Lo storico edificio Carlo Erba di Milano avrà nuova vita grazie ad un progetto nato nel 2013 e concretizzatosi il 18 febbraio: il Robotic Labs 2020, 500 metri quadri che ospiteranno una palestra unica nel suo genere, dotata di diversi dispositivi robotici utili per la cura di diverse disabilità e non solo.
All’interno del Robotic Labs 2020 saranno accolti esoscheletri che sollevano oggetti, sedie a rotelle che si muovono in autonomia, peluche smart che sono in grado di manifestare un’emozione per un abbraccio, robot chirurgici che operano reni stampati in 3D, sistemi che studiano la pupilla del pilota durante la guida di un veicolo, droni, visori per la realtà aumentata, robot collaborativi per l’industria.
Si tratta di quattro laboratori già presenti nella realtà robotica ma che hanno deciso di unirsi: Airlab, che studia l’intelligenza artificiale e robotica, Merlin, dedicato alla meccatronica, robotica industriale e controllo del moto, Nearlab, che sviluppa soluzioni hi-tech per la riabilitazione e l’assistenza ai pazienti disabili e fragili, infine Movelab, che lavora nel campo dei veicoli intelligenti e della smart mobility. Una sinergia di competenze in cui collaborano centinaia di ricercatori con l’unico scopo di rendere il Robotic Labs un’esperienza inclusiva e rigenerante.
Gianantonio Magnani, che insieme a Stefano Tubaro dirige il Dipartimento di elettronica, informazione e bioingegneria (Deib) dell’Ateneo, hanno dichiarato: “Sono laboratori diversi, ma accomunati da competenze e tecnologie trasversali: unendo le forze avremo più efficienza, più capacità operativa e di impatto. Questa riunificazione, che porta esperti di settori diversi a lavorare fianco a fianco, “sta già dando risultati significativi in termini di collaborazione, interscambio e nuove attività di ricerca”.
Il Robotic Labs 2020 apre un nuovo traguardo nell’interazione tra intelligenza artificiale e uomo. Un sistema di sostegno e monitoraggio per tutti, anche per chi ha un’idea di palestra quasi utopistico, specialmente se affetto da gravi disabilità, siano esse psichiche o organiche. Uno spazio che fa ben sperare che ognuno di noi abbia il diritto di accedere ad ogni forma di cura, sentendosi parte di una società sempre più individualista.