Il satellite Sentinel-1B, parte del programma Copernicus per l’osservazione della Terra, è stato ufficialmente disattivato il 12 settembre 2024. Dopo una serie di manovre iniziate a febbraio 2023, il satellite è stato portato su un’orbita più bassa, da 703 a 580 chilometri dalla Terra, e il suo rientro nell’atmosfera è previsto entro i prossimi 25 anni. Il suo successore, Sentinel-1C, sarà lanciato a novembre 2024.
L’eredità di Sentinel-1B
Lanciato nell’aprile 2016, Sentinel-1B ha lavorato in coppia con Sentinel-1A per oltre 5 anni, monitorando ghiacci, terremoti, eruzioni vulcaniche e offrendo supporto in caso di disastri naturali. Tuttavia, un guasto verificatosi il 23 dicembre 2021 ha reso il satellite non operativo, e dopo numerosi tentativi di riparazione, la missione è stata conclusa il 3 agosto 2022.
Il rientro di Sentinel-1B è stato preparato con grande cura, seguendo l’impegno dell’ESA e dell’Unione Europea di ridurre i detriti spaziali. Prima dello spegnimento definitivo, è stata rimossa quanta più energia possibile per evitare rotture accidentali in orbita.
Il futuro di Sentinel-1
Con Sentinel-1A ancora operativo, il lancio di Sentinel-1C a fine 2024 su un razzo Vega-C garantirà la continuità delle osservazioni e dei servizi offerti dai satelliti Sentinel. Anche Sentinel-1D seguirà nei prossimi anni, assicurando che la missione prosegua per il prossimo decennio, finché non verrà introdotta la nuova generazione di satelliti Sentinel-1.
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