Nuovi batteri. Mai visti sul nostro pianeta. E stanno già adattandosi alla vita nello spazio. Sembra fantascienza, ma è tutto reale.
Sulla stazione spaziale cinese Tiangong, i ricercatori hanno isolato una nuova specie di microbo: Niallia tiangongensis.
Il nome è un omaggio al laboratorio orbitale che l’ha “ospitata”.
Ma non lasciarti ingannare dal tono scientifico: questa è roba seria.
Niallia tiangongensis: il primo passo verso i “microbi spaziali”?
Il batterio è un parente lontano (ma tosto) del comune Niallia circulans, che di solito se ne sta nel suolo terrestre o nelle acque reflue.
Ma questa nuova versione è mutata, e non a caso:
- Resiste alle radiazioni cosmiche
- Sopravvive allo stress ossidativo
- Costruisce uno scudo protettivo usando… la gelatina
Sì, gelatina. Come se si costruisse un’armatura molecolare per affrontare le condizioni ostili dello spazio.
E tutto questo, fuori dall’atmosfera terrestre.
Minaccia per gli astronauti? Forse no. Ma occhio.
Al momento non ci sono segnali d’allarme: i parenti stretti di questa specie non sono considerati patogeni.
Tranne uno.
Un “cugino” noto è stato collegato a casi di sepsi in pazienti immunodepressi.
Quindi no, nessun panico… ma neanche troppo relax.
“Capire come si comportano i microbi in missioni spaziali prolungate è essenziale per proteggere la salute degli astronauti,” scrivono i ricercatori.
Non è la prima volta che lo spazio cambia i batteri

Già nel 2023, la NASA aveva segnalato qualcosa di simile:
sulla ISS era stato scoperto un ceppo mutato di Enterobacter bugandensis, reso più resistente dallo spazio.
La cosa inquietante?
Aveva iniziato ad aiutare altri microbi a sopravvivere.
Tipo mentore batterico… spaziale.
Perché questa scoperta è importante (e un po’ inquietante)
- Ci ricorda che lo spazio è un laboratorio evolutivo pazzesco
- Dimostra che anche i microrganismi più banali possono cambiare drasticamente
- Ci fa riflettere su come gestire la biosicurezza nelle missioni spaziali lunghe
E in un futuro in cui si parlerà seriamente di colonizzare Luna o Marte, dovremo pensare non solo a cosa portiamo, ma anche a cosa rischiamo di creare lungo il tragitto.
E tu? Come ti sentiresti a vivere sei mesi in una stazione orbitale… con microbi che evolvono nel silenzio fuori dal pianeta?
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