Samsung sta sviluppando la propria alternativa al servizio di condivisione file AirDrop di Apple che verrà lanciato con l’imminente Galaxy S20, a detta del noto sito XDA Developers.
Come puoi vedere in questo link, dagli screenshot dell’app in funzione, si vede come questa funzionerà in modo molto simile ad AirDrop, consentendoti di “condividere istantaneamente con le persone vicine”, a condizione che il dispositivo abbia attivato la condivisione rapida. Sarai anche in grado di limitare chi può inviarti file solo alle persone nei tuoi contatti, oppure lasciarlo acceso in modo che gli estranei possano inviarti foto di bradipi spaziali, un po’ come la moda che spopolò nel lontano 2014 (ecco qui un rapido link in memoria).
Tenendo conto di quanto sia stato utile AirDrop su iOS e macOS dal suo lancio iniziale nel 2011, Android ha faticato a trovare un concorrente valido e proporre un buon Airdrop Android. Per un po’ l’azienda di Google ha incluso una versione basata su NFC chiamata Android Beam, ma questa è stata interrotta con la versione Android 10. Altro tentativo è stato fatto con l’app File di Google la quale contiene funzionalità simili, ma non è la stessa cosa che avere la funzionalità direttamente integrata in Android.
Anche se la situazione sembra non essere delle più rosee, ci sono segnali che ciò potrebbe cambiare presto. Gli sviluppatori XDA hanno riferito più volte del fatto che, in futuro, ci potrebbe essere una nuova funzione Android chiamata “Condivisione vicina” alla quale sembra si possa accedere direttamente dal pannello delle impostazioni rapide del sistema operativo. La funzionalità è stata individuata per la prima volta con il nome Fast Share nel giugno 2019, ma sembra essere ancora in fase di sviluppo all’inizio di questo mese.
Oltre a permetterti di condividere con altri utenti di smartphone Samsung, Quick Share ti consente anche di trasferire dati su dispositivi che fanno parte della famiglia SmartThings. Per fare ciò però, l’app carica il tuo file sul Samsung Cloud, per poi in seguito scaricarlo sul dispositivo stesso; questa modalità di esecuzione è di certo più limitata e meccanica rispetto ad AirDrop, soprattutto se pensi che avrai un limite di dati di 1 GB alla volta, fino a un massimo di 2 GB al giorno.
Samsung tuttavia non è l’unico produttore che lavora su un Airdrop Android, l’anno scorso infatti, tre dei più grandi produttori cinesi di smartphone ovvero Xiaomi, Oppo e Vivo, hanno annunciato che stanno lavorando a un protocollo di trasferimento peer-to-peer che funzionerà su tutti i loro dispositivi; la funzione dovrebbe essere lanciata il mese prossimo e nel frattempo, OnePlus continua a sfruttare anche il proprio sistema di trasferimento file chiamato FileDash, che però è limitato ai propri dispositivi.
Il Galaxy S20 di Samsung dovrebbe essere lanciato l’11 febbraio e in teoria quel giorno potremmo anche vedere Quick Share dettagliato ufficialmente. Gli sviluppatori di XDA affermano che la funzionalità probabilmente arriverà su tutti i dispositivi che si avviano con One UI 2.1 o versioni successive, ma ipotizza che potrebbe finire anche su dispositivi Samsung con software più vecchi.