Il 2022 sarà l’anno degli “indossabili”, smartwatch e smartglasses: vere e proprie estensioni dello smartphone, pronte per mettere in atto la tecnologia dell’IdC, l’Internet delle cose. Ma sono sicuri per proteggere i dati personali?
Sarà l’anno post pandemia quello giusto per inaugurare pienamente l’Internet delle cose, e aprire nuovi orizzonti tecnologici grazie alla portabilità e in funzione del controllo sulla salute. Già dallo scorso anno, il mercato dei wearable ha accolto una vasta gamma di smartwatch e quest’anno è atteso da tutti il lancio di Pixel Watch di Google, compatibile con qualsiasi smartphone Android. Uno degli strumenti principali per vivere appieno l’esperienza della realtà aumentata, sulla scia del metaverso sul quale sta puntando tutto Mark Zuckerberg, sono gli smartglasses, occhiali che permettono di scattare foto e registrare video per condividerli in rete. Ma soprattutto, sono lo strumento principale con cui rendere più “reale” la realtà virtuale, attraverso la proiezione sul nervo ottico di uno schermo digitale, che l’utente vedrà sovrapporsi alla realtà.
I rischi per la privacy e come proteggersi dalle minacce informatiche
In tutto questo scambio di dati tra dispositivi c’è chi si chiede se la privacy sarà tutelata, se i dati personali e sanitari degli utenti saranno protetti da attacchi hacker oppure preda di eccessive attenzioni da parte delle società di marketing. L’unica certezza, per ora, è nell’assenza di standard di sicurezza in un settore che sta crescendo senza controllo. Secondo un’agenzia specializzata in sicurezza informatica, la Codified Security, il 40% delle applicazioni di Android sono vulnerabili da un attacco hacker. In questo caso, la prima cosa da fare dopo aver acquistato uno smartwatch o uno smartglasses è quella di dotarsi di un buon antivirus da installare sullo smartphone e da tenere sempre aggiornato. In rete esistono molte guide con le migliori app antivirus per Android del 2022, gratis e a pagamento. Ma ci sono diversi accorgimenti per la sicurezza che l’utente può seguire fin da subito.
La prima cosa da fare è attivare le impostazioni di privacy presenti di default sullo smartwatch, tra le quali:
- “Blocco attivazione” dell’orologio, che impedisce di controllare l’abbinamento del dispositivo nel caso di furto;
- “Autenticazione a due fattori”, che richiede una conferma di accesso su un secondo dispositivo in possesso dell’utente;
- Protezione dello smartphone con pin o segno di sblocco, che impedisce l’utilizzo del dispositivo da parte di altre persone.
Inoltre, è importante tenere in sicurezza lo smartphone attraverso piccoli accorgimenti, quali:
- Modificare le password predefinite dei dispositivi;
- Non scaricare applicazioni da store non ufficiali;
- Utilizzare una connessione VPN per connettersi a una rete pubblica o condivisa;
- Eliminare dalla rete dispositivi obsoleti e non aggiornati.