Un team internazionale di scienziati ha realizzato la prima mappa tridimensionale dell’atmosfera di un esopianeta gigante, rivelando la presenza di venti tempestosi carichi di ferro e titanio. Lo studio, pubblicato su Nature, è stato possibile grazie ai dati raccolti dal Very Large Telescope dell’European Southern Observatory (ESO) in Cile, che ha permesso di osservare il pianeta con una precisione senza precedenti.
Un Giove ultra-caldo con un’atmosfera estrema
Il protagonista di questa scoperta è WASP-121b, noto anche come Tylos, un esopianeta situato a 900 anni luce nella costellazione della Poppa. Si tratta di un gigante gassoso estremamente caldo, con un lato esposto alla sua stella che raggiunge temperature elevatissime e un lato opposto più freddo. A causa della sua orbita ravvicinata, un anno su Tylos dura appena 30 ore terrestri.
Utilizzando quattro telescopi del Very Large Telescope, i ricercatori hanno potuto raccogliere quattro volte più luce rispetto alle normali osservazioni, ottenendo dettagli mai visti prima. Questo metodo apre nuove prospettive per la mappatura atmosferica di altri esopianeti, avvicinando sempre più gli scienziati alla comprensione dei climi extraterrestri.
Venti impetuosi e fenomeni inaspettati
L’analisi dell’atmosfera di WASP-121b ha rivelato correnti di vento organizzate in tre strati distinti:
- Nelle regioni più profonde, i venti trasportano materiale direttamente dal lato diurno a quello notturno.
- Più in alto, si è osservata una corrente di intensità straordinaria, 100 volte più veloce dei venti su Giove, un fenomeno che i modelli attuali non riescono ancora a spiegare.
- Nelle zone più esterne, si verifica una transizione verso venti orientati verticalmente, probabilmente legata al processo di evaporazione atmosferica, una caratteristica comune ai giganti gassosi caldi.

Un passo avanti nello studio degli esopianeti
Questa scoperta, a cui ha contribuito anche l’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF), rappresenta un importante passo avanti per la comprensione delle atmosfere planetarie estreme. Julia Seidel, ricercatrice dell’ESO, ha descritto il comportamento dell’atmosfera di WASP-121b come qualcosa di sorprendente e al limite della fantascienza.
Grazie a studi come questo, gli astronomi potranno affinare i loro modelli climatici e comprendere meglio le condizioni di altri mondi lontani. Con l’evoluzione delle tecnologie di osservazione, il sogno di esplorare l’atmosfera di pianeti potenzialmente abitabili si avvicina sempre di più alla realtà.
Vuoi rimanere aggiornato sulle ultime scoperte spaziali? Continua a seguirci per non perdere nessuna novità!