Siapem stringe un patto con Quantafuel Asa per quanto riguarda il riciclo di tutti quei materiali plastici che al momento inquinano il nostro mondo. La collaborazione riguarderà la costruzione di impianti industriali di pirolisi e saranno in grado di riciclare chimicamente il materiale inquinante. Non solo, perché questo accordo non vale solo per ciò che risiede su suolo norvegese, ma verrà commercializzato anche a livello globale.
Ciò significa che vedremo più convertitori di rifiuti plastici in prodotti liquidi o gassosi, in grado di essere utilizzati come combustibili o altre forme di riciclo che possono dare una grande mano all’essere umano. E questo risulta essere uno dei primi concept modulari al momento in circolazione, dando un netto slancio a tutte le aziende che desiderano avere un minor impatto ambientale nel mondo. La prima azienda, oltre a occuparsi della commercializzazione, avrà una grandissima responsabilità anche sulla gestione e sulla manutenzione degli impianti.
Saipem e Quantafuel Asa per un mondo meno tossico
“In base all’accordo saranno sviluppate soluzioni scalabili e modulari per gli impianti di riciclo dei rifiuti plastici, che saranno agevolmente adattate alle specificità dei diversi siti. La soluzione tecnologica offerta consentirà agli utilizzatori di incrementare l’impiego dei rifiuti plastici misti nella produzione di olio da pirolisi che potrà essere riutilizzato nella produzione di nuovi prodotti chimici e plastici” viene dichiarato dall’azienda.
Quantafuel Asa, invece, mette a disposizione proprio la sua tecnologia per poter rendere tutto ciò accessibile. Il modulo presentato, infatti, è nato grazie ad un’attenta analisi portata per anni dal team di lavoro adibito e finalmente potrà essere messo in pratica. I benefici per l’ambiente passano anche dalla tecnologia! Inoltre, grazie a ciò, la stessa azienda potrà sviluppare nuove risorse per creare nuovi moduli utili nel progetto sia per il mondo attuale che per il futuro che attende le nuove generazioni.