Sanremo è iniziato e gli italiani sono influenzati dall’evento, tanto da utilizzare tantissime citazioni nelle proprie password. E a dirlo è proprio una ricerca fatta da NordPass, ovviamente insieme a NordVPN, in cui vengono mostrate le 200 password più comuni in vista di Sanremo! La lista ufficiale la puoi trovare direttamente nella pagina ufficiale di NordPass e noi ti daremo giusto un’anteprima, con tanto di consigli su come migliorare le password dei tuoi dispositivi.
Perché, purtroppo, le password rinvenute sono fin troppo facili da eludere nonostante i vari avvertimenti lanciati da NordVPN nei mesi scorsi. Parliamo addirittura di canzoni utilizzate come password, ad esempio “ciaociao” ed è proprio quella che guida la classifica in questione. Il brano cantato da La Rappresentante di Lista durante Sanremo 2022 è stato usato come password da 3.566 italiani e si aggiudica il settimo posto. E se come password ti può sembrare banale, magari anche distante dal mondo canoro più famoso in Italia proprio per la sua semplicità (alla fin fine si tratta anche di un semplice saluto), allora rimarrai sorpreso delle altre scelte fatte dal popolo italiano.
Sanremo: vecchio o attuale, rimane un pensiero fisso degli italiani
Ebbene, subito dopo “ciaociao” troviamo “vaffanculo” di Marco Masini utilizzato da ben 1.547 italiani. Poi “aurora” cantata da Ramazzotti (1.088), “farfalla” di Sangiovanni (845) e “angelo” (704) di Francesco Renga, vincitore dell’edizione 2005. Ma non solo titoli di canzoni famose, in quanto in Italia amiamo così tanto i cantanti da utilizzare i loro nomi come password ben poco efficaci. Tra quelli più popolari troviamo “francesco” (2.358), “andrea” (2.240), “chiara” (1.894), “giorgia” (1.508), “simone” (1.447), “alessandra” (1.234), “riccardo” (1.220), “lorenzo” (1.188) e “daniele” (1.077).
“Queste password possono essere decifrate quasi all’istante: è questo il problema principale. Nonostante sia bello supportare il proprio artista preferito e la sua canzone, non è consigliabile estendere quel supporto alle password, poiché questo potrebbe compromettere seriamente la sicurezza dell’account. Anche se non supporti, per esempio, Marco Mengoni, ma ti chiami comunque Marco – è comunque consigliabile non utilizzare il tuo nome come password, dal momento che gli hacker potrebbero decifrarla in dieci secondi” ha affermato Cristian Gianni, Country Manager per l’Italia presso NordVPN.
L’elenco mostrato sul sito ufficiale è stato realizzato in collaborazione con ricercatori indipendenti specializzati nel campo della ricerca sugli incidenti di sicurezza informatica ed è stato analizzato un database di 3 TB. Ovviamente non è stata violata alcuna privacy, in quanto i dati sono stati raccolti in formato anonimo e sotto autorizzazione.
Cosa fare per migliorare la propria sicurezza?
NordVPN è il fornitore di servizi VPN più avanzato al mondo, utilizzato da milioni di utenti di Internet a livello globale. Insieme a NordVPN esistono delle piccole branchie, come NordPass, specializzate in diversi campi ed è proprio grazie alla loro specializzazione che possono offrire consigli utili a tutti gli utenti. Il tutto in collaborazione con Gianni, che propone ben tre regole da attuare anche se non si è clienti del servizio offerto da NordVPN.
In primo luogo, sarebbe utile aggiornare le password e utilizzarne di univoche e complesse per salvaguardare i propri account. Impiegare un generatore di password per assicurarsi che siano impossibili da indovinare potrebbe essere utile se non riesci a trovare qualcosa di estremamente efficace. Il secondo consiglio è quello di utilizzare un password manager. Si tratta di uno strumento perfetto sia per generare che per memorizzare le password.
La maggior parte ha anche funzioni utili come il Data Breach Scanner, che aiuta a scoprire se qualcuno dei propri account è stato compromesso, eliminando così i facili dubbi quando si ricevono mail truffa in cui viene dichiarato che il proprio profilo è stato violato. Il terzo consiglio è quello di utilizzare, se possibile, l’autenticazione a due fattori. Che si tratti di un’app, di dati biometrici o di una chiave di sicurezza hardware, gli account saranno più al sicuro aggiungendo un ulteriore livello di protezione.