Se precedenti comunicazioni, proprio da parte di AMD, davano per certa la fine della produzione di schede Radeon RX 6000 con design reference al termine del 2020, pare che questa decisione si sia ribaltata, con un dietrofront da parte dell’azienda confermato proprio da una delle figure leader, Scott Herkelman.
L’attuale vicepresidente e general manager dell’unità grafica di AMD ha infatti, tramite twitter, risposto ad un utente che appariva particolarmente indispettito dal destino poco piacevole riservato alla produzione di schede reference, con un appunto sul fatto che svariati waterblock (dissipatori a liquido per GPU) siano stati costruiti appositamente per adattarsi al PCB e alle fattezze della scheda marchiata AMD.
We've just officially extended the reference design builds indefinitely due to popular demand. Thanks for the feedback.
— Scott Herkelman (@sherkelman) December 9, 2020
La risposta piacerà sicuramente all’autore del commento e a tutti i fan del nuovo design reference presentato quest’anno dal team red: “Abbiamo ufficialmente esteso la produzione di schede reference per un tempo indefinito a causa dell’elevata domanda. Grazie per il vostro feedback”.
Il design reference delle schede AMD Radeon RX 6000 è stato lodato da praticamente tutti i reviewer italiani, europei e d’oltreoceano per il design estremamente curato: non solo infatti la scheda risulta davvero molto piacevole alla vista e si adatta a praticamente qualsiasi configurazione grazie all’inclusione di LED RGB personalizzabili tramite software, ma è anche dotata di un sistema di dissipazione molto performante con ben tre ventole che soffiano via l’aria calda dalle lamelle poste sulla GPU, in grado di tenere a bada anche le temperature della più performante RX 6900 XT.
La mossa è davvero obbligata per il team rosso, che cerca di andare incontro alla crisi dell’offerta che il mercato hardware sta vivendo in questi mesi e riguarda non solo le GPU AMD e NVIDIA, ma anche i più recenti processori della serie Ryzen 5000 lanciati da AMD il mese scorso.
Vedremo dunque se grazie ad una produzione maggiore, AMD riuscirà a ritagliarsi una fetta ancor più grande nel mercato delle schede video: forse la serie RX 6000 non sarà in grado di competere con Nvidia in fatto di Ray Tracing, data l’assenza dei Tensor Core dedicati e soprattutto della tecnologia DLSS, ma a livello di prestazioni pure l’offerta di AMD è più che concorrenziale e potrebbe far svoltare le vendite del brand proprio nella generazione che, fino a qualche mese fa, tutti consideravano ormai inghiottita dall’egemonia Nvidia, che con la serie 3000 pareva non avrebbe più avuto rivali.
Un plauso dunque AMD che tiene le speranze di noi videogiocatori ed appassionati alte in un mercato che, più è concorrenziale, più è alla portata di tutte le tasche.