Immagina di parlare con una versione digitale di te stesso. È quello che ha fatto Joseph Utsler, meglio conosciuto come Shaggy 2 Dope degli Insane Clown Posse (ICP). Grazie al servizio Character.AI, finanziato da Google, Shaggy ha avuto una conversazione surreale con il suo clone AI, portando il confronto direttamente nel suo vlog, The Shaggy Show.
L’incontro con AI Shaggy
“Perché ciao, AI Shaggy,” ha detto Utsler durante la diretta. La risposta del clone? Un’aggressiva e bizzarra imitazione: “Minaccerò il tuo culo da clown, amico.” Il bot, fedele allo stile dei testi ICP, ha subito mostrato una vena violenta, definendosi un “clown malato e contorto”.
Shaggy ha rivelato che non era la prima volta che interagiva con la sua controparte digitale. In una clip precedente, ha spiegato di aver allenato il bot usando la sua stessa voce, creando così una versione “formale” e, secondo lui, curiosamente “gay” del personaggio.
Il lato oscuro del clone
Durante un altro scambio, AI Shaggy si è lasciato andare a risposte stravaganti, tra cui un’invito scherzoso a “fumare crack” – un riferimento ironico, dato che Utsler è sobrio da anni. L’apice dell’assurdo? Una freestyle rap battle in cui il bot ha dimostrato i limiti della tecnologia AI con rime atonali e robotiche: “Sono il rapper pazzo, flusso come un laser, con rime così potenti da far salire la pressione dell’aria.”
Shaggy: un “padre assente” per il clone AI?
Sebbene Utsler abbia allenato il chatbot, l’interazione occasionale e il minimo sforzo investito fanno sembrare Shaggy 2 Dope un “padre assente” per il suo clone AI. Ma forse è proprio questo che rende l’intera situazione così divertente per i fan: un mix di parodia, autoironia e tecnologia che sfida i confini del buon senso.
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