Già alla fine dello scorso anno si è iniziato a parlare della sindrome dell’albero di Natale, con Asthma UK che ha fornito un elenco di suggerimenti su come le persone possono gestire le festività natalizie in sicurezza, in particolare se loro o i propri cari hanno difficoltà respiratorie. Sebbene molti dei consigli -come assicurarsi di non rimanere senza farmaci mentre i negozi sono chiusi- sembrino ovvi una volta forniti, avvertono anche di un pericolo che poche persone potrebbero aver contemplato, ovvero la possibilità di imbattersi in alberi di Natale dannosi, e di conseguenza manifestare la sindrome dell’albero di Natale.
Gli alberi in questione non sono personaggi arrabbiati del Signore degli Anelli che cercano vendetta su coloro che li hanno abbattuti, tutt’altro infatti il problema è cosa può essere portato con l’odore di pino di un vero albero di Natale.
“I veri alberi di Natale portano in casa spore di muffe e polline, e in una casa calda e riscaldata centralmente, le spore possono moltiplicarsi. Se sei sensibile alla muffa e al polline, potresti notare sintomi simili alla febbre da fieno quando prendi un vero albero. Inoltre, i sintomi dell’asma potrebbero anche peggiorare.”
avverte Asthma UK sul proprio sito web.
Il solo acquisto di un albero artificiale non è necessariamente una soluzione, tuttavia, almeno se non vuoi il senso di colpa di buttarlo via e acquistarne uno nuovo ogni anno, anche perché, come avverte l’ente di beneficenza:
“Se scopri che la tua asma è scatenata dalla polvere, potresti dover fare attenzione quando togli il tuo albero artificiale dall’armadio o giù dal soppalco”.
Che cos’è quindi la Sindrome dell’albero di Natale?
Il problema è stato chiamato Sindrome dell’albero di Natale nella speranza di aumentare la consapevolezza verso questa patologia, anche perché il problema è particolarmente acuto per il loro pubblico nel Regno Unito e per altri pazienti che si trovano a vivere in climi freddi; la particolarità della sindrome dell’albero di Natale è che anche in anni non afflitti da malattie respiratorie, raffreddori e influenze pandemici, questa si diffonde facilmente con così tante persone in stretto confino che coincidono con i picchi stagionali, inoltre Asthma UK consiglia:
“Passare da una casa calda a una stagione fredda all’aperto può scatenare i sintomi dell’asma. I fuochi aperti possono sembrare e sentirsi belli, ma il fumo è un comune fattore scatenante dell’asma”.
Tuttavia, il consiglio nazionale australiano per l’asma ha avvertimenti simili, con il loro rappresentante David Furniss che ha detto alla radio 6PR di Perth:
“Se hai un albero artificiale, è avvolto nella plastica, in una borsa, ecc. È probabile che si ammuffisca, il che può davvero causare problemi”.
Quindi, qual è la soluzione migliore per evitare di incombere nella sindrome dell’albero di Natale? Considerando i problemi in ordine inverso, il sito web di Asthma UK suggerisce:
- usare combustibili senza fumo e chiedendo a coloro che stai visitando di fare lo stesso;
- indossare una sciarpa all’aperto sul naso e sulla bocca, poiché questo riscalda l’aria prima di inspirarla;
- vaccinarsi contro l’influenza e il COVID-19, lavarsi spesso le mani ed evitare le persone sintomatiche;
- passare l’aspirapolvere e/o pulire alberi di Natale artificiali; quest’opreazione è meglio farla all’aperto, inoltre potrebbe essere più facile nei luoghi dove il tempo è più mite;
I veri alberi di Natale rappresentano più di un problema, ma il sito web suggerisce una soluzione in più passaggi, iniziando con l’irrigazione dell’albero prima di portarlo in casa (ma lasciandolo asciugare prima di aggiungere luci), e poi anche una ravvisaglia su come gli alberi dovrebbero essere mantenuti, infatti questi dovrebbero essere posizionati nella parte più fresca della casa, in modo che le spore abbiano meno probabilità di moltiplicarsi, per poi essere trasferiti all’esterno non appena qualcuno mostra segni di peggioramento dei sintomi dell’asma, e nel caso in cui il problema peggiora, Asthma UK suggerisce invece di procurarsi un albero artificiale.
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