collega tramite il computer, conteneva semplicemente la scritta “Merry Christmas“.
L’idea originale dei “messaggi brevi” era quella di fornire un mezzo di comunicazione semplice e immediato, in grado di trasmettere brevi messaggi di testo (fino a 160 caratteri) tra telefoni cellulari; il bello è che nessuno immaginava allora quanto sarebbe diventato popolare questo servizio tra gli utenti mobili.
Funzionamento tecnico degli SMS
Gli SMS (Short Message Service) sono messaggi di testo brevi, limitati a 160 caratteri per singolo messaggio, che vengono inviati attraverso le reti cellulari; il loro funzionamento tecnico è relativamente semplice, ma ingegnoso, sfruttando risorse limitate all’interno delle reti GSM (Global System for Mobile Communications).
I messaggi vengono pertanto trasmessi tramite un canale chiamato SACCH (Slow Associated Control Channel), che è una parte della rete mobile originariamente progettata per inviare informazioni di segnalazione e controllo tra la rete e il dispositivo mobile e ogni volta che un utente invia un SMS, il messaggio viene prima codificato in un formato speciale che ne riduce la dimensione per adattarsi alla capacità del canale di trasmissione.
Il messaggio viene poi instradato attraverso la rete, passando per il Centro Servizi Messaggi Brevi (SMSC), che è responsabile della gestione, memorizzazione temporanea e inoltro degli SMS.
Il SMSC riceve il messaggio dall’utente e lo invia al dispositivo di destinazione, tentando di consegnarlo immediatamente. Se il dispositivo di destinazione è spento o non raggiungibile, il SMSC conserva il messaggio e tenta nuovamente di inviarlo quando il dispositivo torna online e questo processo garantisce che i messaggi vengano consegnati il prima possibile, anche se possono verificarsi ritardi dovuti alla congestione della rete o ad altri fattori.
La semplicità e l’affidabilità del funzionamento di questi messaggi mandati via rete telefonica sono state fondamentali per il loro successo globale, permettendo la comunicazione testuale rapida e diretta su dispositivi mobili in modo efficiente e robusto.
Uso degli SMS negli anni 2000
Gli anni 2000 rappresentarono l’epoca d’oro di questa tipologia di messaggi mandati via rete cellulare: con l’aumento esponenziale della diffusione dei telefoni cellulari, soprattutto tra i giovani, l‘uso degli SMS si consolidò come uno dei principali mezzi di comunicazione; essi divennero popolari grazie alla loro semplicità, velocità e costo relativamente basso rispetto alle chiamate vocali.
La capacità di inviare brevi messaggi testuali permise di comunicare in modo rapido e discreto, rendendo i “messaggi brevi” particolarmente adatti a situazioni in cui parlare al telefono non era possibile o desiderabile.
Durante questo periodo, gli SMS non erano utilizzati solo per la comunicazione personale, ma anche per scopi commerciali e pubblicitari; le aziende iniziarono a sfruttare l’uso di questi messaggi mandati per cellulare per campagne di marketing, notifiche di servizio e aggiornamenti, riconoscendo l’efficacia di questo canale nel raggiungere rapidamente un vasto pubblico.
Gli SMS divennero uno strumento essenziale per la sicurezza, utilizzati per l’autenticazione a due fattori e per l’invio di codici di verifica.
Gli SMS oggi
Nonostante l’avvento di app di messaggistica istantanea che offrono funzionalità avanzate e messaggi gratuiti via Internet, gli SMS mantengono ancora oggi un ruolo rilevante; in molti paesi, gli SMS continuano ad essere ampiamente utilizzati, specialmente in contesti in cui l’accesso a Internet non è garantito o dove le app di messaggistica non sono diffuse.
Oggi, gli SMS vengono utilizzati principalmente per comunicazioni aziendali e istituzionali, come notifiche bancarie, avvisi di consegna, promozioni, e soprattutto per l’autenticazione a due fattori. Questo sistema di sicurezza, utilizzato da molte piattaforme online, invia un codice di verifica via SMS per confermare l’identità dell’utente, dimostrando come gli SMS rimangano una componente fondamentale nell’ecosistema digitale attuale.
Futuro degli SMS
Il futuro degli SMS appare legato alla loro capacità di evolversi e adattarsi alle nuove esigenze del mercato. Sebbene la messaggistica istantanea basata su Internet abbia ridotto l’uso degli SMS per la comunicazione personale, il loro utilizzo nel settore aziendale e istituzionale è destinato a perdurare.
Il protocollo RCS: l’evoluzione del “sistema a messaggi brevi”
Con l’introduzione del protocollo RCS (Rich Communication Services), gli SMS potrebbero subire una trasformazione significativa.
Un elemento chiave per il futuro degli SMS è il protocollo RCS (Rich Communication Services), un’evoluzione significativa del servizio di messaggistica tradizionale; il protocollo RCS è stato sviluppato per offrire funzionalità avanzate rispetto ai classici SMS, avvicinandosi alle moderne app di messaggistica come WhatsApp e iMessage.
RCS consente agli utenti di inviare messaggi che possono includere non solo testo, ma anche immagini, video, file audio, e altri tipi di contenuti multimediali e tra le altre cose offre funzionalità come le conferme di lettura, la visualizzazione in tempo reale della scrittura del messaggio (typing indicator), e le chat di gruppo, migliorando notevolmente l’esperienza di messaggistica rispetto ai tradizionali SMS.
Nonostante queste funzionalità avanzate, il protocollo RCS mantiene la compatibilità con la rete mobile, permettendo agli utenti di inviare e ricevere messaggi anche senza una connessione internet, sfruttando la rete dati del proprio operatore. L’adozione del RCS è stata lenta ma costante, con un crescente supporto da parte dei principali operatori di telecomunicazioni e produttori di smartphone a livello globale.
Questo protocollo rappresenta una potenziale rinascita per il servizio SMS, che potrebbe così competere direttamente con le app di messaggistica istantanea, specialmente nel contesto delle comunicazioni aziendali e nelle interazioni tra clienti e servizi, dove la fiducia e la sicurezza dei dati giocano un ruolo cruciale.
SMS futuri concorrenti di WhatsApp, Telegram, Signal, etc.?
Per quanto questa ipotesi possa sembrare assurda a leggerla nel 2024 potrebbe veramente essere un futuro concorrente delle principali applicazioni di messaggistica istantanea, i motivi stanno nel fatto che il protocollo RCS è progettato per superare i limiti degli SMS tradizionali, offrendo funzionalità avanzate simili a quelle delle moderne app di messaggistica, come:
- Messaggi multimediali: Inviare immagini, video, GIF, e file di grandi dimensioni.
- Chat di gruppo: Creare e gestire conversazioni con più partecipanti.
- Conferme di lettura: Visualizzare quando un messaggio è stato letto.
- Indicatori di digitazione: Vedere in tempo reale quando l’interlocutore sta scrivendo.
- Maggiore sicurezza: Comunicazioni più sicure rispetto agli SMS tradizionali.
- Messaggi vocali: sì, anche i così tanto amati e al contempo temuti messaggi vocali sono possibili con il protocollo RCS.
Contrariamente ai “cugini” (WhatsApp, Telegram, Signal, etc.) che si occupano di messaggistica e che richiedono una connessione internet, il protocollo RCS funziona attraverso la rete mobile, garantendo una copertura più ampia e la possibilità di inviare messaggi anche senza connessione dati, sfruttando la rete del proprio operatore.
Se l’adozione del RCS continua a crescere e i principali operatori e produttori di smartphone continuano a supportarlo, potremmo vedere gli SMS evolversi in un sistema di messaggistica potente e integrat e questo potrebbe ridurre la dipendenza da app di terze parti (in poche parole, maggiore privacy), dato che RCS non richiede download aggiuntivi o iscrizioni, essendo integrato nel servizio di messaggistica nativo del telefono.
Conclusione
Gli SMS hanno attraversato una lunga evoluzione, passando da semplici messaggi di testo a uno degli strumenti di comunicazione più pervasivi e versatili della storia delle telecomunicazioni; nonostante il declino nell’uso personale a favore delle app di messaggistica istantanea, gli SMS continuano a svolgere un ruolo cruciale nelle comunicazioni aziendali, nella sicurezza digitale e nelle notifiche di servizio.
Con l’evoluzione tecnologica e l’introduzione del protocollo RCS, gli SMS potrebbero conoscere una nuova fase di crescita, dimostrando ancora una volta la loro capacità di adattarsi ai tempi e alle nuove esigenze della comunicazione globale.