Le cellule tumorali si autodistruggono dall’interno: questo è quanto è emerso da uno studio di un team di scienziati di Zurigo che hanno sviluppato una terapia genica chiamata Shread, capace di indurre il cancro all’autodistruzione.
Lo studio “The SHREAD gene therapy platform for paracrine delivery improves tumor localization and intratumoral effects of a clinical antibody” è stato pubblicato sulla rivista scientifica PNAS.
Shread: qualche dettaglio sulla ricerca
La squadra di esperti dell’Università di Zurigo, insieme ai colleghi della Divisione di Biologia e Ingegneria Biologica del California Institute of Technology (CALTECH), Stati Uniti, coordinati dal professor Andreas Plückthun, docente presso il Dipartimento di Biochimica dell’ateneo svizzero, hanno creato la nuova terapia genica dopo aver modificato, con il supporto dell’ingegneria genetica, un adenovirus: si tratta di un patogeno che causa il comune raffreddore e già utilizzato in alcuni vaccini anti Covid come il Vaxzevria di AstraZeneca, l’Ad26.COV2.S di Johnson & Johnson e lo Sputnik V del Gamalaeya Research di Mosca.
L’adenovirus è stato trasformato in una “navetta di trasporto” che distribuisce i geni alle cellule tumorali stimolandole a produrre gli agenti terapeutici alla base del processo di autodistruzione. I preparati creato grazie alla terapia genica Shread sono anticorpi, citochine e altre sostanze di segnalazione che incoraggiano la distruzione del tessuto tumorale, lasciando incolumi le cellule sane.
Sheena Smith, a capo del team di ricerca, ha spiegato: “Induciamo il tumore a eliminarsi da solo attraverso la produzione di agenti anti-cancro da parte delle sue stesse cellule. Gli agenti terapeutici, come gli anticorpi terapeutici o le sostanze di segnalazione, rimangono per lo più nel punto del corpo in cui sono necessari invece di diffondersi nel flusso sanguigno”. Utilizzando un sistema di imaging 3D, gli esperti hanno osservato che la tecnica Shread crea fori nei vasi sanguigni del tumore e distrugge le cellule dall’interno.
Durante la fase sperimentale, gli studiosi hanno stimolato la generazione dell’anticorpo monoclonale trastuzumab in una cavia con tumore mammario: attraverso questo esperimento è stato possibile notare che la concentrazione di anticorpi è stata più incisiva rispetto a quella ottenuta somministrando la terapia con le tecniche classiche. Non solo, agendo con questa metodologia è stato possibile iniettare trastuzumab direttamente dove doveva agire: “Questo approccio aumenta i livelli di un anticorpo modello nel tumore di 1.800 volte rispetto alla somministrazione diretta. Pertanto, il sistema potrebbe consentire la produzione locale di farmaci altamente potenti con un rischio notevolmente ridotto di tossicità sistemiche“, scrivono gli scienziati nel testo della ricerca.
Si sono molto felice se in un breve futuro potesse arrivare qualcosa che annienta definitivamente il cancro forza ricercatori
I migliori investimenti vanno fatti su questo fronte
Spero tanto in questa ricerca,a quando la commercializzazione? Quanti anni devono passare prima che pazienti possano ricevere questa cura?
dove si puo fare mi inferessa
Solo voi ricercatori potete farectramite gesu questo miracolo !!!ossia la terapia giusta x questo male e salvare tante vite tra cui i bambini e tante persone di ogni fascia di età..quindi ricercate che il signore vi illumini la mente ..grazie di cuore
Saremmo molto interessate e vorrei incoraggiare i ricercatori ad andare avanti per trovare nuovi metodi per fermare il cancro ( io sono metastatica ossa e polmoni HER2 +++) soprattutto fermare le metastasi. Grazie per tutto
Per partecipare alla sperimentazione è possibile?
Anch’io sono interessata
Sono anni che sono vicini ad una scoperta per debellare il cancro ,ormai noi malati di cancro non ci illudiamo più ,la delusione ormai è totale .Spero che per una volta sia vero e che presto vengano applicati questi protocolli .
Quando verrà commercializzato!? E perché non provarlo subito su persone in situazioni critiche???