La scrittura ha permesso a milioni di persone di poter entrare in contatto tra di loro in maniera indiretta, a distanza e senza la necessità ovviamente di dover parlare e si è trattato quindi di una grandissima rivoluzione. Le prime forme di scrittura complesse risalgono all’antica Mesopotamia e all’antico Egitto, periodi dai quali si è potuto documentare la storia dell’intera umanità.
La scrittura non solo per la comunicazione: un progresso culturale
La scrittura infatti non veniva utilizzata soltanto per rendere l’amministrazione e la comunicazione compiti molto più semplici, ma si è trattato di un vero e proprio progresso a livello culturale e intellettuale. Le prime forme di scrittura complesse possono essere identificate nella Mesopotamia e nell’Antico Egitto ed erano molto diverse tra di loro.
La Mesopotamia è quella striscia di terra che, come anche tu ricorderai sicuramente dalle elementari, si trova tra i fiumi Tigri ed Eufrate, ed è proprio in quel luogo che circa nel 3400 a.C. si è sviluppata la scrittura cuneiforme grazie ai Sumeri. Questo tipo di scrittura prende il suo nome dai segni a forma di cuneo che venivano impressi sulle tavolette di argilla con un bastoncino realizzato dalla canna.
All’inizio questo sistema era definito pittografico visto che si ogni rappresentavano degli oggetti concreti, ma solo con il tempo è diventato un sistema logografico e sillabico molto più complesso, in cui venivano rappresentati suoni e parole. La scrittura cuneiforme era utilizzata tra le varie cose per registrare le transazioni economiche per documentare le conquiste storiche, per codificare le leggi e per trasmettere miti e letteratura.
Data l’utilità di questo nuovo sistema, venne adottato anche da altre culture mesopotamiche, come per esempio gli Arcadi, i Babilonesi e infine gli Assiri.
Allo stesso tempo, in un’area geografica diversa, ossia l’Egitto, si sviluppò una scrittura geroglifica attorno al 3200 a.C. Si tratta di un sistema che viene utilizzato per oltre 3000 anni e ancora oggi è studiato con grande fascino e interesse.
I simboli geroglifici erano pittografici e rappresentavano suoni, idee e oggetti e potevano essere sia logogrammi, ossia rappresentare delle parole, sia fonogrammi, cioè rappresentare dei suoni o determinativi, che indicavano la categoria di una parola.
Gli antichi egizi scrivevano su dei papiri, sulla pietra oppure su altri materiali e il loro geografici erano utilizzati particolarmente sui monumenti e in situazioni religiose come le cerimonie, ma avevano un grande utilizzo anche per le pratiche amministrative. Venivano inoltre usati anche per incidere templi, tombe e monumenti per raccontare storie divine e celebrare i faraoni.
Entrambi questi sistemi di scrittura sono stati fondamentali per poterne sviluppare di ulteriori e al tempo stesso per darci la possibilità di ricevere importanti informazioni sulla vita e le usanze di quei periodi.