C’è un nuovo capo in casa OpenAI. O forse no. Oppure sì, ma senza dirlo troppo forte.
Insomma, la situazione è questa: Sam Altman resta ufficialmente il CEO, ma ha appena passato le chiavi delle operazioni quotidiane a Fidji Simo, ex CEO di Instacart ed ex dirigente Facebook. Il suo nuovo titolo? “CEO of Applications”.
Che poi, diciamocelo, suona parecchio come un “faccio tutto io mentre lui pensa”.
Chi è Fidji Simo e perché adesso comanda lei?
Simo non è una sconosciuta: guida Instacart dal 2021, ha fatto una lunga carriera in Meta (quando ancora si chiamava Facebook) e da circa un anno siede nel consiglio di amministrazione di OpenAI.
Ora diventa la prima CEO operativa nella storia della compagnia. Il suo compito? Prendersi cura di tutte le “funzioni tradizionali” dell’azienda, ovvero finanza, prodotto, operazioni.
Tradotto: tutto quello che in genere fa… un CEO.
“Con questa nuova struttura, potrò concentrarmi su ricerca, sicurezza e infrastruttura computazionale.”
— Sam Altman, su X
Quindi Altman resta il boss? Sì. Ma lascia l’intera parte aziendale vera e propria a qualcun altro.
Sembra una semi-auto-retrocessione mascherata da riorganizzazione strategica.
Una mossa calcolata o una fuga dalla responsabilità?

Non è la prima volta che OpenAI si trova al centro di un dramma da C-suite.
Nel novembre 2023, Altman venne cacciato dal board con una decisione lampo. Poi, nel giro di un weekend, fu rimesso lì dov’era. Un colpo di teatro che lasciò più di qualche cicatrice.
Ora, con questa nuova mossa, il clima torna ad agitarsi: perché Simo diventa la referente di COO, CFO e CPO, mentre Altman si ritira su ricerca e visioni a lungo termine?
“Se il CEO non si occupa più di vendite, marketing e finanza… che fa esattamente?”
— Ed Zitron, giornalista tech su Bluesky
La domanda è lecita. E la risposta potrebbe stare nel fatto che OpenAI è ancora scossa dalla causa legale intentata da Elon Musk, che accusa l’azienda di essersi allontanata dalla missione originale e di cercare profitti dove non dovrebbe.
Proprio pochi giorni prima di questo annuncio, OpenAI ha fatto un passo indietro su alcuni piani di monetizzazione.
Nuova fase, nuove tensioni?
La dichiarazione ufficiale parla di una “nuova fase di crescita”. Ma tra nomine ambigue, ruoli ridisegnati e un CEO che sembra voler fare il CTO spirituale, il quadro non è chiarissimo.
Simo, nel frattempo, eredita un compito enorme: tenere in piedi un’azienda sotto i riflettori, con mille pressioni e una delle tecnologie più delicate e discusse del pianeta.
Insomma, Sam Altman non ha lasciato il posto. Ma ha messo qualcun altro a fare tutto ciò che un CEO normalmente farebbe.
Fidji Simo è solo una spalla o il vero volto operativo di OpenAI da oggi in poi? Lo scopriremo presto.
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